PORDENONE (28 luglio)
L’ordinanza è arrivata. Ieri mattina, infatti, il sindaco Sergio Bolzonello ha firmato il documento che - dopo anni di problemi irrisolti - dovrebbe chiudere in maniera definitiva la questione di via Sturzo, piazzetta Costantini, via Roveredo e una piccola porzione di piazza Duca d’Aosta, territori oramai in mano a un gruppo di tossicodipendenti locali che si sono uniti con alcuni stranieri sbandati e che con i loro atteggiamenti hanno messo a repentaglio la convivenza con i residenti.
L’ordinanza parla chiaro: in quel pezzo di città è stato introdotto dal sindaco "il divieto di stazionamento e di assembramento di persone". Detto così può sembrare un tuffo (triste) nel passato. L’ordinanza, però, fa alcune precisazioni. « Per assembramenti si intende - spiega il documento - la contemporanea presenza di due o più persone che per gli elevati toni di voce, il comportamento aggressivo tra di loro e verso gli altri, il modo di fruire degli spazi pubblici tale da non consentire analoga fruizione da parte degli altri cittadini e da indurli a non attraversare dette zone, come ad esempio sedere sul selciato, imbrattare i muri, lanciare bottiglie o altro materiale, risultino non consoni al decoro dell’ambiente e alla pubblica decenza".
L’ordinanza parla inoltre di comportamenti "che possano arrecare disturbo e senso di insicurezza oltre che limitare la normale fruibilità degli spazi pubblici e privati da parte dei cittadini e dei residenti». Il divieto è stato inserito nell’area che insiste su piazza Costantini, via Rovereto, via Sturzo e piazzale Duca d’Aosta limitatamente al portico prospiciente i civici dal 18 al 26. L’ordinanza, inoltre, è stata introdotta in via sperimentale sino al 31 dicembre di quest’anno.
Ma non è tutto. Il sindaco ha voluto inserire anche un altro punto fondamentale: il divieto, 24 ore su 24, di consumare alcolici sullo stesso sito. Divieto che riguarda bevande di qualsiasi gradazione con esclusione delle pertinenze dei bar che si trovano in zona. Una aggiunta necessaria perchè il gruppetto di persone beveva birre e altri alcolici e lasciava sul posto le bottiglie, spesso rompendole.
Infine le sanzioni che questa volta consentiranno alle forze dell’ordine di intervenire in maniera decisa e non come ora solo con il controllo dei documenti. In pratica l’ordinanza ha stabilito che "le violazioni saranno punite con una sanzione amministrativa compresa tra un minimo di 25 ed un massimo di 500 euro". Sin qui nulla di nuovo, ma il passaggio significativa e risolutivo della situazione arriva dopo. «All’atto della contestazione - si legge - i trasgressori sono tenuti a cessare il comportamento scorretto e a rimuovere eventuali rifiuti o altro materiale residuo al loro stazionamento. L’inottemperanza all’ordine verrà perseguita a norma di codice penale con l’arresto e condanna sino a tre mesi».
In pratica chi non rispetterà l’ordinanza sarà arrestato e portato subito via dalle forze dell’ordine, cosa che chiedevano i residenti. La vigilanza è stata demandata alla polizia municipale e a tutte le forze dell’ordine che effettueranno i controlli.
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