Come di consueto anche quest'anno, in concomitanza con la consegna degli Oscar, sono stati proclamati i vincitori dei dissacranti Razzie Awards, i parodistici riconoscimenti assegnati al meglio del peggio cinematografico. A dominare la ventinovesima edizione del premio è stato il pluricandidato Love Guru, interpretato da Mike Myers, che ha trionfato nelle categorie del peggior film, della peggiore sceneggiatura e del peggior attore protagonista.
Il lampone dorato per la peggior interpretazione femminile è andato, invece, a Paris Hilton, protagonista del disastroso The Hottie and The Nottie, mentre Pierce Brosnan è stato insignito del titolo di peggior attore non protagonista, grazie alla sua mediocre performance vocale in Mamma Mia!.
Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, quarto capitolo della saga dedicata alle avventure del celebre archeologo interpretato da Harrison Ford, ha vinto come peggior sequel dell'anno, mentre il riconoscimento per la peggior carriera registica è andato ad Uwe Boll, per la sua direzione de In the name of the king: a dungeon siege tale, 1968: Tunnel Rats e Postal.