Oxford, anni Novanta. Un'anziana signora assassinata e un biglietto di morte con un dettaglio curioso: un piccolo cerchio, tracciato minuziosamente. Un cerchio perfetto di colore nero, forse il primo simbolo di una serie logica... La scoperta del cadavere fa incontrare, nella stessa stanza, un giovane studente argentino di grande talento matematico e uno dei più noti esperti di logica del secolo, Arthur Seldom, agli occhi del ragazzo una vera e propria leggenda. Nel giro di poche ore quello che doveva essere il piacevole inizio di un anno di studio all'estero si tramuta per il ventenne sudamericano in un'accanita lotta contro il tempo e contro il meccanismo di morte che l'assassino, con macabro perfezionismo, ha escogitato.




Dal libro è stato tratto recentemente un film, con Elijah Wood nei panni dello studente e John Hurt nei panni del matematico. Il libro è scritto molto bene, io l'ho letto in un paio d'ore.
Contiene anche qualche riferimento a teoremi matematici molto complessi, come il teorema di Godel, o l'ultimo teorema di Fermat, problema matematico rimasto ancora insoluto (tra l'altro, nel libro si accenna addirittura a una soluzione di questo problema, anche se non è esposta completamente).
Lettura consigliata a chi ha voglia di impegnarsi in un giallo con qualche accenno di rompicapo matematici.