Tre uomini, per avere una festa di celibato davvero grandiosa, uniscono i risparmi per rivolgersi ad un hotel che gli concede la suite per tutti gli amici, e la sala centrale per le spogliarelliste. Soddisfatti del servizio, parlano al responsabile della reception, dichiarandogli che porteranno lì le loro mogli per la favoleggiata "prima notte". Il primo uomo comincia a vantarsi "Sa, mia moglie sarà un'infermiera. E' bella come una fata in quel camice bianco, e con quelle mani da dottoressa quasi sa fare certi numeri...". Il secondo eccitato si mette in mezzo. "E mia moglie? La mia futura moglie è una segretaria. Una di quelle belle segretarie in minigonna e tacco alto. Risponde al telefono, e ha una voce così sexy da far resuscitare i morti, mi arrapa solo sentendola". Il terzo ometto sta lì, silenzioso e depresso. Il direttore si avvicina. "Beati loro", si sfoga "La mia ragazza è una maestra elementare, passa tutto il tempo con quelle pesti di bambini, gli urla dietro, e quando torna a casa è nervosa e senza voce. Altro che carezze e voce sexy..."
Qualche settimana dopo gli uomini portano le loro belle sposine, e firmando promettono al responsabile di telefonare appena hanno finito di consumare per i dettagli piccanti.
Alle tre di notte telefona il primo marito. "Allora? Che hai combinato? Notte di fuoco? Credevo mi avrebbe chiamato per primo quello della maestra" "Ah, non me ne parlare", dice con la voce depressa il novello sposo "Mia moglie mi ha squadrato da capo a piedi, poi ha cominciato a urlare" "Cosa?" "Non sei igienico! Non sei igienico! E io non lo faccio senza protezioni, sei sporco e pieno di malattie!", riferisce lui imitando la voce stridula della moglie "E poi mi ha mandato a dormire sul divano da cui chiamo"
Arrivate le cinque, telefona il secondo "Tu? Allora, come ti è andata stallone? L'ho sentita tua moglie, con quella voce calda altro che segretaria, poteva fare la telefonista del numero porno. Di caldo ha solo la voce lei?" "Pare di sì", risponde mogio lui "Sarà stata la stanchezza, sarà stata l'emozione, ma vedendola così bella in quel babydoll che si è comprata apposta per la notte di nozze mi sono bloccato. Non mi era mai successo" "E lei ti ha perdonato?" "Si è infilata gli occhiali, ha estratto l'agendina dal petto e mi ha detto fredda come il marmo che il mio appuntamento era finito per oggi, ma avrebbe trovato un buco libero per domani, tra le 4 e le 4 e cinque, tanto mi sarebbe bastato, parole sue".
Passa il resto della giornata, a mezzogiorno nessuna notizia del marito della maestrina. Il responsabile teme il peggio. Se quella gnocca dell'infermiera e la segretaria con la voce calda non hanno combinato niente, la maestrina quante possibilità aveva di non scannare il marito? All'una arrivano a tavola entrambi, lei ancora in disordine, ma con un sorriso d'estasi, e lui disfatto ma felice. Il responsabile sostituisce il cameriere, e lo prende da parte "Allora? Che ti è capitato? Agli altri due è andata malissimo!" "Anche a me temevo", dice lui "Io ci ho provato, ma all'inizio non è andata bene" "E lei?" "Lei mi ha guardato, e ha sussurrato col filo di voce che le restava" "Cosa?" "Niente ma tesoro! L'insufficienza per questo non te la leva nessuno! Ora torni sotto le coperte e mi prendi di nuovo! E poi di nuovo e di nuovo finché non arriviamo almeno al sette!!"