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Il suicidio
al momento non ho intenzione di suicidarmi anche perchè non avrei le palle per farlo, ma sto vivendo una situazione in cui i problemi stanno diventando davvero troppi e non riesco più a venirne fuori, tantomeno vedo qualche luce in fondo al tunnel... e facevo una riflessione, fin ora ho considerato, forse anche in modo superficiale, il suicidio come una grandissima cazzata, un modo per scappare dai problemi, una soluzione se vogliamo dire per i deboli che non hanno la forza per lottare contro i propri problemi ecc. e ho sempre disprezzato profondamente le persone che ricorrono a questo gesto. Però ora, vivendo una brutta situazione mi viene da pensare se è davvero tanto sbagliato porre fine ai propri problemi anche se in modo cosi estremo. se magari in determinate situazioni il suicidio non sia una cosa tollerabile... non parlo di banalità, ma di motivi abbastanza seri.
cosa ne pensate??
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Mortinel...suicidio.....tieni duro wagliòòò!!!!!!!
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Che è una via facile.
E' vero che da morti non ci può pentire di essersi suicidati, ma sono certa che , se davvero oltre la morte noi potessimo ancora esistere in qualche modo, tutti si pentirebbero di essersi suicidati.
Non so se mi sono spiegata.
Di solito durante la vita si cambia, tra 10 potresti vivere molto meglio di come vivi ora. Credi che non ti pentiresti, potendolo fare?
C'è tante gente che vuole vivere e che non può per malattie o altre cose che non si possono curare. Dall'infelicità si può guarire. Si può essere salvati.
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Penso che al suicidio preferirei partire per un lungo viaggio e fare perdere le mie tracce. E' egoistico anche questo, ma almeno lo sarà solo nei riguardi di altri e non di te stesso.
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Originariamente inviata da
Echoes
Che è una via facile.
E' vero che da morti non ci può pentire di essersi suicidati, ma sono certa che , se davvero oltre la morte noi potessimo ancora esistere in qualche modo, tutti si pentirebbero di essersi suicidati.
Non so se mi sono spiegata.
Di solito durante la vita si cambia, tra 10 potresti vivere molto meglio di come vivi ora. Credi che non ti pentiresti, potendolo fare?
C'è tante gente che vuole vivere e che non può per malattie o altre cose che non si possono curare. Dall'infelicità si può guarire. Si può essere salvati.
mi piace la tua risposta, non avevo mai pensato la cosa dal punto di vista del diretto interessato ed effettivamente è cosi, uno che si suicida non può pentirsi di quello che ha fatto sia che il suo motivo sia stato banale sia che sia stato un motivo più importante.
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Originariamente inviata da
Eurasia
Penso che al suicidio preferirei partire per un lungo viaggio e fare perdere le mie tracce. E' egoistico anche questo, ma almeno lo sarà solo nei riguardi di altri e non di te stesso.
anche io partirei volentieri per un lungo viaggio e basta :lol:
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Originariamente inviata da
Echoes
Che è una via facile.
E' vero che da morti non ci può pentire di essersi suicidati, ma sono certa che , se davvero oltre la morte noi potessimo ancora esistere in qualche modo, tutti si pentirebbero di essersi suicidati.
Non so se mi sono spiegata.
Di solito durante la vita si cambia, tra 10 potresti vivere molto meglio di come vivi ora. Credi che non ti pentiresti, potendolo fare?
C'è tante gente che vuole vivere e che non può per malattie o altre cose che non si possono curare. Dall'infelicità si può guarire. Si può essere salvati.
Bravissima!
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Originariamente inviata da
Eurasia
Penso che al suicidio preferirei partire per un lungo viaggio e fare perdere le mie tracce. E' egoistico anche questo, ma almeno lo sarà solo nei riguardi di altri e non di te stesso.
Cavolo! sarebbe un alternativa migliore davvero.
Comunque a parte il fatto che il suicidio sarebbe il modo più facile per sfuggire ai propri problemi e secondo me la più sbagliata, voglio ricordare che la vita ha tante cose belle che forse non apprezziamo a pieno perchè l'uomo è un eterno insoddisfatto e spesso non si rende conto di cosa realmente possiede.
Per farla breve un pò tutti quando abbiamo attraversato dei momenti di crisi un pensiero al suicidio l'abbiamo fatto anche se magari non è quello che realmente desideriamo, sono quegli istanti di tristezza che a volte ti portano a ragionare in modo cosi estremo.
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Originariamente inviata da
Eurasia
Penso che al suicidio preferirei partire per un lungo viaggio e fare perdere le mie tracce. E' egoistico anche questo, ma almeno lo sarà solo nei riguardi di altri e non di te stesso.
