Ma sono ridicoli quei filmetti, tutto fumo e niente arrosto.
Alla radio raccontavano che il regista aveva dato una copia del film a steven spielberg il quale aveva risposto ridendo che era una *****ta colossale, poi imporvvisamente qualche giorno dopo annuncia che in realtà aveva sparato una balla perché il film era così spaventoso che non aveva avuto il coraggio di vederlo, e che ora dopo averlo visto era disposto a produrlo....io dico solo una cosa...
Apro questo topic praticamente grazie a SaraNana che su FB mi ha messo il pallino!
Dicono sia un film costato pochissimo, addirittura la casa dove si svolge il tutto è quella del regista e nonostante abbiano speso poco hanno guadagnato molto!
Ma non so se uscirà o meno al cinema.... vorrei vederlo
E' sull'onda di The Blair Witch Project versione "ti faccio cagare ancora più sotto".
Vi metto un articolo molto interessante, specialmente la parte di Spielberg
Fenomeno «Paranormal Activity» l’horror scoperto da Spielberg
Incassi record per il film da 15.000 dollari diretto da un esordiente
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
NEW YORK — I media americani lo definiscono «il nuovo Blair Witch Project » paragonandolo all’ormai miti*co film del 1999 prodotto con un bud*get di 60.000 dollari che sbancò i botte*ghini di tutto il mondo, incassando l’im*pressionante cifra di 250 milioni di dol*lari. Si tratta di Paranormal Activity che con il budget di 15.000 dollari è un film piccolo (anzi minuscolo) ma è la vera sorpresa del weekend Usa: con otto milioni di dollari è al quinto posto della classifica. Il debutto nelle sale è stato preceduto da due settimane di programmazione con una performance a dir poco stella*re. Pur essendo proiettato solo a mezzanotte (un quinto della program*mazione regolare) Paranormal Activity ha fatto il tutto esaurito ovunque. Il di*stributore Paramount (che l’ha eredita*to dalla DreamWorks dopo il divorzio dallo studio di Spielberg) è convinto di avere tra le mani uno di quei rarissimi hit che capitano solo una volta ogni die*ci anni. Come il suo illustre predecessore, an*che Paranormal Activity è interamente girato con telecamera a spalla e inter*pretato da attori esordienti che imper*sonano se stessi. Per terrorizzare gli spettatori e raggiungere lentamente un climax scioccante, torna a giocare sulla pressione psicologica e su agghiaccian*ti rumori fuori inquadratura. La sua fortuna è stata suggellata, an*che se indirettamente, da Martin Scor*sese. Lo scorso agosto la Paramount ha deciso, per motivi di costo, di spostare dall’ottobre 2009 al 2010 il lancio di Shutter Island , l’ultimo thriller del regi*sta italo-americano. Rimasto con solo un paio di titoli in uscita, lo studio ha deciso di lanciare Paranormal Activity, con un piano di marketing tanto inno*vativo quanto a basso costo. Paranormal Activity è infatti il pri*mo caso di in cui il pubblico decide dove far trasmettere un film. Il colosso hollywoodiano l’ha lanciato nel weekend del 25 settembre in 13 città universitarie, esortando gli spettatori fuori dalle zone selezionate a chiedere, attraverso un’apposita pagina internet su even*tful. com , che il film venga proiettato an*che nella loro città. «Quando il sito raggiungerà un milio*ne di domande lo distribuiremo su sca*la nazionale», ha promesso la major. Il miracolo si è avverato già nel weekend e dal prossimo 16 ottobre Paranormal Activity sbarcherà in tutti gli States (in Italia è stato già acquisito da Filmauro). Proiettandolo intenzionalmente in un numero limitato di cinema e solo a mez*zanotte, il film si è trasformato in un evento mediatico. Centinaia di persone in tutti gli Stati Uniti non sono riuscite ad avere i biglietti e le code (in alcuni casi iniziate anche sei ore prima) sono diventate una pubblicità vivente, im*mortalata da giornali, Web e troupe tv. Una vera manna per i due sconosciu*ti protagonisti, Katie Featherston e Mi*cah Sloat, due ventenni convinti che la casa in cui si sono appena trasferiti a San Diego sia abitata dagli spiriti. Dopo diverse notti insonni, i due decidono di montare delle telecamere per monitora*re la presenza demoniaca. Anche Oren Peli, regista e sceneggiatore, è al suo esordio nel cinema. Nato e cresciuto in Israele, a 16 anni smise di studiare per progettare videogame e finì con l’aprire una società di software. A 19 anni emi*grò in Usa col suo amico e socio Amir Zbeda, anche lui coinvolto nelle riprese del film. Paranormal Activity è stato girato a casa di Peli nel 2006, in sette giorni. L’idea gli era venuta quando, un paio di anni prima, si era trasferito insieme al*la fidanzata in una casa talmente fune*stata da rumori notturni, da indurlo a pensare che fosse abitata dagli spiriti. «Come in The Blair Witch Project , vole*vo che nel mio film ci fosse pochissimo sangue — racconta —. Nel genere hor*ror non devi superare il limite; basta avere effetti sonori sottili e da brivido». Peli presentò Paranormal Activity al*lo Screamfest, un piccolo festival del*l’horror che si tiene ogni ottobre al leg*gendario Chinese Theatre su Hollywo*od Boulevard. Lì trovò un agente che lo aiutò a portare il film allo Slamdance, il famoso festi*val di cinema indipendente in Utah. Il resto è storia. Do*po l’imprimatur pressoché corale dei critici la prossima settimana Peli inizierà a gira*re sempre in Utah il suo se*condo film: Area 51 , con un budget da 5 milioni di dolla*ri. Persino Steven Spielberg adesso lo cerca. Nel 2008, il regista di Shindler’s List vide il film su un DVD. Un rappresentante della sua Dre*amWorks chiamò Peli e gli disse: «Ti devo dare una brutta notizia. Steven ha guardato il film e lo ha spento a metà». Ma era solo una burla: Spielberg aveva smesso di guardarlo perché Paranor*mal Activity gli faceva troppa paura. Fi*nì di vederlo il giorno dopo e Dre*amWorks decise di distribuire il film originale.