qualcuno di voi ha mai avuto a che fare con una persona depressa?
se sì, come si è comportato nei suoi confronti?ha potuto fare qualcosa per farla stare meglio?
se avete voglia raccontate la vostra esperienza..
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qualcuno di voi ha mai avuto a che fare con una persona depressa?
se sì, come si è comportato nei suoi confronti?ha potuto fare qualcosa per farla stare meglio?
se avete voglia raccontate la vostra esperienza..
Sì, ho avuto una persona vicina a me con seri problemi di depressione.
Ho sempre cercato di aiutarlo, in quasiasi maniera possibile ed immaginabile, ma ho imparato che le lotte contro te stesso, hanno una forza che oltrepassa qualsiasi forma di aiuto.
Combatti, ma ti SENTI sempre sconfitto.
Alla fine, dopo vari tentativi di rialzarlo dal suo caos, ce l'ha fatta.
Se n'è andato, solo.
Mia madre ha sofferto parecchio di depressione (e tuttora penso non gli sia passata però va molto meglio), io ho cercato come meglio potevo di starle vicino poi ero anche abbastanza piccola, ma purtroppo in questi casi non c'è molto da fare, perché dev'essere la persona stessa che decide di rialzarsi..
L'importante è continuare a starle vicina come le stavi prima, offrendole il tuo aiuto e il tuo appoggio.
presente!!!! io soffro di depressione cronica....è dura....
Una persona a me molto vicina ne soffriva in modo molto pesante...più di stargli accanto non potevo fare,la depressione si può curare volendo...peccato che questa persona ne soffrirà fino alla vecchiaia..e io non ci posso fare niente.
Io ho a che fare con me stesso, continuo a dirgli che può avere una vita normalissima e che non é così brutto come crede di essere, ma non vuole proprio ascoltarmi e preferisce isolarsi in casa per paura di vivere e uscire. Per lo meno ha capito che il suicidio é una caxxata e non ne vale la pena, almeno questo..
già..più o meno tutti con esperienze analoghe alle mie.
mia mamma è seriamente depressa, e oggi abbiamo avuto una dura discussione.
ho cercato di convincerla in tutti i modi ad andare da uno psicologo, ma a suo dire sono inutili. lei risolve bevendo e spendendo. ormai le ho provate tutte e non ce la faccio più. la guardo e non riconosco più la persona che era un tempo. mia madre. è dura, davvero dura.
Ti premetto che la depressione è una vera e propria malattia e che in molti casi è finita in tragedia, quindi è sempre meglio consigliare uno specialista.
Per quel che concerne le nostre possibilità, l'unica cosa che si può fare è stare vicino alla persona depressa, di solito queste persone si sentono sole, abbandonate e hanno un disperato bisogno di essere amate e ritrovare il sorriso, il nostro "compito" dev'essere quello di aiutarle, farle stare bene e con un pò di fortuna riuscire a farle uscire dal tunnel.
si, ma a volte è proprio difficile, specie se, come mia mamma, la persona rifiuta di farsi curare.
ed è incredibile, perchè non gli importa più niente di nessuno, nemmeno di me e mio fratello. e lei ci allontana sempre di più, è sgarbata e davvero ce la mette tutta per essere odiata.
forse devo smetterla di preoccuparmi per lei, perchè sembra davvero che io non riesca a fare nulla.
Come ho già detto prima, è sempre meglio affidare la questione a degli specialisti, specie se la depressione entra in degli stadi avanzati.
Molta gente reagisce come ha fatto tua madre e le ragioni sono varie, c'è chi lo fa per difendersi, chi lo fa per nascondere la propria sofferenza o non renderne partecipi gli altri, o chi pensa effettivamente che gli altri possano fare ben poco. Ma fidati, si può sempre fare qualcosa, la depressione non nasce così a caso dalla sera alla mattina, c'è sempre una causa, un fattore scatenante, per esempio un lutto o una separazione.
Bisogna in ogni caso aiutare il soggetto a superare il trauma.
Sì, sò che è più facile a dirsi che a farsi ma è così. Anche perchè smettere significherebbe abbandonare la pensona a se stessa e a quel punto con estrema difficoltà riuscirebbe ad uscirne.
Come dice Ocnor, la depressione quella clinica deve essere curata da specialisti.
Familiari e amici possono stare vicini a queste persone, ma nulla di più.
I figli di una persona che conosco hanno potuto fare ben poco.
Hanno dovuto 'spedire' la loro madre dalle sorelle, in un'altra città, perchè
lei non ne voleva sapere nemmeno di parlare con un dottore.
Le sue sorelle, invece, ce l'hanno fatta.
Quando poi il dottore riuscì a capire cos'aveva e le diede la cura,
i suoi figli furono determinanti per fargliela seguire.
Lei non aveva alcuna intenzione di prendere le medicine.
Tu non hai nessuno che possa aiutarti a convincerla?
Spesso i genitori rifiutano un certo tipo d'aiuto da parte dei figli.
