L'ho appena visto e m ha un pò spiazzato nel senso k c sn cose CHE NN HO CAPITO qualcuno l'ha visto?
L'ho appena visto e m ha un pò spiazzato nel senso k c sn cose CHE NN HO CAPITO qualcuno l'ha visto?
io l'ho visto, ma diverso tempo fa, non ricordo proprio bene tutti i particolari!
Vedi se sta cosa ti può essere utile:
Tratta da un romanzo di successo pubblicato in America quattro anni fa, dal titolo omonimo, scritto dall'esordiente Janet Fitch. Una storia al femminile, color biondo finto, che narra le peregrinazioni di Astrid, una ragazza adolescente che si ritrova sola dopo che la madre (Michelle Pfeiffer) viene arrestata per l'omicidio del suo amante, in diverse famiglie alle quali viene affidata dai servizi sociali. Un doloroso vagare i cui fallimenti di inserimento, nonostante la piccola Astrid ce la metta per farsi accettare, stanno a testimoniare di un tessuto sociale tanto disgregante quanto sconcertante nella sua intrinseca fragilità.
Nei tentativi, miseramente e tragicamente falliti di affidamento, il regista britannico Peter Kosminsky illustra simbolicamente il senso che è alla base del romanzo e che trova la sua espressione più incisiva nel rapporto tra Astrid e la bella ed affascinante madre. Caustico e conflittuale, sottilmente velenoso, come un oleandro per l'appunto, l'amore materno di Ingrid è soffocante e tossico. Giorno dopo giorno instilla in Astrid la goccia dell'astio e del risentimento per essere venuta al mondo, per "averla tenuta in ostaggio" durante i suoi primi anni di vita. Ingrid è un'artista, di quelli convinti che di fronte all'arte tutto passa in secondo ordine, tutto deve cedere il passo all'estro ed alla vocazione, foss'anche l'amore per la propria figlia, foss'anche il futuro di una povera bambina. Una notevole Michelle Pfeiffer, fredda e incisiva, capace di calamitare con una recitazione impeccabile e sicura l'attenzione dello spettatore, muove i suoi fili anche dalle mura di un carcere di massima sicurezza, fino ad arrivare ad alienare alla disarmata Astrid, anche l'amore di Claire (una convincente Renèe Zellweger, "Il diario di Bridget Jones") che l'aveva accolta con sincero affetto nella propria casa dopo l'allucinante esperienza dell'affidamento nella casa di Starr (Robin Wright Penn) bigotta alle prese con un irrisolto problema di alcolismo.
Il finale, paradigmatico ed eloquente, porterà Astrid a lavorare per una profuga russa dove troverà affetto e comprensione, saggi consigli e uno spiraglio di futuro, la madre alle spalle labile ma presente icona di un passato da dimenticare.
non male come film....nn lo ricordo benissimo però
(Premetto di aver dato uno sguardo in giro, ma non mi sembra che se ne sia gia parlato)
WHITE OLEANDER
di Peter Kosminsky.
Con Michelle Pfeiffer, Renée Zellweger, Robin Wright Penn, Alison Lohman.
"Astrid Magnusson, figlia dell’artista concettuale Ingrid, vede improvvisamente cambiare la sua vita quando la madre viene accusata dell’omicidio di un amante e condannata a 35 anni di carcere. Da lì in avanti è un susseguirsi di famiglie affidatarie, da quella precaria e proletaria dell’ex spogliarellista e cristiana rinata Starr a quella ricca e apparentemente felice dell’attrice Claire. Su tutto l’ombra della madre, per cui la ragazza nutre un’autentica venerazione. Finché, a seguito di un tragico avvenimento, Astrid non si rende conto che nel loro amore c’è qualcosa di tremendamente sbagliato…"
Film drammatico, non molto conosciuto.
Io lo reputo un film eccezionale e ne consiglio la visione.
Qualcuno di voi l'ha mai visto?
Non l'ho visto.. Di che anno è?
E' del 2002.
Te lo consiglio molto vivamente
si visto, drammatico, ma molto toccante, bellino. Michelle Pfeiffer è brava!
Brava come sempre, direi.
Ottima interpretazione, per quanto mi riguarda!
A me era piaciuto molto!
l'ho visto parecchio tempo fa e ne ho un buon ricordo, ma non sarei in grado di ampliare la recensione dato il tempo che è passato.