Concordo decisamente.
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Trovo sia una cosa abbastanza inutile. Io mi suiciderei solo se fossi sicuro che in data X morirei comunque, ovviamente mi suiciderei giusto il giorno prima, per poter dire cazzo almeno ho scelto io. Comunque venendo a noi, perché uno dovrebbe suicidarsi? Uccidersi significa non aver nulla per cui vivere, attenzione, con questo non voglio dire che una persona triste non ha motivo per vivere, anzi. Una persona che non ha motivo di vivere, almeno in linea teoria, è quella che non ha sentimenti ne verso se stessi ne verso gli altri, non ha pensieri, non ha hobby; insomma è quella che una vita già non ce l'ha.
Con questo voglio dire che anche se le cose vanno una merda, il fatto stesso che è tuo compito cercare di essere felice è un buon motivo per vivere.
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Personalmente non attribuisco molto valore alla vita e penso che le "belle cose della vita" siano solo un'illusione, ma c'è una ragione precisa che esclude il suicidio dal mio sistema di pensiero: in un mondo fondato sul male, ogni uomo dovrebbe porsi come principio fondante della propria esistenza non tanto il fare il bene, quanto il non aumentare la quantità di male in circolazione. Suicidandoti otterresti un vantaggio per te, ma chi ti ama pagherebbe per questo al posto tuo. Finché al mondo ci sarà una sola persona che ti ama, un parente, un amico, una donna, un cane, tu hai il dovere di restare per loro.
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Dai problemi si vien sempre fuori in un modo o nell'altro....anche se prevenire è meglio ke curare
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i problemi sono fatti per esseri risolti,con il suicidio nn risolveresti niente. Tieni duro parla con qualcuno e o fatti aiutare.. pian piano ne uscirai...
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Nessun problema per me è "affrontabile" con un suicidio. Ti libererai tu, ma farai star male tutti quelli che ti amano.
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Innanzitutto dipende cosa intendi tu x motivi abbastanza seri x suicidarsi...
Il suicidio non è mai un soluzione, è solo una vigliaccata, un modo x togliersi davanti i problemi e le difficoltà senza aver provato a risolverli, e considerando che fanno parte della vita. Non sempre i problemi ci devono buttare giù, spesso ci servono a rinforzarci, a dare il meglio di noi.
Immagina una vita senza difficoltà: semplicemente nn esiste!
Tutto sta nel prendere dentro di noi la forza x andare avanti, e questa forza ce l'abbiamo tutti, è una risorsa!
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Concordo con le cose dette dagli altri. Io penso che quando si sta affondando nella tristezza e nella sofferenza estrema sia normale pensare anche al suicidio..ma sarebbe la soluzione più semplice e più stupida. Anche se difficile, è sempre meglio affrontare i problemi che schivarli!
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Penso che le situazioni anche quelle che sembrano irrisolvibili vadano affrontare..
Il suicidio è una cosa terribile..però se posso andare controcorrente... anche chi lo commette deve avere le palle..
Quindi non considererei tutti quelli che lo mettono in atto persone fragili o con paura di affrontare la realtà
Il nostro cervello è imprevedibile non tutte le cose che succedono possono trovare una giustificazione logica.
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"Ho singhiozzato tra le sue braccia, e lei ha fatto lo stesso, ci siamo svuotati fino a quella specie di deliquio chiamato sonno, quella tregua dalla quale ci si sveglia con un bambino perso, un amico in meno, una guerra in più e tutta la strada che resta da fare malgrado tutto, poiché pare che anche noi siamo ragioni di vivere, che non bisogna sommare morte a morte, che il suicidio è fatale al cuore di chi resta, che bisogna tener duro, tenere duro comunque, con le unghie, con i denti."
Signor Malaussène, Daniel Pennac
Cinque anni fa ho pensato seriamente al suicidio dopo aver perso una persona per me molto importante. Ho passato giorni terribili, sono caduta in depressione e non volevo nemmeno più alzarmi dal letto... ho passato tre mesi chiusa in casa, non uscivo, non parlavo con nessuno, non mangiavo, era come se non esistessi proprio. Poi mi sono resa conto di come si sentissero le persone che mi stavano accanto, vedevo la loro disperazione per paura di non poter far nulla per aiutarmi.
Mi sono rialzata da sola, con le mie forze, con l'aiuto di mio cugino che non avrebbe voluto morire ma non ha potuto scegliere. Ho capito che finché c'è qualcuno che amo e, soprattutto, che mi ama non proprio nemmeno pensarci al suicidio.
