Salve a tutti,
a seguito della morte di un familiare, io e mio fratello ereditiamo (tramite testamento olografo) due piccoli appartamenti, uno io e uno mio fratello. Appena pubblicato il testamento, io entro e usufruisco del mio lascito testamentario entrando nell'appartamento con relative chiavi.
Mio fratello impugna il testamento per vari motivi con una causa civile ancora in corso, dove a tutt'oggi non e' stato invalidato il testamento e non e' stata data una sentenza definitiva.
Non contento di questo, mio fratello, fa un'altra causa penale dicendo:
1) che io sono entrato nell'appartamento con effrazione e violenza alle cose, ma non e' vero dato che avevo le chiavi di casa
2) Senza alcun titolo per entrare e usufruire del bene, dato che lui ha impugnato il testamento e quindi e' ancora tutto in discussione e tutto di tutti
3) per i due punti sopra citati, lui chiedeva che io uscissi e rimettessi tutto com'era pima che io entrassi
Il giudice alla prima udienza archivia le richieste sopra riportate dicendo che il testamento e' valido ed efficace fino a quando non viene invalidato dall'altra causa civile, e quindi io ho un titolo per godere del bene lasciato. Archivia inoltre anche una mia richiesta di calunnia nei suoi confronti, perche' sapeva benissimo del testamento come titolo di possesso.
Purtroppo mio fratello si e' opposto a questa sentenza del giudice ribadendo la sua tesi che e' tutto di tutti e che io non ho un titolo valido per star li dentro.
A questo punto vi chiedo:
1) Il testamento, fino a quando non viene invalidato dall'altra causa civile, e' un documento valido ed efficace che attesta che io possa usufruire dell'appartamento a me lasciato in eredita', oppure ha ragione mio fratello?
2) La mia richiesta di calunnia nei suoi confronti e' da ritenersi valida oppure non ci sono gli estremi?
Grazie a tutti per le risposte