Su Youtube arriva la scuola di scasso
MILANO (9 settembre) - Una volta c'era Totò che, in una celebre scena de "I soliti ignoti", dava lezioni, sotto lauto pagamento, su come scassinare una cassaforte («La prudenzia non è mai troppo!»). Oggi, si sa, i tempi son cambiati. E se si vuole imparare a forzare serrature di auto, grossi lucchetti e portoni blindati, basta un clic su Youtube. Il tutto rigorosamente gratis. Armati di grimaldello, tensore e jigler, tanti ragazzi si improvvisano maestri del furto sulla scia di una nuova tendenza importata dall'estero. E si dilettano in una sfida in rete per dimostrarsi l'erede di Arsenio Lupin. O di Totò, se preferite.
Questa moda ha anche un nome: si chiama "lockpicking", e sul web il suo maestro indiscusso è tale Killermaru. Sul suo sito decine di video spiegano nei minimi dettagli come avere la meglio su ogni tipo di toppa, dal lucchetto a combinazione fino alla complicatissima serratura a mano doppia. Ma attenzione, avverte Killermaru: «Ricordate che è e deve essere un hobby». E se lo dice lui...
Nel frattempo, però, visto che non si sa mai, la polizia postale sta valutando la presenza di eventuali illeciti nei video. «Siamo di fronte ad una delle tante zone grigie della rete, dove ci si muove al limite della legalità ma difficilmente la si oltrepassa - dice il direttore della seconda divisione della polizia postale, Diego Buso - Bisogna capire se e come intervenire, e questo faremo».
La presenza dei video, di per sè, non rappresenta un reato. Internet, spiega Buso, è come una grande città, «vi sono le zone "bene", quelle degradate e quelle dove sai che troverai gli spacciatori e i criminali. Ci sono siti che hanno contenuti illegittimi e illeciti, come ad esempio quelli pedofili ma anche quelli in cui si vendono droga e armi. Quando li troviamo informiamo la magistratura e interveniamo con un provvedimento di sequestro. Sempre che siano appoggiati ad un server italiano, altrimenti l'unica cosa che possiamo fare è "oscurare" il percorso per arrivare al sito impedendo ai motori di ricerca di trovarlo».
Ma ce ne sono molti altri al limite della legalità, continua Buso, «il cui contenuto non è illegale di per sè ma è illegale l'utilizzo che ne ne fa». Sono siti che insegnano a costruire bombe, a utilizzare componenti chimici per scopi non proprio legali, a mescolare farmaci per ottenere veleni: tutte pagine di per sè non «incriminabili finche non istighino chi le consulta alla commissione di un reato». Ed è questo il caso di chi si diletta con il lockpicking. Ma cosa succede agli utenti che vanno a guardarsi tali filmati? «La prima cosa, ovvia - risponde infine Diego Buso - è che se mettono in pratica quello che imparano, compiono un reato; la seconda è che navigando su questi siti al limite della legalità è molto probabile che si venga identificati». (alice)
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e giusto qui censurare o bisogna dare lo stesso la libertà anche se e una cosa che puo dare vita a una serie di reati?
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puo un imputato dire a sua discolpa dire che la colpa de you tube se uno compie scasso perchè e stato suggiostinato dal fimato? Se ci pensate questa seconda ipotesi non è tanto balorda basta pernsare al caso delle bottiglie molotov a roma fatte per noia guardando you tube
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