Da qualche giorno esiste un gruppo, su facebook, che si chiama 'Come mai' e conta circa settanta persone. Settanta fans accaniti di Laura Pausini, che la seguono da anni ma adesso si sentono delusi e amareggiati. Perché, secondo loro, lei è cambiata. Perché, secondo loro, lei ha mandato via il chitarrista Gabriele Fersini per lasciar maggior spazio al suo compagno (anche lui chitarrista) Paolo Carta. Perché, secondo loro, l'intro del singolo 'Benvenuto' è uguale a quello di una canzone di Frida del 1982, 'I know there's something going on'. Queste persone sono state espulse dal fan club ufficiale e si sono 'rifugiate' - appunto - sul noto social network. I loro sfoghi sono stati raccolti da Eva Tremila, e la sensazione è che sia stata innescata una bomba.
Il settimanale in questione ha intervistato una delle bannate, chiamandola con un nome di fantasia. E cercando di far luce su questa bizzarra vicenda: 'Innanzi tutto crediamo - dice Maria - che Paolo non la ami davvero come lo ama lei: la usa solo per avere popolarità (...). Quello che ci dispiace di più è che a Laura questo amore non fa tanto bene. Da quando sta con lui è un'altra donna: lei è sempre stata umile, dolce, ci ringraziava sempre: questa è stata la sua vera forza e il motivo per cui l'abbiamo tanto amata'.
E adesso, invece, cosa fa la Pausini? 'Adesso - continua Maria - la vediamo peggiorata. È più fanatica, si pavoneggia troppo, non può non pensare che la gente non se ne accorga. Lui deve davvero influenzarla negativamente'. Maria, poi, condanna la sua beniamina per l'espulsione dal fan club: 'ho chiuso per sempre con lei: non doveva fare un'azione del genere. Io esprimo un parere nel Forum e vengo subito bannata: siamo in democrazia e tutti dobbiamo avere il diritto di dire le nostre opinioni, giuste o sbagliate che siano'. Com'è ovvio, l'intervista sta alzando un polverone, anche sul profilo facebook del suddetto settimanale. Sono tantissimi i fans scesi in campo per replicare e difendere Laura a spada tratta, in certi casi usando espressioni fin troppo colorite. La battaglia è aperta: come finirà?