Come un puzzle gli investigatori della squadra Mobile di Milano dovranno ricostruire le ultime ore di vita della donna trovata morta nella sua auto in viale Sarca per dare un nome e un volto al suo assassino.
Erano le 20 circa di ieri quando un passante ha notato il corpo di M.P., 69 anni, stesa tra i due sedili davanti di una Hyundai blu, perfettamente parcheggiata. Giaceva riversa nella macchina indossando solo biancheria intima.
La vittima si era allontanata da casa un paio di giorni fa: doveva andare in un agriturismo in Toscana. Dal quel momento, nessuno ha saputo più nulla fino al suo ritrovamento. Vedova e senza figli, era originaria di Bologna, possedeva diversi appartamenti ed aveva condotto una vita regolare.
Si attendono ora i rilievi che la Scientifica effettuerà sull'auto mentre non trova riscontro l'ipotesi formulata in un primo momento negli ambienti giudiziari secondo i quali la donna poteva essere stata uccisa con un colpo d'arma da fuoco sparato in volto. Gli inquirenti sono più propensi ad ipotizzare che sia stata colpita alla testa con un oggetto contundente.
Diversi i lividi sul suo corpo, segno di un vero pestaggio. Si indaga per capi*re se l'aggressione possa ave*re un movente legato al sesso e in compa*gnia di chi abbia trascorso gli ultimi due giorni. Soprattutto si dovrà ac*certare chi è stato a guidare l'auto fino a quello stra*done della periferia Nord di Milano.