La storia si svolge nella città di Maycomb, nella contea di Abbott, nel sud dell'Alabama, al confine con lo Stato del Mississippi. L'anno è il 1932.
I protagonisti del romanzo sono Jem e Scout (quest'ultima è anche la narratrice della storia). Essi sono i due figli dell'avvocato vedovo Atticus Finch. I due ragazzi, un'estate, conoscono un altro bambino, Dill, con il quale stringono amicizia. L'interesse dei tre è attirato dalla figura di Arthur Radley detto "Boo", il misterioso vicino di casa generalmente considerato un uomo violento e per questo chiuso in casa dai genitori. Ma nel tempo si accorgono che Boo, senza farsi vedere, rivolge loro premurose attenzioni.
Bisticciando con altri ragazzi, Scout è offesa quando questi chiamano suo padre "negrofilo". Alle sue domande, Atticus spiega: è stato nominato d'ufficio per difendere in un processo un uomo di colore, Tom Robinson, anche se sa che la si può considerare una causa persa. Solo quando vanno con la domestica Calpurnia nella chiesa della comunità nera della città, Jem e Scout scoprono la natura delle accuse rivolte a Tom: è stato accusato dagli Ewell per violenza carnale. Manca poco tempo al processo ed Atticus comincia ad essere perseguitato dai razzisti, i quali già sanno che perderà.
Il giorno del processo, i tre ragazzi si recano in tribunale e trovano posto nella balconata riservata alle persone di colore. Il primo a testimoniare è lo sceriffo Heck Tate, che racconta di essere stato informato da Robert Ewell (detto "Bob") della violenza perpetrata ai danni di sua figlia Mayella e che lei stessa ha fatto il nome di Tom Robinson. Mayella è la seconda a testimoniare e dice di aver lasciato entrare Tom perché le sfasciasse un mobile e di essere stata assalita da lui mentre gli voltava le spalle. Il terzo è l'imputato, Tom. Afferma di essere stato chiamato in casa da Mayella. Lì - continua - Mayella avrebbe tentato di baciarlo e lui, impaurito, sarebbe fuggito. In un discorso, Atticus fa notare che Tom non è il colpevole perché i segni di violenza erano sulla parte destra del corpo (dal punto di vista della donna), mentre Tom è paralizzato al braccio sinistro, mentre Bob Ewell è mancino. Dopo ore di attesa, la giuria esprime il verdetto di colpevolezza perché Tom aveva detto di provare pena per la ragazza.
Si intensificano le persecuzioni subite da Atticus e con esse le paure dei due ragazzi, ma il padre li rassicura. Un giorno Atticus comunica la notizia della morte di Tom, ucciso da colpi di proiettile mentre cercava di fuggire durante l'ora di passeggio. Passa il tempo e l'interesse per i fatti comincia a calare. Continuano le azioni provocatorie da parte di Bob Ewell nei confronti di chi gli ha messo i bastoni fra le ruote.
La sera di Halloween viene organizzato uno spettacolo nella scuola di Maycomb. Scout e Jem stanno andando verso casa, dopo la rappresentazione, quando vengono assaliti da un adulto. Nella confusione, Scout si libera e vede un uomo che porta Jem a casa. Quella persona è Arthur Radley. Nel luogo della colluttazione, inoltre, viene ritrovato il corpo di Bob Ewell pugnalato al petto. Atticus teme che Jem venga implicato nel processo, ma lo sceriffo decide di insabbiare il caso: Bob Ewell si è pugnalato per errore, secondo lo sceriffo, ma in verità Scout capisce che è stato Boo Radley, intervenuto per difendere lei e suo fratello. Scout accompagna Arthur "Boo" a casa e lo saluta per l'ultima volta. Torna poi da Atticus che si sta prendendo cura di Jem, al quale era stato rotto un gomito da Bob Ewell.
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