Non capisco proprio le persone (si intende sotto i 18 anni, nel periodo estivo) che non leggono nemmeno un libro all'anno.. è schock-ante...
voi?
Non capisco proprio le persone (si intende sotto i 18 anni, nel periodo estivo) che non leggono nemmeno un libro all'anno.. è schock-ante...
voi?
eh si guarda, penso che sia una cosa troppo grave.. è incocepibile.
Per una vasta maggioranza di giovani è una cosidetta rottura dei cosidetti. C'è chi non trova il tempo perché lavora, perché ha molto da studiare all'università, perché ha altri impegni di maggiore importanza... e c'è chi non ha voglia di sbattersi e ritiene più facile stendersi sul divano con un Big Mac in una mano e una Coca grande nell'altra e guardare Uomini e Donne.
Poi c'è anche da sottolineare il fatto che la vendita dei libri è costante e non lascia discutere solo grazie a Moccia et simili; ma leggendo quelli, che cultura si può fare un adolescente medio? Proviamo a non considerare quelle vendite lì.. non stupitevi se togliendole togliamo all'incirca il 70% del totale dei libri venduti.
Per molti è ormai diventato stressante impegnarsi mentalmente ad immaginare e ragionare, tutti sono passati ai film dove si ha una diretta rappresentanza del tutto e dove tutto ciò che ci è richiesto è osservare.
E' triste, ma il fatto non mi tocca molto. Sono loro che non sanno cosa si perdono.
Purtroppo ne conosco tanti ke nn sopportano leggere...
Secondo me dipende molto dagli stimoli che ricevi dal contesto culturale di riferimento. Anche a me può sembrare strano che un diciottenne non apra un libro, ma questo non è oggettivamente sbagliato. Lo è per noi che siamo abituati al valore della lettura, qualcun altro può trovare sbagliato il fatto che ogni mattina non faccio la corsetta per tonificare i muscoli. Pazienza, non a tutti serve leggere un libro, non a tutti serve la corsa mattutina, non a tutti serve svegliarsi alle sei per andare a raccogliere lumache.
Penso che l'importante sia impegnarsi sempre in qualcosa, anche quella apparentemente più stupida, perchè è l'inettitudine a paralizzare il cervello.
Anch'io a diciott'anni non avevo mai un libro in mano (anzi, leggevo pochissimo). Per me leggere significava annoiarsi, prendere sonno e vivere le esperienze brutte che il protagonista della storia, per volontà dell'autore, è costretto a passare. Durante il periodo dell'università ho scoperto i saggi e le riviste culturali (ad esempio i magazine dedicati alla musica classica o alla poesia) e qualche volta mi è venuto il desiderio di leggere libri di poesie e di opere teatrali e magari di rifletterci e ragionarci su.
Vorrei però precisare che, contrariamente a quanto hai detto, nessuno deve essere obbligato ad amare la lettura, anche se è una buona abitudine che fa bene al cervello e all'anima: ognuno ha i suoi gusti.
io non so perkè ma i libri ke mi venivano dati da leggere a scuola li leggevo mettendoci una gran forza di volontà...invece quando il libro lo scelgo io lo divoro magari mi sparo anke 400 pagine in un giorno
forse i giovani di oggi stanno perdendo la passione per la cultura(quella vera, non quella che insegnano a scuola), ed è un vero peccato
a me piace tantissimo leggere. E leggo praticamente sempre, solo k quando lo dico ai miei compagni loro mi chidono: "Ma come fai? ma sei scema?". Secondo me leggere è bellissimo