I problemi vanno affrontati. Chiedere aiuto a qualcuno quando non si vedono altre "vie d'uscita" non è degradante, anzi.
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innanzi tutto chi si suicida NON ha le palle, al contrario!
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Io sono un attimo contro corrente e dico che ricorrere al suicidio, per me, non è una risoluzione facile dei problemi. Non è la scappatoia più semplice che un uomo disperato possa intraprendere.
Ho sempre sentito dire a tutti, parlando di suicidio, che si è codardi se ci si ammazza.
Secondo me invece è l'esatto contrario. O_o
Secondo me ci vogliono 2 coglioni grandi come una casa per decidere di lanciarsi da un balcone o per spararsi una pallottola in bocca.
Se un mio conoscente arrivasse al pensiero che sarebbe meglio suicidarsi che affrontare i problemi, io gli dire:
"Bello mio...tu hai le palle di suicidarti, ma non hai le palle di affrontare i tuoi problemi? Non pensi che sia il controsenso più grande di questo mondo?"
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Io qualche anno fa avevo pensieri brutti, avevo pensato spesso di suicidarmi o cmq di crearmi tanto dolore.
Non ho provato nessuna droga e dico meno male se no non so ero qui a scrivere sinceramente, ma ho fatto delle stupide fesserie bere sostanze strane per farmi venire il cagotto.
Erano tempi difficilissimi, che ho passato grazie al sostegno degli amici e soppratutto me stesso.
Ero sempre al punto di cedere, ma non cadevo fino in fondo mai...posso ritenermi fortunato!
Penso che il suicidio sia una cosa sbagliata, ma come tagliarsi le vene(e altre cose)anche perchè con il tempo le cose cambiano.
Ma possono cambiare solo con una grande forza d'animo e pensare che nella vita c'è sempre qualcosa di bello.
Poi penso che se proprio non c'è la fai sono d'accordo con Eurasia, che quella sia la scelta migliore che puoi fare...
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Originariamente inviata da
Annie Lennox
Io sono un attimo contro corrente e dico che ricorrere al suicidio, per me, non è una risoluzione facile dei problemi. Non è la scappatoia più semplice che un uomo disperato possa intraprendere.
Ho sempre sentito dire a tutti, parlando di suicidio, che si è codardi se ci si ammazza.
Secondo me invece è l'esatto contrario. O_o
Secondo me ci vogliono 2 coglioni grandi come una casa per decidere di lanciarsi da un balcone o per spararsi una pallottola in bocca.
Se un mio conoscente arrivasse al pensiero che sarebbe meglio suicidarsi che affrontare i problemi, io gli dire:
"Bello mio...tu hai le palle di suicidarti, ma non hai le palle di affrontare i tuoi problemi? Non pensi che sia il controsenso più grande di questo mondo?"
invece secondo me bisognerebbe avere due palle tante per vivere.
perchè di facile non c'è nulla.
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Originariamente inviata da
Elaine Marley
invece secondo me bisognerebbe avere due palle tante per vivere.
perchè di facile non c'è nulla.
Non metto in dubbio che per vivere bisogna avere gli attributi, ma tu vivi...è quello che hai sempre fatto...è quello che conosci...tu esisti quindi vivi.
Se uno arriva al punto da volersi ammazzare per qualche problema, secondo me non è codardo. Anzi, forse pensa di essere codardo, pensa di essere debole, pensa di non aver la forza per affrontare quello che la vita gli ha messo davanti.
Ma col gesto di voler porre fine all'unica cosa CERTA che noi sappiamo della vita, cioè che viviamo, che esistiamo..che ci sentiamo in un corpo, secondo me dimostrano di avercela quella forza, di avere le palle di affrontare qualcosa.
Ma ci sembra più semplice affrontare la morte che affrontare un problema. Invece se sei in grado di affrontare la morte sei assolutamente in grado di affrontare un problema.
Forse sbaglierò, ma il mio pensiero è che le persone che vogliono suicidarsi in realtà sono persone che devono cercare dentro di loro la forza, perchè, per me, ne hanno da vendere..ma forse non se ne rendono conto.
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Originariamente inviata da
Annie Lennox
Non metto in dubbio che per vivere bisogna avere gli attributi, ma tu vivi...è quello che hai sempre fatto...è quello che conosci...tu esisti quindi vivi.
Se uno arriva al punto da volersi ammazzare per qualche problema, secondo me non è codardo. Anzi, forse pensa di essere codardo, pensa di essere debole, pensa di non aver la forza per affrontare quello che la vita gli ha messo davanti.
