E' un film di Abel Ferrara girato in bianco e nero nel 94. Sono rimasta sorpresa da come faccia sembrare naturale tutto il processo, e come riesce a non dar l'idea del romanzato. Le riprese poi, sono davvero spettacolari. grande regista. qualcuno di voi l'ha visto?
sono passati sei mesi prima che riuscissero a spedirmelo, non è molto comune come film.
trama.
Studentessa alla vigilia della laurea in filosofia viene contagiata da una vampira di nome Casanova, traendone piacere, forze e vitalità. Sprofonda nell'abominio del sangue, contagiando uomini e donne con cui viene in contatto. Girato in un bianco e nero (Ken Kelsh alla cinepresa) che percorre tutte le sfumature del nero e che ricalca, nella sua mescolanza di espressionismo e realismo, i toni, le luci, le linee e i tagli del cinema noir americano degli anni '40 e '50, è un angoscioso e delirante film sul disagio, il contagio, la solitudine, l'angoscia, la morte. A. Ferrara e il suo sceneggiatore Nicholas St. John ricorrono a un materiale narrativo di pulp fiction (un horror che sconfina spesso nella truculenza della spazzatura violenta), imbottendolo di citazioni che sono una piccola antologia del pensiero negativo a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento. Tra Nietzsche e Auschwitz, il 10° film di Ferrara è una interrogazione sulla presenza del Male nel mondo.