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Bukowski
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Charles Bukowski nasce nell'America della Grande Depressione, e muore nel 94. E' il poeta della sregolatezza, dell'alcool e dell'indigenza. Ha pubblicato numerose raccolte di poesie e romanzi, tra cui "Storie di ordinaria follia", "Taccuino di un vcchio sporcaccione", "Panino al prosciutto".
Ho appena finito di leggere un suo piccolo diario, "Il capitano è fuori a pranzo", e l'ho trovato favoloso.
Avete letto qualcosa di quest'autore? Che ne pensate?
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ho letto un racconto :) e mi è piaciuto molto.
appena posso leggo storie di ordinaria follia :)
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Un genio.
Bisogna solo abituarsi al tono "da bronx" che usa in alcuni racconti.
Per il resto è uno che ha capito tutto, o non ha capito nulla.
Quindi, un genio. :smt003
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Lo adoro XD è troppo un mito.
Ho letto Compagno di sbronze, bellissimo.
Ora vorrei leggere anch'io come holly Storie di ordinaria follia ma comunque ci sono numerosi titoli che mi ispirano...Taccuino di un vecchio porco, Shakespeare non l'ha mai fatto, quello che importa è grattarmi sotto le ascelle...
:smt003
Geniale, sì.
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l'illusione è che tu semplicemente
stia leggendo questa poesia.
la realta' è che questa è
più di una
poesia.
questo è il coltello di un accattone.
è un tulipano.
è un soldato che marcia
attraverso Madrid.
questo sei tu sul tuo
letto di morte.
questo è Li Po che ride
sottoterra.
no, non è una dannata
poesia.
è un cavallo che dorme.
una farfalla dentro
il tuo cervello.
questo è il circo
del diavolo.
e non la stai leggendo
su una pagina.
è la pagina che legge
te.
la senti?
è come un cobra.
è un'aquila affamata
che sorvola la stanza.
questa non è una poesia.
la poesia è barbosa,
ti fa venire
sonno.
queste parole ti incitano
a una nuova
follia.
ti ha toccato la grazia,
sei stato spinto
dentro una
abbacinante regione di
luce.
adesso l'elefante
sogna insieme
a te.
la volta dello spazio
curva e ride.
adesso puoi morire.
tu puoi morire adesso come
si doveva morire da uomini:
grande,
vittorioso,
14
con l'orecchio alla musica,
essendo tu la musica,
che romba,
romba,
romba.
Non lo adoro, preferisco la poesia assoluta di Prevert, di Neruda, di Hesse.
Ma di sicuro non è un pirla della penna; ed all'alcol sapeva come accompagnare soavi sbronze di parole, forti come whiskey.
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la poesia che ha postato godel, letta tutta d'un fiato, stende ^^
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anch'io ho letto Compagno di Sbronze.
e non era solo un alcolizzato dall'età di 13 anni. io ricorderei anche le botte del padre, un sacco di lavori temporanei e non sempre dei migliori, acne perforante, emorragie rettali... forse così si capisce qualcosa in più di chi era Bukowski.
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Quote:
Originariamente inviata da illusione
anch'io ho letto Compagno di Sbronze.
e non era solo un alcolizzato dall'età di 13 anni. io ricorderei anche le botte del padre, un sacco di lavori temporanei e non sempre dei migliori, acne perforante, emorragie rettali... forse così si capisce qualcosa in più di chi era Bukowski.
ma infatti non mi sembra sia stato privilegiato il suo lato etilico a discapito di altri (se ti riferisci alla foto, è la prima che ho trovato) ^^
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A me piace quella foto.. Lo ritrae bene, compreso il suo sarcasmo, da cui non estranea neanche se stesso.
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Re: Bukowski
Sto finendo proprio ora( non in questo periodo...proprio ORA) di leggere "musica per organi caldi".
Bukowski è semplicemente il più emblematico protagonista del novellismo moderno, proprio per il linguaggio che usa, proprio per l'esorcismo estremo che pratica sui taboo, proprio perché descrive il mondo cosi, come lo vede dal margine.
Lo gradisco.