Forse per proteggerli, forse per orgoglio, bho :roll:
Me stesso .
E' capitato in seguito ai guai fisici che ho avuto ....
Sono state delle brutte botte da reggere . Non so se si trattasse di vera depressione o di merso abattimento morale e psicologico .
Quando avevo il volto fasciato avevo una brutta considerazione di me ...Non avrei mai più avuto il mio volto originale .....
Gran brutto affare .
Poi quando ho perduto la gamba ..Beh quella è stata ancora più dura .
Avevo sopportato (anche se in realtà non si supera mai il trauma del volto perchè coinvolge la tua identità ) la perdita del volto ma quella della gamba avrebbe compromesso la mia vita e la mia capacità di deambulazione ....Molto triste .
Ho avuto un terzo e brutto periodo ...Che si è protratto per quasi 6 anni .....in realtà e per la precisione 5 anni e passa , che mi ha limitato ed invalidato sia fisicamente che psicologicamente .
Come ho fatto ad arrivare qui non lo so . Forse solo per vedere come andava a finire.
Posso dirti con tutta sincerità che c'è stato più di qualche momento di scoramento e volontà di andare a suonare l'arpa ......
Comunque è andata in modo diverso e sono qua .
Anche un mio vicino che soffriva di una grave depressione non voleva farsi curare allora è stata sua moglie a tenere i contatti con il medico, descriveva i comportamenti ecc..e così ha fatto la cura a "distanza".
un mio amico ne soffre MOLTO pesantemente.
Noi non possiamo fare nulla per farlo stare meglio, sicuramente parlargli e fargli capire determinate cose può farlo sentire meglio, ma è una cosa momentanea. Il percorso lo deve fare con sè stesso e con il suo analista, inoltre questo percorso non è certo semplice, anzi, sarà duro e molto lungo (si parla di anni di analisi).
Sta di fatto che posso dire che questo ragazzo ha dei cali in cui di chiude in sè e butta davanti un muro, è alquanto fastidioso ed imbarazzante averlo in quello stato in compagnia di fine settimana. Per sopravvivenza a volte lo lascio bollire nel suo brodo, ma è una presenza talmente lugubre che lo senti anche se tace. Ha anche avuto qualche scatto non molto bello, di nervosismo, che ci ha lasciato un pò a bocca aperta, oltre la depressione il suo problema è che ha molta rabbia dentro che non riesce ad esternare.. Una volta era in auto con un mio amico, la ragazza di questo e un altro, non so come mai, stà di fatto che essendo stordito e non vedendoci troppo bene, ha preso una strada in contromano sfiorando un incidente testa a testa, fortunatamente è riuscito a rimettere in carreggiata il tutto ma il ragazzo con la morosa s'è cagato in mano e gli ha detto "non vogliamo morire" e in tutta risposta "***** me ne frega?". Non ha mai fatto male ad una mosca, però ammetto che mette troppa ansia quando è in quello stato, come se non bastasse, stando così male psicologicamente si lamenta e si butta sempre più giù perchè non ha una morosa, ma è un serpente che si morde la coda dato che sfido qualunque ragazza a stare con una persona del genere.
Prima di pensare a tutto il resto deve darsi un colpo di reni ed imparare a stare bene LUI con SE' stesso!
Posso farti anche l'esempio di un mio ex ragazzo che si è suicidato quest'anno, io sto con un altro da 1 anno e mezzo ormai, quindi non c'avevo più contati, ma aveva dei seri problemi, era talmente chiuso in sè stesso, che nemmeno la sua depressione riusciva ad uscire, ciò nonostante l'avevo intuita all'epoca per alcune cose che mi aveva detto che si era lasciato scappare (2 anni e mezzo fà) ma nessuno ha voluto credermi, x' con il resto delle persone non faceva vedere nulla, non aveva nemmeno veri amici, solo amici da bar, credo fosse letteralmente solo.
Posso dirti che ci sono casi e casi di depressione, dipende anche da cosa è accompagnata, qual'è il problema della persona ecc...
Un'altra mia amica per esempio soffriva di depressione, e questa era anch'essa accompagnata dallo stare male con sè stessa, condita con autolesionismo.
Un'altra cara amica soffre di depressione per la mancanza di autostima, ma il suo è un caso più leggero rispetto agli altri due...
Entrambe le ultime due ragazze che ho citato sono psicologhe, quindi...
grazie mille delle risposte...
mia mamma è stata tradita da mio padre..è dovuta a questo la sua depressione..
mio padre però non l'ha abbandonata e alla fine è tornato da lei. solo che, come ben capite non si fida più. ora lui non riesce sicuramente a convincerla. io ci ho provato un sacco di volte, dovendo fronteggiare scatti d'ira assurdi.
e po c'è il fatto che sia io che mio padre siamo sempre lontani da casa, io studio a padova, e lui lavora.
e lei non vuole proprio convincersi. la scorsa settimana abbaimo anche scoperto che ha smesso di prendere i farmaci che le aveva dato la psichiatra..
