ALLIKEA
Un po’ dovevo immaginarmelo,una volta se la “signora” diceva <Oggi ci prendiamo un pomeriggio tuttonostro> significava una sola cosa.
Grande abbuffata ,ovviamente “a pesce” annaffiata con un vinello bianco frizzante di queste parti,
che al secondo bicchiere avrebbe fatto ballare sui tavoli anche Madre Teresa.
Quando avevi raggiunto un tasso alcolico dello 1,0 chiamavi il cameriere per ordinare i grappini,
in modo da fare quel bel 2,0 netto, solo allora dopo aver raggiunto la posizione eretta,puntavi la porta del ristorante e la raggiungevi con l’eleganza di una ballerina sul filo.
Ti mettevi alla guida, ed era assolutamente normale,avere qualche allucinazione, come sorpassare draghi in autostrada, vedere scimmie appese a telepass.
Ciò nonostante una volta a casa era un pomeriggio di “che ci dò che ci dò “ dicevi alla signora
< io Tarzan tu Jane> e ti lanciavi nel sesso estremo.
Ora che qualche anno è passato, tutto il “ Pacchetto divertimenti” non te lo puoi più permettere,nel senso che ,o mangi,o bevi ,o trombi ,l’opzione “all inclusive”non è più prevista.
Ecco perché quando Ti dicono pomeriggio “tuttonostro”,si tratta di una”via crucis” in un centro commerciale.
Il destino ha scelto per te,un pomeriggio “tuttotuo” all’ Ikea,quando si dice la fortuna..
Dal parcheggio stipato ti rendi subito conto che da Bologna e provincia,nonché dalle province vicine,tutti quelli che hanno tempo da perdere lo vanno a perdere all’Ikea.
Entri e noti subito,il box pieno di palline colorate in cui sguazzano i bambini,daresti qualsiasi cosa per rotolarti la in mezzo.
Non ti preoccupare ,due palle sulle quali rotolarti le avrai anche tu.. le tue.
Inizia il tour,come tanti topini da laboratorio,tutti percorrono un percorso obbligato, sbagli un cartello,e compi più volte lo stesso percorso in una sorta di eterno “dejavue”.
Li sono specializzati nel arredare spazi piccoli e hanno sempre idee meravigliose per riempirti la casa di oggetti di una inutilità agghiacciante.
Come la cassettiera “Sthupid” alta tre metri e composta da 50 comodi cassettini,adattissima a contenere tutte quelle piccole cose che vuoi essere sicuro di perdere,l’unica avvertenza e quella di tenere il farmaco salvavita,nel primo cassetto ed il viagra nel secondo.
Non è dato di sapere come farai ad usufruire dei pratici cassettini posti a oltre due metri di altezza anche perché il più capiente può contenere,un rutto, un pettine e null’altro.
Ti soffermi a guardare l’angolo pranzo/wc un po’ come dire “dal produttore al consumatore” anzi meglio sarebbe dire viceversa .
L’innovativa soluzione prevede il tavolo “stheso” attorniato dallo sgabello “kakko” che una volta aperto si trasforma nel pratico wc “hevakuo” nel quale tutto si trasforma in biogas per alimentare la simpatica lampada “minkia” il cui funzionamento è garantito dall’ingegner Sthrunz.
Ti rendi conto che in Svezia sono ossessionati dalle scarpe,trovi portascarpe ovunque, persino dentro il frigo “pholo” sotto al divano “svakko” e sotto al letto “strakko”.
Il piano di sotto è raggiunto solo grazie alle indicazioni di un veterano che entrato all’Ikea per comprare delle pile al tempo delle Superpila zincocarbone non ne è più uscito colpa di un cartello girato male, le ditate di marmellata di lampone lappone sui mobili e i letti in disordine sono per colpa sua,da anni la mattina i commessi incolpevoli prendono inutili cazziatoni in lingua madre svedese,il suo nome sarebbe Primo Battaglia da Brisighella,ma ora è convinto di chiamarsi Uber e si sente un po’ come il fantasma dell’opera,si nutre coi cibi del Market si diverte a spostare le cose e visti i tempi che corrono non ha nessuna intenzione di uscire di lì.
Al piano di sotto c’è il self service ,la fiera della minchiata,vasi storti che sarebbero storti in qualsiasi altro contesto ma li sono di “design” l’architetto “Sthrabik”li ha pensati cosi,come il famoso vaso “kasko”che non sta in piedi nemmeno ad inchiodarlo.
Il tappeto “akarus” di pelo ecologico ,il piatto “piangho”adatto appunto alla cucina svedese.
Raggiungi l’uscita con un carrello colmo di merce di ogni tipo,eri convinto di possedere gia tutto,ma tua moglie evidentemente non concorda.
Alla cassa paghi col Bancomat,la cassiera ti fa notare che per quel importo oltre al pin devi inserire anche il tuo gruppo sanguineo e ti esentano dall’impegno con la banca del seme solo per raggiunti limiti di età.
Comunque visto la spesa e la impressionante lunghezza dello scontrino hai diritto ad essere accompagnato alla tua auto dalla slitta con le renne e gli elfi.
Raggiunta la tua auto gli elfi si accorgono subito che non è una Volvo.. e questo li fa leggermente incazzare, prendono a calci la tua auto e la tua merce e ti mandano a “fankulo”
Ad un tratto senti una mano che ti strattona è tua moglie,tu sei a casa tua sul divano “svakko” ti eri appisolato dopo il pranzo,colpa di quel vinello bianco che ormai ti fa solo quel effetto lì.
Ti sveglia e ti dice < dai sveglia Mauro ci aspetta un pomeriggio tuttonostro>..
Aiutoo.. ho un dejavue.