Sull'onda del successo de Il Codice Da Vinci, sono usciti molti libri che in un certo senso ricalcano la struttura dell'ormai famosissimo e discussissimo romanzo di Brown.
Per caso mi sono imbattuta in questo, che in un certo senso ha molte affinità con il suddetto romanzo, ma che secondo me è anche migliore. Sarà che la figura di Gaudì mi ha sempre affascinata, ma questo libro mi è piaciuto parecchio.
La trama, come è riportata sulla quarta di copertina del libro:
Barcellona, inizi del Novecento. Logge e società segrete trasformano la città nella capitale dell’esoterismo, e Antoni Gaudì il creatore del fantastico parc Guell e delle bizzarre case moderniste, ricopre un ruolo chiave nell’ambito di una profezia millenaria. Tanto da celare nella Sagrada Familia, la più importante e simbolica delle sue opere, una reliquia che ha il potere di decidere le sorti dell’umanità.
Barcellona, ventunesimo secolo. La profezia deve giungere a compimento. La missione ricade sulla giovane Maria che raccoglie le ultime volontà del nonno, il bambino che aveva assistito alla tragica morte di Gaudì. Trascinata suo malgrado in una vicenda più grande di lei, la ragazza è diventata “la prescelta”: di cosa e perchè dovrà scoprirlo battendo in velocità e astuzia uomini che non si fermano davanti a nulla. Ma non è sola. C’è Miguel — un affascinante matematico -, ci sono i Moria, una confraternita più antica degli stessi Templari, e votata alla stessa causa. In una lotta contro il tempo, Maria percorre la città guidata dal simbilismo magico del grande catalano, comprendendone via via i reali significati, fino alla rivelazione ultima, in una sconvolgente scena sotto le volte della celeberrima cattedrale. Uno straordinario romanzo su un architetto geniale e il mistero della sua opera.