Questo testo l’avevo scritto ai tempi dell’aviaria; lo riciccio in omaggio alla peste suina. Che ha fatto la stessa fine: una porcata.
L’aviaria in Italia l’ha importata uno di Rifondazione: aveva capito che ammazzava i Poli e voleva creare nuovi spazi per il suo Partito. Poi la situazione gli è sfuggita di mano; per eliminare i sospetti hanno messo lì Vladimir Luxuria, che comunque non è contagioso.
Io volevo fargliela sapere al papa, questa storia. Ho combinato un incontro col mio amico Camillo: ci diamo del tu col Ruini perché frequentiamo la stessa callista. Lui mi ha dato appuntamento al ‘Velando’: pensavo che era un altro di Rifondazione tipo Vendola ma S.E. mi ha spiegato che è un localino vicino a via della Conciliazione, dove fanno cucina della Valtellina e della Val Camonica. Ci vanno spesso i cardinali e i monsignori, perché ce l’hanno lì fuori casa, fa un po’ da mensa. Il conto è di quelli che per una settimana ci dai da mangiare ai bambini del Corno d’Africa ma non giudicare se non vuoi essere giudicato e i disegni del Signore sono per noi imperscrutabili.
Amen.
Io mi sono presentato con due sbarbe, perché anche l’occhio vuole la sua parte. Quale non è stata la mia sorpresa (questa frase me l’ha scritta di suo pugno il Camillo) quando ci ho trovato lì il Padre di Radio Maria in compagnia di Claudia Cardinale e di Marisa Del Frate: stavano organizzando un sit-in di protesta contro la morte di Luca Coscioni, che l’hanno lasciato morire senza i sacramenti. Mangiavano certe fondine di polenta taragna col bagoss annegati nello sfursat. Beati loro alla loro età. Va bè che dopo non devono fare sesso.
Il Ruini mi ha detto che loro non hanno paura dell’aviaria: mangiano solo i polli che tirano su loro e li tirano su come i seminaristi. Cioè i loro polli non ciulano con i cigni o le oche o i germani migranti. Sta a vedere che questi fanno ciulare i polli coi seminaristi.
Gli ho detto fate come vi pare; per la mia soffiata mi basta che mi paghi il conto, a me e alle sbarbe. Lui ha chiamato la signora del Velando e le ha chiesto se aveva paura dell’Inferno: lei ha detto che regge fino a due bottiglie e che comunque quella scusa l’aveva già usata settimana scorsa. Le ha promesso un’udienza privata con Sua Santità ma lei ha risposto che il macellaio era stanco di farsi pagare con delle girate di udienze papali.
Io mi sono offerto alla proprietaria per un’orgia a quattro ma lei mi ha risposto che anche le botte di sesso ne aveva fatte girare troppe ai fornitori.
Ho pagato io, in cambio della remissione dei peccati che avrei fatto con le due sbarbe.
Meno male che a Roma c’è una libreria che chiude dopo mezzanotte così sono andato a leggere sul vocabolario cos’è la remissione. Ho anche trovato un giornale vecchio che c’era su che è morto il Marcinkus: mi è spiaciuto, perché non sapevo che era ancora vivo.