sepolto bene sotto palate di americanità spicciola XD
non ci posso fare niente, mi ha annoiata :)
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Vabbè ma non possono mica tutti avere la stessa opinione sullo stesso film ;) L'arte è una cosa altamente soggettiva... Ricordo che una volta un mio amico (laureato in cinema al DAMS e gestore di rassegne cinematografiche in un centro culturale della mia città) mi chiese un parere su un film (Somewhere di Sofia Coppola), ma io ero un po' timorosa nell'esprimere il mio parere a uno che di cinema ne capisce sicuramente molto più di me, precisandogli il fatto che io di tecniche cinematografiche non ne so molto. E lui mi rispose: qui non si parla di tecnica, ma di ciò che ha suscitato in te. Magari ciò che io dico in termini tecnici tu lo dici parole tue, ma ciò non significa che io abbia ragione e tu torto. Nell'arte non esiste la ragione e il torto, il critico d'arte può essere anche il tuo vicino di casa piuttosto che il contadino o il fruttivendolo.
Ehm... sono andata un po' OT... Vabbè, tutto ciò era per dire che non sempre tutti i registi riescono a comunicare a tutti... Anzi, non succede mai (e ben venga che sia così!). Magari io dal film di Nolan ho dedotto quello che ho scritto, qualcun'altro ne ha cavato fuori un messaggio completamente diverso e qualcun'altro (come nel tuo caso) può non averci trovato niente di interessante. Ma è questo secondo me il bello del dibattito artistico! La soggettività :)
Ok, finalmente l'ho visto e l'ho trovato scontato e noioso :|
E' un film da vedere e da rivedere.
Scene spettacolari, trama intricata ma che ti prende dall'inizio alla fine (almeno questo è l'effetto che ha fatto su di me), musiche grandiose, cast eccellente, effetti speciali eccezionali e ottime interpretazioni.
Secondo me, potrebbe concorrere benissimo all’ oscar per la regia e/o per il montaggio anche se comunque non è un capolavoro. In sintesi per me è un filmone assurdo e Nolan è un fottuto genio
Mi devo vedere Shutter Island e The Prestige
Quanto mi è piaciuta la poltroncina rossa in quei momenti... per dormire.
Non mi è piaciuto per niente. L'ho trovato ultra noioso, con scene che mi lasciavano alquanto perplessa.
Il peggiore di Nolan...noioso e scontato...bah... cosa ci troverà la gente...
Si ma rimane il fatto che è molto pretestuoso come film e che si tira avanti solo per scoprire la storia di Cob che tutto è tranne che misteriosa e incredibile... doveva essere un thriller invece finisce per essere esasperante...
visto stempo fa e non so ancora giudicare se mi è piaciuto meno...
forse lo dovrei guardare in italiano...
E' proprio quello il bello. Hemingway scriveva i suoi racconti e poi, alla fine, tagliava qualche pezzo qua e là, anche pezzi importanti. Poi li pubblicava. NOn so se hai mai letto Colline come elefanti bianchi (se ricordo beneil titolo) taglia la parte più importante del discorso tra 2 ragazzi e lascia tutta la cornice, piena di indizi, presupposti, conseguenze, senza il fatto.
La critica diventa matta ancora oggi, per capire cosa in realtà avesse voluto dire...
A me è piaciuto tantissimo. Lascia aperte tutte le strade e 'masturba' il cervello. Nolan è troppo un figo
inzomma :|
ma sono punti di vista...
secondo me è fatto male per determinate cose.
i dettagli vanno saputi rendere. io, ad esempio, amo sofia coppola, la sua sostanza è nei dettagli. ma questi dettagli non si vanno perdendo nel "rendiamoilfilmunpochettopiùfigo". e in ogni caso lì perdono di sostanza. i dettagli in ogni forma d'arte sono meravigliosi proprio perché densi di sostanza e significato. lì io ho visto roba messa a buffo per catturare l'attenzione.
a me non si è masturbato in alcun modo il cervello, semmai ho sbadigliato pensando alla solita figosità americana che a me francamente ha rotto le scatole.
a me non interessa che il regista sia "un figo", non m'interessa nemmeno il "dunque", in un contesto in cui sanno non farmelo interessare.
ma il film si è mosso in una trama ben definita, dettagliata a tratti anche se ambigua nel suo contesto (basta pensare al finale). in quel caso, visto che ci stavamo muovendo in una trama definita e che voleva portare dentro lo spettatore, io mi aspettavo anche di capire dove quella trama volesse andare a parare.
probabilmente se l'avesse fatto lui per primo avrei commentato anche io dicendo "cheffigo". invece mi è sembrato di rivedere - ancora - la solita solfa.
