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L'onda

  1. #1
    ... SteekHutzee
    Uomo 36 anni
    Iscrizione: 19/7/2008
    Messaggi: 16,202
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    Predefinito L'onda

    Rainer Wenger, insegnante di educazione fisica con un passato da anarchico rockettaro, per spiegare ai suoi studenti liceali il concetto di autocrazia li coinvolge in un esperimento di “regime dittatoriale” fra i banchi di scuola. Per una settimana dovranno rispondere al rigido sistema disciplinare di “Herr Wenger”, conformarsi ad un codice di abbigliamento e lavorare assieme in un'ottica di organismo gerarchico, isolando o reprimendo eventuali dissidenti. In pochissimo tempo, i ragazzi scoprono uno spirito di cameratismo vincente, dominano le proprie insicurezze e paure attorno alla figura del carismatico “cattivo maestro” e si sentono legittimati ad animare atti di violenza e vandalismo, in un'operazione che arriva presto a fuoriuscire dalle mura dell'edificio scolastico.
    In una stagione cinematografica che pare nuovamente appassionarsi a quel che avviene all'interno di quei luoghi di educazione tanto amati e temuti, rispetto a film che cercano di cogliere e mostrare le dinamiche sociali e di violenza, reale e simbolica, dell'istituzione scolastica (La classe – Entre les murs), o ad altri che raccontano il vuoto pneumatico dell'adolescenza con una superficialità criminale (AlbaKiara; Un gioco da ragazze), L'Onda si pone un obiettivo differente e ben più mirato. L'esperimento intento ad indagare l'espansione del nazional-socialismo e l'indottrinamento della popolazione germanica realmente messo in piedi dal docente di storia Ron Jones nel 1967 in un liceo californiano, viene ripreso e ricontestualizzato da Dennis Gansel nell'attuale Germania con l'intento di ampliare le implicazioni di tale esperienza ed incidere sulle coscienze di quelle nuove generazioni che si considerano immuni dall'avvento di un nuovo totalitarismo. Per ottenere questo effetto, Gansel decide di sfruttare la lingua universale della moderna pop culture come cifra stilistica peculiare. L'Onda vede così molti rimandi (dal montaggio visivo e sonoro alla tipizzazione dei protagonisti) ai classici teen-movie di origine americana, con uno stile vicino al videoclip, attento alle tendenze musicali giovanili e condotto come un gioco di ruolo con i più tipici personaggi delle high school.
    Alcuni momenti però marcano l'anomalia e tentano l'affrancamento dal filone “giovanilista” del cinema americano: estratti del dibattito fra studenti sulla nozione di autocrazia sembrano direttamente tratti da un saggio di Naomi Klein o da altri trattati vicini al culture jamming, una certa controcultura del sistema americano. In una particolare sequenza poi, la classe di Herr Wenger espone una ad una le cause che possono condurre all'avvento del totalitarismo: globalizzazione, crisi economica, disoccupazione, iniquità sociale, nazionalismo e xenofobia. Tutti malesseri che fa problema sentir menzionare a viva voce in un film di ampio consumo, e soprattutto attraverso un linguaggio che è il primo effetto di una globalizzazione. E tuttavia è in queste stesse considerazioni che sta anche il grosso limite del film di Gansel: esso enuncia più che denunciare, spiega più che insegnare. Nei suoi eccessi di schematismo e approssimazione, L'Onda elabora un discorso dissertativo, smaccatamente pedagogico, che mira in maniera esclusiva a costituirsi come monito, come exemplum, rivolto soprattutto al pubblico giovanile. E perciò più adatto agli atri di un matinée scolastico che alle sale dei cineforum.





    L'onda - Scheda e Trama del Film

  2. #2
    Sempre più FdT
    38 anni
    Iscrizione: 25/9/2008
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    no temo che sarà di un moralismo esagerato stile "i nazi sono brutti e cattivi"... ma non è detto eh!

  3. #3
    ... SteekHutzee
    Uomo 36 anni
    Iscrizione: 19/7/2008
    Messaggi: 16,202
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    Quote Originariamente inviata da Don Rodriguez Visualizza il messaggio
    no temo che sarà di un moralismo esagerato stile "i nazi sono brutti e cattivi"... ma non è detto eh!
    al di la del (presunto) moralismo del film.

    quella frase la si deve ripetere e ripetere e mantenere nei cervelli delle generazioni future senza sminuire un millesimo di quello che hanno fatto anzi....

