La recita di Natale
Come tutti gli anni,anche quest’anno il Natale arriva prima in casa tua che all’ Esselunga.
Hai appena finito di mettere nella scatola dell’armadio le foto delle ultime vacanze,che già
il pupo appena rientrato da scuola inizia a ripetere una strana litania.
“Siam giunti ecco Betlemme”,questo tormentone ti accompagnerà per un bel po’.
E dopo che tutti quanti sono giunti a Betlemme per la ventesima volta in una sera,cominci a preoccuparti, questa sera l’ultima corsa per Betlemme c’e stata alle 9,poi lo hai messo a letto.
Ma domani?
Domani è sabato e ovviamente ,si torna tutti a Betlemme.
Alle tue suppliche,il pupo ti risponde che solo ripetendo più e più volte “la parte” potrà recitarla
bene, la maestra applica la versione stacanovista del metodo Stanislaski,non hai scampo.
Ormai quando telefoni a casa per avvisare tua moglie che sei arrivato a destinazione ti viene spontaneo dirle “son giunto a Betlemme”
Finalmente arriva la sera fatidica,e ovviamente l’appuntamento è fissato due ore prima dell’evento,
ovviamente ti scapicolli per arrivare puntuale,e ovviamente sei il primo,altrettanto ovviamente rimarrai li da solo dentro quella palestra per un bel po’.
Arriveranno ,e lo faranno tutti insieme,d’improvviso la palestra si riempie di creature urlanti e rincorrenti,di adulti di cui ignoravi l’esistenza.
Poi realizzi che tutti quegli esseri urlanti qualcuno deve pure averli messi al mondo,e così siccome che nessuno di quegli idioti si occupa del proprio figlio,cerchi di fare tu gli abbinamenti, cercando di capire chi è figlio di chi.
In alcuni casi è semplice,in altri l’anagrafe smentisce l’evidenza e senti fare nemmeno troppe sottili ironie sul fatto.
Di fronte a te dall’ altro lato della palestra uno con la faccia da cretino ti sorride a fa cenni di saluto.
chiedi a tua moglie chi sia,e lei ti risponde< è il papà della Jessica ,ti ricordi quello che anni fa ,alla festa dell’asilo, si era travestito da mostro e rincorreva i bambini?>,non ti eri sbagliato sul fatto che fosse un cretino, tuo figlio ha ancora gli incubi,per colpa di quel idiota.
Il caos è totale,finora credevi che quella fosse la scuola elementare Guglielmo Marconi,ora cominci a credere sia qualcosa tipo “collegio dei piccoli dementi dell’Addolorata”.
Dal programma ti rendi conto che la recita della “Notte Santa”in cui tuo figlio potrà trionfalmente annunciare al mondo di essere finalmente “giunto a Betlemme”sarà l’ultimo siparietto ,di santo quella notte ci sarà solo la tua pazienza.
Qualcosa sta accadendo,te ne accorgi perché è uno scatenarsi di flash e telecamere che neanche in
una finale di coppa dei campioni.
La recita ha inizio,cerchi con tutte le tue forze di resistere,ma dopo il terzo canto, della terza classe del terzo piano,cominci a credere che la figura di Erode vada rivalutata.
Dopo discese dalle stelle,bianchi natali,campanelli tintinnanti per la via e notti silenti,finalmente è il turno della” notte santa”
Parte la Jessica,incolpevole figlia del idiota di cui sopra < Consolati Maria,del tuo peregrinare>
ora tocca a tuo figlio, finalmente< Siam giunti ecco…ecco.. ecco> la platea ,silenziosamente
< Betlemme ,emme emme>, Maria anziché “Divinamente affranta” come la vorrebbe Gozzano,
lo deride di gusto, e lui ovviamente piange.
Finalmente il Bambinello nasce,gli angeli esultano e tutto finisce in gloria.
A seguire un buffet di una tristezza unica, tartine con fette di salame arricciate,uova sode di un verde preoccupante, torte di mele,crostate di prugna e ovviamente pop corn sparsi in ogni dove.
Scambi sorrisi,abbracci e auguri di ogni bene con persone che in un altro contesto non toccheresti
nemmeno con una canna da pesca .
Finalmente esci e ti metti in macchina,davanti a te una panda verde viaggia come se fosse trainata dalle renne di un babbo natale bulgaro ubriaco.
Mugugni e ti chiedi ad alta voce < ma chi ***** è quello lì?> e tua moglie< è il papà della Jessica ,ti ricordi quello che anni fa ,alla festa dell’asilo, si era travestito da mostro e rincorreva i bambini?>,
< mi ricordo,mi ricordo>
Parcheggi sotto casa e sussurri <Siam giunti…..>
Prima di addormentarti pensi che l’anno prossimo non ti avranno…
Lo avevi detto anche l’anno prima e quello prima ancora..
Buon Natale.