Ma col gesto di voler porre fine all'unica cosa CERTA che noi sappiamo della vita, cioè che viviamo, che esistiamo..che ci sentiamo in un corpo, secondo me dimostrano di avercela quella forza, di avere le palle di affrontare qualcosa.
Ma ci sembra più semplice affrontare la morte che affrontare un problema. Invece se sei in grado di affrontare la morte sei assolutamente in grado di affrontare un problema.
Forse sbaglierò, ma il mio pensiero è che le persone che vogliono suicidarsi in realtà sono persone che devono cercare dentro di loro la forza, perchè, per me, ne hanno da vendere..ma forse non se ne rendono conto.
io non la vedo così :lol:
cioè ammazzarsi...chiunque potrebbe farlo.
non ci vuole nulla. e ci sono anche sistemi non dolorosi per quelli che si spaventano di fronte al dolore.
poi dipende dalle esperienze personali...ma io vedo la morte come una liberazione.
tu vivi, ma quando vivi una situazione difficile che non hai deciso tu allora non è quello che hai sempre fatto, non è quello che vuoi.
e vivere una vita che non vuoi non è così semplice.
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Originariamente inviata da
maya
innanzi tutto chi si suicida NON ha le palle, al contrario!
Augurati di non ammalarti mai di depressione...
Corsera: Montanelli, tutta la tristezza del mondo
"La prima crisi fu a undici anni. Mi svegliai una notte urlando: "Muoio, muoio!". Una mano mi attanagliava la gola, mi sentivo soffocare. Accorsero i miei genitori, un po' mi quietai, ma smisi di dormire e di mangiare per mesi, avevo paura di tutto, un vero terrore, e mi sentivo addosso la tristezza del mondo intero. Dovetti abbandonare la scuola per quell' anno. I sintomi si sono poi ripresentati identici piu' o meno ogni sette anni, ciclicamente. Io credo di aver dimostrato in vita mia di possedere un certo coraggio: ebbene, durante la crisi di depressione divento un vigliaccone, ogni cosa mi spaventa, tremo per tutto. Sto aggrappato a quelle due o tre persone con cui sono in confidenza totale e vedo soltanto loro."
Attenti, che la vita fa brutti scherzi...
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Originariamente inviata da
Elaine Marley
io non la vedo così :lol:
cioè ammazzarsi...chiunque potrebbe farlo.
non ci vuole nulla. e ci sono anche sistemi non dolorosi per quelli che si spaventano di fronte al dolore.
poi dipende dalle esperienze personali...ma io vedo la morte come una liberazione.
tu vivi, ma quando vivi una situazione difficile che non hai deciso tu allora non è quello che hai sempre fatto, non è quello che vuoi.
e vivere una vita che non vuoi non è così semplice.
E poi dicono che la pensiamo sempre allo stesso modo :lol:
No cri, non vivi una vita che non vuoi, tu vivi una situazione, un problema, una circostanza che non vuoi.
Io penso che tutti vorrebbero vivere una vita serena e felice. Nessuno vorrebbe una vita complicata con problemi che sembrano insormontabili.
Il dolore fisico non c'entra secondo me. E' proprio il gesto che fai. La volontà di voler diventare di nuovo terra e di non sentire più nulla quello che spaventa...cioè quello che dovrebbe spaventare di più. Eppure a queste persone non fa paura. Se non hai paura di questo...non hai paura nemmeno di affrontare una situazione stressante di qualsiasi tipo...
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Originariamente inviata da
Annie Lennox
E poi dicono che la pensiamo sempre allo stesso modo :lol:
No cri, non vivi una vita che non vuoi, tu vivi una situazione, un problema, una circostanza che non vuoi.
Io penso che tutti vorrebbero vivere una vita serena e felice. Nessuno vorrebbe una vita complicata con problemi che sembrano insormontabili.
Il dolore fisico non c'entra secondo me. E' proprio il gesto che fai. La volontà di voler diventare di nuovo terra e di non sentire più nulla quello che spaventa...cioè quello che dovrebbe spaventare di più. Eppure a queste persone non fa paura. Se non hai paura di questo...non hai paura nemmeno di affrontare una situazione stressante di qualsiasi tipo...
beh ma è diverso.
metti caso che devi affrontare una malattia.
o dei problemi economici pesanti.
oppure non ami il tuo corpo per un motivo o per un altro.
per risolvere questi problemi hai bisogno di forza, tempo e decisione.
ma sapere che è un problema che devi affrontare per lungo tempo ti butta giù e vedi nella morte una soluzione veloce.
di fronte a qualcosa di doloroso che continua per un lungo periodo di tempo non vedi una fine felice.
poi ovvio che se pensi alla morte come qualcosa per cui serve una grande forza vuol dire che preferisci comunque la vita.
io una volta condannavo chi sceglieva di suicidarsi, li vedevo come deboli.
ora credo sia comunque un gesto da deboli, però allo stesso tempo li capisco, scegliere di vivere una vita che non si vuole è davvero difficile.