  4. #4
    FdT svezzato
    Uomo 33 anni da Como
    Iscrizione: 11/2/2009
    Messaggi: 106
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    prevdo che sara una grande palla

  5. #5
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
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    è da restare a bocca aperta, guardatelo

    "rubo" due parole di commento, che ci stanno
    Il tema storico è sicuramente rilevante, i passaggi narrativi spiegano, passo dopo passo, tutti i fattori che concorrono alla genesi di un movimento dittatoriale in una classe di un istituto superiore, mettendo in luce, con abile disinvoltura, la facilità e la rapidità con cui questo viene a crearsi. Il “gioco” che il Professore propone agli alunni è dapprima un fatto ideologico sulla base del principio di uguaglianza messo in pratica attraverso l’uniformità dell’abbigliamento (jeans e camicia bianca); è un qualcosa che aiuta i ragazzi della classe a sentirsi uniti e coesi, ad abbattere le discriminazioni razziali e l’individualità facendo sorgere in loro comportamenti solidali e di aiuto reciproco. Fin qui l’esperimento ha buon fine. Quando però, scatta l’idea di scegliere un simbolo di rappresentanza (un’ onda) ed un leader carismatico a cui obbedire (lo stesso professore), questo li esclude dal resto dell’istituto, istigandoli alla violenza e al ricorso di forza ed armi per proteggersi tra loro. Due studentesse della classe si rifiutano di aderire al progetto facendo resistenza ai fenomeni allarmanti che stanno nascendo grazie a “L’Onda”. L’apogeo della forza del pensiero di queste ultime culmina nel torneo di pallanuoto quando la loro intrusione (non sarebbero infatti state ammesse perché ricusavano la camicia bianca) scatena il caos.

    L’opera pone in risalto la labilità della psiche umana e la debolezza caratteriale di fronti a condizionamenti di gruppo, elementi necessari per la nascita di un’organizzazione esclusiva in cui il leader prevale su tutto e tutti; il collegamento alla formazione della società di massa nei regimi totalitari è evidente. Il fattore psicologico è la parte più importante nel processo di formazione dell’intero caso ed è dato nel film da un tripudio di musiche, colori, simboli e feste di gruppo proprio come accadde a Fascismo e Nazismo con la nazionalizzazione delle masse che cercava il consenso attraverso propaganda, manifestazioni di grande impatto visivo e mezzi di comunicazione come radio, tv, cinema.

    Il film oltre ad essere ben costruito, montato, recitato e diretto, costituisce una grande lezione di storia sulla conoscenza di quegli elementi che preparano il terreno socio-culturale all’avvento di una forma dittatoriale: una massa priva di identità e facilmente manipolabile, un’ideologia in grado di suggestionarla, un’organizzazione interna strettamente gerarchica ed infine un sistema di terrore psico-fisico.

    Una vera e propria lectio. Ancora oggi molti dovrebbero studiarla a fondo.
    http://caffenews.wordpress.com/2009/...dennis-gansel/

  6. #6
    Overdose da FdT dada
    Iscrizione: 12/1/2006
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    l'ho visto appena era uscito...mi é piaciuto molto

  7. #7
    Assuefatto da FdT
    Donna 38 anni da Catania
    Iscrizione: 26/4/2009
    Messaggi: 655
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    è un bel film, di quelli che ti fanno riflettere.
    Sicuramente consiglio la visione

  8. #8
    "Etiamsi omnes, ego non" imok
    Uomo 37 anni
    Iscrizione: 1/5/2005
    Messaggi: 16,404
    Piaciuto: 3494 volte

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    Devo ancora vederlo...

  9. #9
    FdT svezzato
    Donna 34 anni da Brescia
    Iscrizione: 10/4/2009
    Messaggi: 299
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    Io ho visto recentemente questo film a scuola, col prof di religione^^
    Ke dire....m'è piaciuto tantissimo!
    Ha dato un'idea molto kiara di come siano facilmente condizionabili i giovani e di come non si rendano conto di essere sotto una dittatura. Lo scopo dell'insegnante è quello di far capire loro il significato di "autocrazia" col fine di aggregarli in un gruppo. La situazione degenera...
    Comunque molto molto bello!
    La fine è scandalosa

  10. #10
    Redhead Pride Lantis
    Uomo 41 anni da Estero
    Iscrizione: 21/10/2004
    Messaggi: 25,446
    Piaciuto: 1042 volte

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    lo sto vedendo ora e nonostante non è che mi vada molto giu questo genere...specie i film tedeschi...posso dire che è un gran bel film. ( ripeto,lo sto vedendo in questo momento, dopo commento)