Purtroppo i farmaci servono ben poco e ti riducono ad uno straccio.. molte persone qui dentro hanno detto cose giuste e molto belle e ti hanno dato dei bei consigli, e tutti concordano sul fatto che il problema deve essere risolto a partire da se stessi. Gli altri possono solo servire ad incoraggiare e a capire come uscire dalla depressione, ma dev'essere la persona a convincersi che può farcela con le proprie forze.
Io non ho mai avuto a che fare con un depresso vero e proprio, ho mio padre che ha avuto un brutto periodo in seguito alla perdita della madre, ma è cosa che capita a tutti, solo che in concomitanza ha perso il lavoro e per lui è stato un peggioramento psico fisico che è durato una decina di anni. Un nostro amico di famiglia invece soffre di depressione, è padre di famiglia, è sposato e ha due figli normali. Il problema per lui è sempre stato quello dell'autostima (suppongo) e del fatto che è perennemente disoccupato. Ogni cosa che prova a fare non gli riesce e ha sempre fallito in un sacco di cose. Come molti depressi ha i suoi periodi di euforia i quali culminano in uno stallo duraturo alternato da dormite perenni, sigarette fumate a manetta e idee "geniali" che poi si rivelano essere solo delle idee fallimentari.
In ogni caso posso solo consigliarti, come già hanno fatto, di spingere tua madre ad andare da uno psichiatra o da uno psicoterapeuta. O diversamente a farle riscoprire il piacere di vivere, cosa molto più difficile.
OT sugli spicofarmaci:
Devo dire che ho fatto uso per un periodo di vari psicofarmaci senza ottenere alcun benefizio, in più mi stavo trasformando come un vegetale perché ero così rilassato sotto il loro effetto che non avevo nemmeno voglia di rispondere a chi mi rivolgeva la parola. Non riuscivo nemmeno a studiare perché ragionavo più lentamente e non riuscivo a tenere la concentrazione.
Ma sai cos'era? avevo preso dosi eccessive di uno psicofarmaco che non faceva al caso mio.
Ora dopo mesi di terapia con un altro terapista sono finalmente arrivato allo spicofarmaco che fa al caso mio e devo dire che stò davvero bene.
Ragiono come sempre, sono lucido e sopratutto sono sereno.
Quindi prima di prendere medicine é bene andare da un buon medico che sappia fare la giusta diagnosi, ho sempre pensato che gli psicofarmaci fossero tutti uguali ma mi sbagliavo. La pastiglia meno adatta può creare solo danni, bisogna stare attenti a prendere quella giusta che faccia al caso.
Uno psicofarmaco può aiutare, vero, però l'efficacica è spesso riconducibile ad un effetto placebo. Il fatto che stimolino la produzione di certe sostanze o che alterino le capacità percettive è un "aiuto" marginale. E' il nostro cervello che deve convincersi che le cose sono a posto.
Una buona terapia e il piacere di vivere ti inducono ad apprezzare ciò che sei, ciò che ti circonda, a capire che sei in errore e a vedere con occhi diversi. Gli psicofarmaci invece ti aiutano a sentirti meglio.
Ho letto che ci sei arrivato e che in qualche modo ti sei reso conto che stavi facendo la cosa sbagliata. Questo dimostra che è da dentro che deve venire la voglia di cambiare e di uscirne.
Ciò che non condivido degli psicofarmaci (oltre agli effetti collaterali) è il fatto che alterano la percezione della realtà e ti rendono alienato e incapace di agire e ragionare con la TUA testa. Questo può essere un vantaggio come dici tu per chi è arrivato al punto di non ritorno, ma è uno svantaggio perché non ti rende più una persona libera di scegliere.
Forse parli di psicofarmaci che non conosco...io prendevo comunque roba abbastanza forte, non é vero che ti impedisce di scegliere, solo rallenta il ragionamento e ti rendono costantemente stanco.
Se non li avessi presi avrei rischiato la classica ricaduta di depressione
Non ho mai assunto psicofarmaci, però il concetto è che alcuni di essi inducono ad un certo stato mentale proprio per inibire la capacità di pensare al proprio malessere. Questo per me è non essere liberi di pensare bensì vivere in un limbo di semi incoscenza. Non aiuta a sentirsi se stessi, o forse ci si convince di essere se stessi, però non lo si è fino in fondo..
aggiorno i fatti.
ho passato gli ultimi due giorni da incubo, quattro tentativi di suicidio da parte di mia madre. chiamato tre volte l'ambulanza, una i carabinieri e portata in ospadale a fare la lavanda gastrica.
ora, poco fa si è tagliata le vene.
l'ambulanza l'ha portata via e francamente spero che la tangano li almeno per la notte perchè anche io non ce la faccio più...:(
Sono angosciato per te, spero anche io che la tengano in osservazione... un abbraccio
Mi dispiace molto ho letto molto questo argomento e sono entrato nei tuoi panni...:(