A quindici anni, Sally è una ragazzina solo un poco diversa da tutte le altre. La sua casa è a New York, nel cuore concitato e bohémien del Greenwich Village: ha un padre scrittore freelance che naviga a vista tra un lavoro e l'altro e una madre che vive lontana, sensibile al fascino della New Age. E poi la scuola, gli amici, la passione per la poesia coltivata nelle notti che sempre più spesso trascorre insonne nel loft di Bank Street, sola con i suoi libri e i suoi complicati pensieri. Nessuno lo può immaginare, ma quelle notti, quei pensieri febbrili che si fanno via via più intricati e difficili da governare, sono l'inizio di un viaggio precipitoso e terribile che, nel giro di pochissimo tempo, strapperà Sally al suo mondo e ai suoi affetti, per confinarla, delirante ed estranea perfino a se stessa, nella stanza del reparto psichiatrico di un grande ospedale. Disturbo bipolare, diranno i medici. Ma un'etichetta non basta a capire, se capire si può. E così il viaggio di Sally diventa quello di un padre che, di fronte al devastante mistero della malattia, decide di seguire la figlia fin dentro l'inferno: di clinica in clinica, di delusione in speranza, arrivando ad assumere i suoi stessi farmaci e a scavare nel fondo della propria fragile "normalità", pur di provare a salvarla.
Libro di Greenberg Michael.
Oggi l'ho visto sullo scaffale del centro commerciale, volevo prenderlo colpita dall'opinione di Oliver Sacks scritta all'interno, ma avevo giusto i soldi per comprare un libro già scelto prima.
Di sicuro appena ne avrò la possibilità lo prenderò!