I figli degli stranieri clandestini possono iscriversi alla scuola statale italiana. Ma la clandestinità non è una situazione di illegalità?
Ci riferiamo alla circolare n. 74 sulle iscrizioni per il 2007-08 che al punto 8. regolamenta le iscrizioni degli alunni con cittadinanza non italiana. Testualmente recita:
“ La presenza, in continuo aumento, di alunni con cittadinanza non italiana ha assunto da diversi anni le caratteristiche di un fenomeno strutturale, che la nostra scuola ha affrontato nella sua complessità, con esperienze di innovazione e di integrazione.
È opportuno ricordare che tutti i minori, presenti sul territorio nazionale e nei diversi gradi e ordini di scuola, ai sensi dell'articolo 45 del DPR 31 agosto 1999, n. 394, “Regolamento di attuazione del decreto legislativo n. 286/1998 sulla disciplina dell'immigrazione e sulle condizioni dello straniero”, hanno diritto all'istruzione, indipendentemente dalla regolarità della loro posizione di soggiorno; sono altresì soggetti all’obbligo di istruzione se in età di legge. L'iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e alle condizioni previste per i minori italiani e può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico. I minori stranieri privi di documentazione anagrafica, ovvero in possesso di documentazione irregolare o incompleta, sono iscritti con riserva alla classe di assegnazione.
I minori stranieri vengono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica, salvo, in attuazione del citato art. 45, comma 2, del DPR 394/99, che il collegio dei docenti deliberi l'iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto:
dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza, che può determinare l'iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica;
del corso di studi eventualmente seguito nel Paese di provenienza;
del titolo di studio eventualmente posseduto;
dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione.
Al fine di realizzare nella maniera più idonea l'integrazione dei minori stranieri e creare i presupposti per una effettiva funzionalità ed efficacia dell'attività didattica, il collegio dei docenti delle istituzioni scolastiche interessate formulerà proposte per la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi, evitando la costituzione di classi in cui risulti predominante la loro presenza. Per un ulteriore approfondimento delle misure di accompagnamento consigliate per favorire l'integrazione dei minori stranieri, si rimanda alla lettura del citato articolo 45 del DPR 394/1999, nonché alle Linee guida emanate da questo Ministero (cfr. circolare n. 24 del 1 marzo 2006).
Questa proposta, poi? Come sarà andata? E, nel caso ... se è possibile iscriverli, perchè dovrebbero sorgere problemi DOPO ?
Visto che la preside in questione ha detto di aver fatto questa manovra perchè non conosceva bene la pronuncia dei nomi degli studenti, è possibile anche che non siano clandestini, ma semplici immigrati. Allora ok. La preside è una stronza.
E se persone senza cittadinanza, ma soprattutto senza documenti possono essere iscritte a scuola... perchè a me fanno la multa se giro senza carta d'identità?O come dice WIttman.. perchè sono obbligato a ricordarmi la tessera sanitaria per comprare le sigarette al distributore automatico?
Sicurezza, Fini contro Maroni : "Chiarimenti sui presidi-spia
"L'articolo in questione è quello che introduce il concetto secondo il quale lo straniero, per avere diritto a qualsiasi tipo di prestazione pubblica, compresa l'iscrizione a scuola, dovrà presentare il permesso di soggiorno. In caso contrario, scatta l'obbligo di denuncia perchè la clandestinità, con questo ddl, diventa reato. E, secondo il codice penale vigente, se non si denuncia un reato lo si commette a propria volta."
Ultima modifica di RudeMood; 20/5/2009 alle 23:55
Per quanto mi riguarda considerando che sono clandestini, manco dovevano essere lì.
Tutto il resto non conta molto, dato che non è che sono stati picchiati-violentati-rapinati-nè niente del genere
Pensate che questa preside doveva venire nella mia scuola -.-'
e pensate anche che quell'attuale è pazza quanto lei.
Cmq posso solo dirvi [senza entrare nei dettagli] che la preside in questione è di estrema destra e non ha scritto i nomi perkè non sapeva pronunciarli..
la carta d'identità si può fare raggiunti i 15 anni mi pare, al momento dell'iscrizione al primo anno nessuno ce l'ha. Mio fratello non aveva consegnato nulla. Per esempio, iscrizione presa online di un istituto a caso: http://www.isisgallarate.it/documenti/MOD7560A_r09.pdf
chiedono solo gli estremi della carta d'identità del genitore/tutore, volendo uno può scriverci numeri a caso, dubito che vadano a controllare se ogni carta d'identità esiste (sinceramente non so neanche se sia possibile per una scuola fare ricerce di questo tipo, a meno che non si rivolga al comune di residenza).
Quindi: sanno che uno è clandestino dall'iscrizione? No. Il problema si presenta quando il ragazzo deve fare corsi particolari, come l'ecdl, dove è richiesta la carta d'identità o il certificato di riconoscimento se minore di 15 anni, il patentino della moto o se devono fare gite che durano più di un giorno.
Può essere che i ragazzi abbiano sempre evitato situazioni simili e la preside abbia capito che c'è qualcosa che non va.
Detto questo, è sempre la solita storia: sono tendenzialmente d'accordo sul fatto che tutti debbano avere la possibilità di studiare, però.. se sei clandestino sei in Italia illegalmente, non paghi le tasse, non paghi le tasse che servono anche per garantire il diritto allo studio, ipotizziamo per assurdo di avere una scuola con 300 clandestini e 300 regolari, i 300 regolari pagano anche per gli altri.. e viene naturale pensare: perchè devo farmi il culo 10 ore al giorno per pagare tasse per servizi che vanno a beneficio anche di chi non fa un càzzo dalla mattina alla sera? E le tasse crescono sempre, nonostante i servizi peggiorino..
Qualcosa bisogna fare. Non dico di rispedirli tutti a casa, alla fine i bambini colpe non ne hanno, però qualcosa bisogna fare..
Io uno zingarello di 10 anni lo preferisco a scuola senza documenti, nell'auspicio di una seppur parziale integrazione col resto della popolazione; piuttosto che saperlo costretto in attività quali richiesta di denaro a vario titolo ai passanti per le strade, furti d'auto o in appartamenti, prostituzione, etc.
Coloro che si irrigidiscono in una posizione similare a quella della preside in oggetto (che comunque non ha alcun titolo per fare verifiche sull'identità degli studenti se non quello di richiederlo alle autorità competenti, ci mancherebbe altro!) per essere contrari all'afflusso di clandestini in Italia, io credo che stiano sbagliando il bersaglio su cui prendere la mira. Intendo dire che non si deve analizzare in questa sede la questione della clandestinità; per quanto si sta discutendo si potrebbe anche far passare di tirare le bombe sui barconi dei clandestini che approdano e farli affogare tutti; però una volta che hai accettato o comunque non sei riuscito a evitare che alcuni di essi risiedano nel nostro paese, è bene per tutti che i bambini frequentino la scuola, che non dimentichiamo rappresenta una fonte di educazione - forse l'unica - che potrebbe non renderli avulsi dalla nostra società e quindi dannosi o quanto meno fastidiosi per essa.
Beh, allora stai venendo a dirmi che chiunque viene iscritto alla scuola italiana senza essere effettivamente controllato in precedenza?
Mi sa, allora, che il problema è questo!
E non quello dei ragazzetti giudicati clandestini.
Che poi non capisco... Era a scuola, mica stava rubando per strada.
Bè io voglio sperare che i dati anagrafici inseriti vengano in qualche modo controllati!
E forse in quel caso qualcosa era risultato irregolare, o c'erano dubbi su autenticità o validità di qualche documento, se no anche quella cattivona della preside nazista con che criteri avrebbe potuto scegliere i "presunti clandestini" da controllare (che poi lei pare abbia dato un'altra versione, che volesse solo controllare l'esattezza dei nominativi, ma la sua parola in confronto col giornalista dell'unità non viene neanche presa in considerazione..)
Che poi mica li han messi al muro o arrestati, hanno solo chiesto di verificare i documenti usati per l'iscrizione..