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Originariamente inviata da
Elaine Marley
beh ma è diverso.
metti caso che devi affrontare una malattia.
o dei problemi economici pesanti.
oppure non ami il tuo corpo per un motivo o per un altro.
per risolvere questi problemi hai bisogno di forza, tempo e decisione.
ma sapere che è un problema che devi affrontare per lungo tempo ti butta giù e vedi nella morte una soluzione veloce.
di fronte a qualcosa di doloroso che continua per un lungo periodo di tempo non vedi una fine felice.
poi ovvio che se pensi alla morte come qualcosa per cui serve una grande forza vuol dire che preferisci comunque la vita.
io una volta condannavo chi sceglieva di suicidarsi, li vedevo come deboli.
ora credo sia comunque un gesto da deboli, però allo stesso tempo li capisco, scegliere di vivere una vita che non si vuole è davvero difficile.
Nel caso di una malattia io sono assolutamente per la morte assistita. Se una persona arriva ad uno stato di sofferenza dal quale indietro non si torna io preferisco che la persona la faccia finita. Ma lì la morte è davvero un sollievo...perchè cmq c'è una persona che aspetta di morire, soffrendo.
Una persona che non è soddisfatta del proprio corpo non dovrebbe manco lontanamente pensare alla morte.
Non è un esempio valido secondo me. Lì penso si debba andare da uno psicologo e parlarne. Chi pensa alla morte in questa situazione, più che disperato, non sta molto bene con la testa.
Difficoltà economiche. Beh mi non è una buona ragione per andarsi ad ammazzare. Non lo giustifica per nulla.
Io quando penso a casi di suicidio penso a persone con gravi problemi, che hanno vissuto cose più grandi di loro a livello di abusi, di altre violenze gravi.
Forse lì lo ammetterei di più (ma cmq non lo ammetto in generale) perchè capirei le sofferenze che hanno dovuto attraversare.
Ma resta il fatto che tanti persone sopravvivono a cose tremende. Si fanno aiutare e tirano avanti perchè non vogliono mollare...perchè non vogliono soffrire e vogliono vivere una vita serena.
Io penso che sbagli ad avere questa concezione della vita e della morte perchè lascia trasparire un atteggiamento "arrendevole" alle situazioni difficili che possono esserci. E non sto dicendo che è facile. Tutto il contrario..è difficile..ma tanti ce la fanno. Tanti hanno dimostrato che si può uscire dalle situazioni peggiori di questo mondo. Quindi non è un vicolo cieco...è un tunnel un po' più lungo e faticoso...
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Originariamente inviata da
Annie Lennox
Quindi non è un vicolo cieco...è un tunnel un po' più lungo e faticoso...
ecco, vedi? U_U
è faticoso.
la morte è facile.
certo che è un atteggiamento arrendevole.
chi decide di morire ha deciso di arrendersi, proprio perchè la vita è una sfida difficile.
e darla per scontata secondo me è da superficiali.
la morte è scontata. quella c'è, non puoi scampare.
invece la vita c'è, ma non sai mai come.
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Originariamente inviata da
Elaine Marley
ecco, vedi? U_U
è faticoso.
la morte è facile.
certo che è un atteggiamento arrendevole.
chi decide di morire ha deciso di arrendersi, proprio perchè la vita è una sfida difficile.
e darla per scontata secondo me è da superficiali.
la morte è scontata. quella c'è, non puoi scampare.
invece la vita c'è, ma non sai mai come.
Nooo :lol:
Una vita c'è. Poi finisce tutto. Si ha una sola occasione per viverla. Poi c'è il vuoto, il nulla, un grande punto interrogativo.
La vita è difficile, nessuno ha detto che è semplice.
Una persona, secondo me, se ha dentro di se la forza di farla finita, di affrontare il più grande mistero della vita, cioè la morte, ha anche la forza di affrontare i propri problemi. Magari non ne ha tanta voglia...o non ne ha la forza perchè è arrivato ad un punto di sfinimento mentale...
Ma quella forza da qualche parte cmq c'è. Forse per quel problema non c'è...per altre cose spunta fuori, non lo so...
Ma quella di affrontare la morte, per me, è la sfida più grande della vita...anche per le persone che ti lasci dietro..