Non conoscevo Nolan se non dopo aver visto Memento, film che ho dovuto vedere per l'uni. Il prof era diventato matto per quel film e c'ha scritto un libro: Riflessi interiori, il film nella mente dello spettatore. Mette al primo posto (e come lui anche tanti altri) l'effetto che il film produce nella mente dello spettatore. Ci sono film con temi, contenuti, tecniche, messaggi, riprese, fotografie eccellenti, ma che sono lì solo per essere contemplati. Lo spettatore è passivo e non fa altro che assimilare ciò che gli viene proposto. Ci sono altri film, invece, che richiedono nello spettatore un ruolo attivo e senza quel ruolo (se lo spettatore cioè restasse passivo) il film non avrebbe effetto, non avrebbe raggiunto la sua completezza.
Ultimamente sto leggendo critica dei film gotici/horror e anche lì usano questo metodo di valutazione: definiscono l'Esorcista (giusto per farti l'esempio che più mi è rimasto) una gran cagata commerciale, con effetti speciali degni di nota ma nel complesso un film da bocciare perchè lo spettatore viene visto appunto come un passivo ricettore di informazioni, e nulla più: i medici dicono subito che la ragazza è sanissima, i medici stessi consigliano alla madre di portarla dall'esorcista, impongono allo spettatore la loro verità (i demoni esistono perchè lo dicono i medici) il film stesso impone allo spettatore la verità che vuole imporre e lo fa in modo chiaro e diretto.
A differenza di altri film horror dove la verità è sempre messa in discussione (almeno fino alla fine) lo spettatore è portato a fare ipotesi, a creare proiezioni mentali valide, a mettersi in discussione.
Tutto sta pappardella solo per spiegarti perchè la vedo così, fino a poco tempo fa odiavo i film dove non si capiva nulla. Magari tra qualche mese leggerò un libro sull'importanza dei contenuti e cambierò totalmente opinione :lolll:
ma io su questo sono fondamentalmente d'accordo.
il film mi ha sicuramente presa, mi sono anche concentrata a guardarlo e tentare di trovare quel filo logico che poi è volutamente lasciato in sospeso. solo che boh, mi ha annoiata. non mi è parso di vedere nulla di nuovo / straordinario.
ci possono essere film che impongono la loro verità e altri che coinvolgono lo spettatore, ok. per me vanno bene entrambe le cose, non esiste un modo esatto di creare qualcosa. tutto va bene se fatto bene. io, purtroppo, in questo caso non ho visto niente di esaltante / nuovo / coinvolgente.
il contenuto può essere presente anche senza concretizzarsi in una forma finita. ci sono film lasciati alla libera interpretazione in cui il contenuto è presentissimo e che va comunque scoperto.
il punto è che io lì non mi sono chiesta "che mai vorrà dirmi?" ma mi sono chiesta "sta provando a dirmi qualcosa o no?". preferisco, io e sono gusti personali, chiedermi il come e il perché e non il che cosa (anzi, ancora meglio il "se c'è", accetto ben volentieri di trovare il che cosa, ma voglio sapere se c'è un dunque, un'idea più profonda)
(va be', il pensiero è un po' contorto, non so se si capisce XD)
Si, il film è uscito da parecchi mesi, ma io ancora non ho trovato pace. Ci sono ancora dei punti che non capisco. Quindi chiunque abbia una risposta mi faccia sapere
adoro questo film.. è un capolavoro...
L'ho visto mentre facevo lo stepper davanti alla TV, in due parti, non ho 2 ore e venti nelle gambe...
Devo dire che dopo una 15ina, venti minuti, sono stato lì lì per cambiare film, l'ho trovato palloso e macchinoso. Poi quanto meno è decollato e l'ho voluto vedere tutto per capire dove fosse andato a parare, perché il giudizio sarebbe dipeso molto dalla morale che avrei potuto trovarci. Alla fine mi ha deluso, "non avevo bisogno del dubbio del sarà stato sogno o realtà?", ma piuttosto di una posizione chiara dell'autore sul fatto che possa valere di più vivere la propria vita nella realtà oppure immaginarsela.
Secondo me il tema più interessante infatti è stato lo scegliere tra vivere l'amore con la moglie in un sogno oppure tornare nel reale per vivere quello coi figli e quindi nel nostro quotidiano se vivere una vita perfetta immaginifica in cui rifugiarsi non affrontando le avversità del reale, oppure affrontare il mondo in concreto dando per perse tante aspettative irrealizzabili. Da questo punto di vista, il totem che non si ferma, lascia il tema aperto...
L'ho guardato solo ieri.
L'ho trovato un film molto interessante e che cattura molto la curiosità ( almeno per me). Unica pecca, è che la mia comprensione non va oltre il livello che richiedono alcune cose del film :lol: