Drk,magari apparirò poco patriottico agli occhi di molti,ma ho un vaghissimo sospetto di come se lo sia beccato:roll:
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Che poi, mi sembra strano che un addetto del 118 (solitamente in ambulanza c'è sempre un medico e un infermiere) non si accorga di un trauma cranico...
E' la prima cosa che insegnano ai volontari di croce rossa, ed è la prima cosa che bisogna controllare in caso di sospetti traumi al capo... Mah... Mi puzza non poco.
Ah, ma questa è l'ipotesi più probabile, l'ho detto dal principio!
Parlo solo della causa di morte.
Ma non c'è un'autopsia?
Un referto medico dall'ospedale?
Senza son tutte ipotesi campate per aria; potrebbe avere gli occhi lividi per un pestaggio precedente, essere davvero caduto dalle scale ed essersi spezzato la schiena. O potrebbero averlo buttato dalle scale, o picchiato ma poi esser caduto dalle scale da solo (ma veniva direttamente da auschwiz?), o esser stato pestato da un detenuto qualche tempo prima e poi esser morto per altre cause, ecc.
E poi questa cosa che ha rifiutato cure e ricovero..boh.
Cioè, direi che è impossibile escludere delle ipotesi ma anche avere già la risposta bella che sicura. Anche perchè, imbecilli per imbecilli, anche il più stupido dei carabinieri dovrebbe sapere che pestare al volto (e a maggior ragione uccidere) un detenuto potrebbe creargli qualche guaio..boh.
le iene avevano fatto una dimostrazione di un interrogatorio a un prigioniero di guerra...ma penso ke il trattamento sia stato simile...
in polizia di solito si legna con la sabbia x evitare appunto i lividi evidenti...:roll:
No ma scusa eh :?
da che cavolo di scale dovrebbe esser caduto uno per finire conciato così?
Witt,l'autopsia credo ci sia...dalle foto aveva un taglio evidentissimo da gola a pancia...
però è evidente anche senza autopsia che non è morto per "malore improvviso" o "infarto"...
nel senso,schiena rotta,mandibola rotta,vertebre fratturate....
Sì Witt, se ci fai caso poco sopra ho postato (preso dall'articolo di yasha) il referto derivante dall'intervento dei soccorritori del 118.
Mi sembra abbastanza evidente che si tratti di trauma cranico con conseguente emorragia interna, esteriorizzata.
Se così fosse (da una foto e qualche sintomo non posso certamente parlare di certezza) quelle sotto agli occhi non sono borse da rottura di capillari dovuta a pestaggio, ma semplicemente esterorizzazione dell'emorragia interna.
Il punto è: quanto è plausibile che quel trauma derivi da una caduta dalle scale e quanto da una manganellata?
Quanto è plausibile che un soccorritore del 118 non si sia accorto di un trauma cranico? (solitamente è la prima cosa dalla quale i soccorritori si tengono in guardia)
E ancora, quanto è plausibile che un trauma cranico si sia sviluppato indisturbato (possono occorrere anche diverse ore o giorni perchè un trauma diventi mortale) senza che nessuno si accorgesse dell'evidente perdita di coscienza e dei sintomi apparsi sul viso?
In questo senso, se anche si trattasse di trauma cranico, si potrebbero accusare di negligenza le forze dell'ordine... Ma ci muoviamo troppo per ipotesi.
se io cado dalle scale......mi vengono ferite sul petto, sulle braccia e sulla testa........qui i traumi sono sulla faccia nonchè tutt'attorno agli occhi.....che sono molto riconducibili ad una bella ventata di pugni.....
Non sono un dottore e purtroppo non sono un'infermiera (ancora), quindi evito di spararle grosse, però a giudicare dalle foto la ferita alla schiena potrebbe essere l'unica cosa riconducibile a una caduta dalle scale. Il viso è sospetto... troppo, per non parlare dei segni nella schiena stessa, non il particolare, la schiena in toto proprio.
Scusate ma sta cosa è accaduta 1 anno fa...e già girava su internet...Non vi sembra strano che ne parlano solo adesso?
Spero che venga fatta giustizia...
Non ci credo alla vicenda delle scale...
Sembra un film come il miglio verde o le ali della libertà questa vicenda...
Che gente di m...
prima di tutto, è ovvio che lo anno picchiato(ho visto le foto, sia pure solo di sfuggita, lo hanno massacrato:(); in seconda analisi, anche ammettendo pure(per un secondo) che sia caduto dalle scale, avendolo preso in custodia, era sotto la loro responsabilita:evil:non possono far entrare una persona sana in penitenziario e farla uscire cadabere:xinoltre ho sentito al tg gli sviluppi dell'inchiesta; quelle che sembravano pasticche di extasy, sarebbero stati farmaci per l'epilessia:?se anche questo fattaccio ci passerà sopra le testa come gli altri, vuole proprio dire che siamo stronzi:(
ho visto le foto per caso sulla home di facebook e pensavo fossero addirittura finte.
o forse, lo speravo e basta.
si vede chiaramente una rottura delle vertebre, dio, ma come si fa a fare questo a un ragazzo di 45kg.
*****, poveri genitori. nessuno dovrebbe mai vedere il prorpio figlio in quelle condizioni.
ucciso dallo stato, per giunta.
spero che paghino, ma ho i miei dubbi.
mi ricordo di un ragazzo che si chiamava Federico, ucciso nel ferrarese dalla polizia nel 2005.
testimoni hanno visto il fatto ma testimoniare anonimamente su chi l'ha visto non ha valore in tribunale. avevano fatto vedere le foto del cadavere: aveva 2 manganellate in pieno sulla faccia.
i poliziotti hanno avuto il coraggio di dire che era in botta e ha preso a testate un cancello, uccidendosi.
e non è ancora stata fatta giustizia.
Cimis,questo ragazzo è stato arrestato il 15 ottobre...sicuro di non confonderti?
dal blog di Grillo
Stefano Cucchi è stato arrestato dai Carabinieri il 15 ottobre scorso. Trascorre la notte in caserma e l'indomani, con un processo per direttissima, il giudice dispone l'arresto in carcere in attesa dell'udienza successiva. Mentre sono ancora in attesa di vedere il figlio, una settimana fa i familiari ricevono dai carabinieri la notifica del decreto col quale il pm autorizzava l'autopsia sul corpo di Stefano. E' così che i genitori e la sorella vengono a conoscenza della morte di Stefano. Un'altra morte di carcere.
postato in data 29 ottobre 2009
figurati!:D
magari tu ti confondevi con Federico Aldrovandi (quello citato da Dylan),un altro ragazzo massacrato dai poliziotti (tuttora impuniti e ancora in servizio)
Povero ragazzo..dalle foto si vede che lo hanno proprio pestato..che sia fatta giustizia caxxo,anche se ci credo poco purtroppo.
mi pare di aver letto nella discussione che i segni in faccia non sono per forza da pestaggio..secondo me è una gran cagata..si vede benissimo che è stato massacrato...
Che pena e che rabbia, mamma mia..
Una cosa è certa: non si può tollerare la stronzata della caduta dalle scale!
Deve essere fatta luce, e mi auguro che a ridurlo così siano stati altri detenuti, non posso credere che siano stati agenti di polizia...sarebbe troppo troppo schifoso...
Stefano, R.I.P.:rosa:
sarebbe schifoso in ogni caso...xké nel caso fosse colpa di altri detenuti la mia domanda é "dov'erano gli agenti carcerari?"...e in ogni caso il fatto ke ci siano tutti questi misteri dietro nn mi fa certo pensare a questo...
Che le forze dell'ordine picchiano non è una novità...chi viene beccato le prende quasi sempre quando lo portano in caserma, specie se ha combinato qualcosa di grave o non è una faccia nuova.
Nonostante tutte le barzellette sui carabinieri, non sono proprio così stupidi e generalmente quando lo fanno cercano di lasciare meno segni possibili evitando di colpire e lasciare lividi sul volto.
Ho visto anche io le foto su facebook...mi dispiace davvero per questo ragazzo e spero sia fatta luce e giustizia su quanto è successo....ma per ora ci vado calmo.
La tua mi sembra la tipica frase da luogo comune.
Nel mio mondo ho fiducia e rispetto per le forze dell'ordine, nonostante questo non nego l'esistenza di abusi di potere, ma da quì a generalizzare sull'intera categoria ne passa di acqua sotto i ponti.
Con quella frase volevo dire che spero con tutto il cuore che sia stata opera di detenuti, appunto perchè il mio senso di nausea sarebbe ancora maggiore se fossero stati agenti di polizia, tutto quì.
ROMA — «Signora, dica a mia sorella Ilaria di tenermi il cane. Se lo ricordi, mi raccomando...». È lunedì 21 otto*bre, la via crucis di Stefano Cucchi sta per compiersi. Il ragazzo, gracilissimo, scheletrico, con vistose ecchimosi sul volto e una vertebra lombare frattura ta, esprime il suo ultimo desiderio a una volontaria che presta servizio tra i detenuti ricoverati all’ospedale Pertini. Morirà il mattino dopo, alle 6.20. Ora, però, bisognerà capire di che è morto. È stato pestato? È stato forse massacrato da qualcuno, nel suo viag*gio assurdo tra una caserma dei carabi nieri e una cella di Regina Coeli? Per ché da quando fu fermato dai carabinie ri per spaccio e detenzione nel parco dell’Appio Claudio, la triste storia del geometra romano Stefano Cucchi, ap pena trentunenne, diventa un grovi glio di rapporti investigativi apparente mente rassicuranti, referti medici allar mantissimi e lettere di Sos mai arriva*te.
IL FERMO E LA DROGA - Dunque, vediamo. Tutto comincia al l’una di notte tra il 15 e il 16 ottobre. I carabinieri dell’Appio Claudio fermano Cucchi: ha con sé 20 grammi di droga. Lo portano a casa sua a Torpignattara per la perquisizione, dove svegliano mamma Rita e papà Giovanni. Il ragaz zo si siede sul divano, è tranquillo e al meno a quell’ora non presenta ancora segni di violenza. Lo affermano senza ombra di dubbio i genitori. Alle 2 i carabinieri, senza usare le manette, lo portano alla caserma di via del Calice, ma lì non c’è posto per la notte, così mezz’ora dopo viene trasfe rito in un’altra caserma: via degli Ar menti, Tor Sapienza. Lo mettono in una cella, lui avvisa che è epilettico, po co prima delle 5 il piantone sente Stefa no che si lamenta, «tremo, ho mal di testa», allora chiama il 118, arriva l’am bulanza e il medico lo visita. Nella me moria presentata in procura dai carabi nieri si annotano «una visita accurata» e «un referto che parla di epilessia e tre*mori senza però riscontrare ecchimosi o lesioni. L’uomo ha rifiutato ogni cura e anche il ricovero. Dopo la visita Cuc chi ha detto 'voglio continuare a dor mire'. E così ha fatto finché è stato por tato in tribunale».
IL SALUTO CON IL PADRE - Quando lo svegliano sono le 8.40 del 16 ottobre. L’udienza di convalida in piazzale Clodio è fissata per le 12. Stefano arriva e c’è il padre ad aspettar lo. I due si salutano, parlano su una panca per qualche minuto, il padre tro va il figlio «molto gonfio in faccia», con «gli occhi neri». Ma il figlio non gli dice di aver subìto un pestaggio. Non dice niente. Però chiede comprensio ne: «Sono epilettico, tossicodipenden te e sieropositivo». Il giudice si accorge di quegli strani segni sul volto, così dispone che il me dico del tribunale lo visiti. Il referto par la di «lesioni ecchidomiche bilaterali in regione palpebrale inferiore» e «lesioni alla regione sacrale e agli arti inferio ri ». Il magistrato convalida il fermo, il ragazzo non ci sta, dà un calcio a una sedia, è scosso, contrariato, lui vorreb be andare ai domiciliari oppure tornar sene in comunità dove in passato ave va provato a disintossicarsi. Niente. Viene portato in carcere, a Regina Coe li. Racconta Giovanni Passaro, segreta rio provinciale del Sappe (sindacato di polizia penitenziaria): «Il detenuto a quel punto viene visitato dal medico di turno, il dottor Rolando, che però date le sue condizioni ordina di portarlo su bito in ospedale, al Fatebenefratelli...», dove gli fanno le lastre e uno dei medi ci che lo visita, F.F., dice al Corriere: «Aveva una frattura a una vertebra lom bare, lui mi ha detto che era caduto, era scivolato, non so dove, ma cammi nava normalmente, anche le analisi del sangue non erano disastrose. Così gli ho consigliato il ricovero in ospedale con 25 giorni di prognosi, ma lui l’ha rifiutato, mi ha detto che voleva torna re a Regina Coeli dove conosceva un medico che gli avrebbe dato più gior ni... Così ha firmato e se n’è andato». Erano le nove e mezza di sera del 16 ot tobre. Cucchi torna a Regina Coeli e ci dorme. Il mattino dopo lo visita un al tro medico di Regina Coeli, il dottor Pe tillo, così ricorda il dirigente del Sappe. Anche il referto di Regina Coeli è im pressionante: «Ecchimosi sacrale cocci gea, tumefazione del volto, algia della deambulazione». È successo qualcosa in cella, durante la notte? Cucchi torna al Fatebenefratelli, ma lo stesso medi co che l’aveva visitato la sera prima, verso le 14 giura che «le sue condizioni erano invariate rispetto alla sera pri*ma... ».
IL TRASFERIMENTO - Il pomeriggio del 17 ottobre, infine, viene disposto il trasferimento nel re parto di medicina penitenziaria del Per tini, diretto dal dottor Aldo Fierro. «Il ragazzo — ricorda il dottore — oltre al la frattura della vertebra lombare pre sentava una contusione del volto pe*riorbitale, cioè intorno agli occhi, ma insomma parlava tranquillamente con i nostri medici e non ha mai accennato a un pestaggio subito. Però ha conti nuato fino alla fine a rifiutare acqua e cibo, accettava solo le medicine per cu rarsi l’epilessia». Dopo 4 giorni passati di giunando, sul letto d’ospe dale, senza mai vedere i suoi genitori, bloccati alla porta dai secondini, Stefa no Cucchi sta ormai moren do. È sempre più debole. Così alle ore 18 del 21 otto bre il dottor Fierro prende la decisione e prepara una lettera da inviare al magi strato Maria Inzitari, la stessa che la mattina del 16 in piazzale Clodio aveva giudicato il ragazzo. La lettera del dot tore suona, a posteriori, come un Sos: «...Per il persistere di tale atteggiamen to di rifiuto rispetto ad approfondimen ti diagnostici e agli aggiustamenti tera peutici, visto l’ulteriore aumento dei se gnali di disidratazione, il pomeriggio del 21 ottobre abbiamo avvisato il ma gistrato con una relazione allegata alla cartella clinica nella quale facciamo pre sente il nostro disagio a gestire le con dizioni cliniche del detenuto...». Ma la lettera non partirà mai. Stefano Cucchi, il mattino dopo, è già morto.
Fabrizio Caccia
31 ottobre 2009
Fonte .Corriere della Sera
Ecco, ora capisco come mai non si sono accorti del trauma cerebrale e dell'emorragia.