Settimana scorsa stavo facendo l’orto a Nino Benvenuti (1). La via non me la ricordo. Lui non c’era perché era in tournée con i Dik Dik2) fa quello che dà fuori le bibite e i panini. Arrotonda, perché la pensione di pugile è un poì un pugno nell’occhio. Con quel che costa la verdura, tocca che ti fai fare l’orto.
Scavo e picchio con la vanga su un gnocco di ferro: il tirapugni di Mazzinghi (3), quello di Mazinghi-zeta. Lo porto a stimare da un orefice di Ponte Vecchio (FI – Firenze, non Forza Italia!), ma quel giorno c’è sciopero degli estimatori. Per recuperare il costo del biglietto compero una scatola da 24 di gessetti Giotto e mi metto in piazza della Signoria a fare il madonnaro. Mi disegno i 10 comandamenti sulle unghie dei piedi. ”Non desiderare la donna d’altri” mi finisce sul mignolino del piede destro: c’è mica tutta ‘sta differenza col “Non avrai altro Dio all’infuori di me” del mignolino del piede sinistro.
Passa di lì Joe Cocker e me li vuol comperare per il Guggenheim (4); bravo gli dico, dopo io resto a piedi. Lui non capisce la finezza della lingua e mi fa salire sulla canna della sua vecchia Raleigh (5) coi freni a bacchetta; poi ovvio che i cinesi l’hanno copiata subito. Non la canna, che loro hanno l’oppio.
Adesso vi prego di allacciare le cinture di sicurezza, perché faccio un salto logico, dettato da logiche analogico-commerciali.
L’Oro Saiwa da piccolo era in competizione coi Colussi: viva viva gli indiscussi di Perugia biscolussi (6). Noi, i soldi erano quelli che erano (come i pugili in pensione, ma noi eravamo in affitto): comperavamo i cubi di latta 30x30 dei Colussi che dentro c’erano biscotti per un esercito. La mattina a colazione facevamo la basgia (7) col latte e il caffè del pentolino - e poi su fino all’orlo di biscotti. La panna la tiravo via perché trennt’anni dopo mi veniva il colesterolo. Allora non si sapeva che c’era perché non c’erano i soldi per fare le analisi e si moriva contenti.
Però vangare è mica bello: mi vengono i calli che mi sembra la piantina di Venezia. Ho provato a mettere i guantoni del Nino, ma sono sbrindellati e vien su le vesciche.
Quando torna gli dico che vado anche io a vendere i panini coi Dik Dik. Non dentro: dentro c’è il prosciutto con la robiolina.
I Dij Dik ho tutti i loro dischi. Spero non si accorgono che gli mancano.


NOTE

1. http://it.wikipedia.org/wiki/Nino_Benvenuti
2. http://it.wikipedia.org/wiki/Dik_Dik
3. http://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Mazzinghi
4. http://it.wikipedia.org/wiki/Guggenh...um_di_New_York
5. http://www.raleigh.co.uk/
6. http://www.il-fantamondo.com/biscolussi.htm
7. Bàsgia: grossa ciotola
8.