La giunta mette fine all'Ombralonga
La tragica morte di Andrea Dal Cason, 24 anni il prossimo 12 novembre, stritolato da un treno alla stazione di Paese, ha messo un sigillo di dolore su anni di polemiche. Ieri il sindaco Gobbo ha riunito gli assessori competenti. Ed ha deciso: dal 2009 la maratona del vino non sarà più autorizzata
di Giorgio Barbieri
Andrea Dal Cason
Ombralonga è finita con la tragica morte di Andrea Dal Cason. Dopo una giunta ristretta d'emergenza, ieri Ca'Sugana ha deciso che dal 2009 la maratona del vino non sarà più ammessa. Saranno concessi, forse, solo i due giorni di «manifestazioni collaterali» di venerdì e sabato.
La consultazione è durata poco. Tempo che Gobbo riunisse attorno al tavolo l'assessore alle attività produttive Stefano Bastianetto e il responsabile della sicurezza Andrea De Checchi. Sotto gli occhi la cronaca del drammatico incidente di Paese e nelle orecchie, forse, la strigliata del neo assessore Vittorio Zanini che su Rete Veneta, durante la diretta-Ombralonga, aveva puntato il dito contro le deboli posizioni assunte dall'esecutivo per scongiurare il ripetersi del delirio.
Infine il verdetto: «Un'attrazione come quella della domenica non potrà più esistere». Sarà depennato l'evento; quello che in vent'anni è passato dalla goliardia dei primi «giri di ombre» all'incontrollabile baccanale dei giorni nostri. Il resto, ammesso resista senza asse portante, potrà rimanere. Sarà ancora Ombralonga? Deciderà chi vorrà continuare a «valorizzare la cultura enogastronomica trevigiana», frase che ha caratterizzato il tentativo, fallimentare, di far cambiare rotta ad un evento che ha sempre vissuto in funzione della «grande abbuffata» domenicale.
«Quanto accaduto è una disgrazia - dice Gobbo - il ragazzo era anche venuto in treno, segno che alcuni messaggi sulla prevenzione erano passati». Responsabilità? «Il Comune sono 5 anni che non patrocina più la manifestazione, e ha messo paletti ben precisi». Colpa dell'organizzazione? «Non sarebbe giusto. Altrimenti dovremmo chiudere le discoteche per gli incidenti del sabato notte o accusare le ferrovie perchè mancano transenne lungo i binari». Gobbo sottolinea: «Ombralonga dimostra che i giovani hanno bisogno di aggregazione, ma questa non può basarsi sull'alcol». Per la famiglia Cason il «massimo cordoglio», e la rassicurazione che tutto cambierà. De Checchi ammette: «Per la sicurezza abbiamo fatto il possibile, ma i numeri erano troppo alti per consentire verifiche puntuali sul degrado». Poi fa eco al sindaco: «Si può cambiare, ma l'evento della domenica è finito». Bastianetto è netto: «Basta barbarie a Treviso».
Gentilini incassa il verbale della mini-giunta scuro in volto, poi sbotta: «Io non c'entro più con Ombralonga. La morte del ragazzo è stata una tragica fatalità, ora nessuno faccia terrosismo. Ci sono stati già troppi farisei».
(21 ottobre 2008)
Oh, finalmente, twix, la smetterai di triturare i maroni con sta Ombralonga, adesso che è stata abolita
beh verranno tutti alla balorda adesso che questa è stata chiusa