Proposta-choc della ministra: «Telefono verde per i violenti»«Così si scarica l’aggressività a parole invece che con le botte»
(corriere)
MADRID—Nell’ultimo anno la Spagna ha contato oltre 126 mila casi di maltrattamento (secondo gli esperti il 90 per cento non vengono denunciati). Il 95 per cento delle vittime sono donne. Trenta sono state uccise dai propri mariti o compagni nel 2008 (74 nel 2007). L’autorità giudiziaria ha emesso quasi 80 mila ordini di protezione (gli agenti preposti al servizio sono 1.614). Gli 83 tribunali istituiti con la legge del 2005 per giudicare i «crimini machisti» annaspano per il troppo lavoro. Il governo Zapatero ha deciso di correre ai ripari puntando anche sulla prevenzione. La ministra dell’Uguaglianza Bibiana Aído, trentunenne andalusa, la ragazza blogger del governo (anche se il suo ministero non ha ancora un sito Internet) nella sua prima apparizione in Parlamento ha presentato un pacchetto di misure. Quella che fa più discutere è l’istituzione di una nuova linea verde.
Un telefono amico. Per le vittime? No, per gli aggressori. Se lo 016 è già in funzione per le donne maltrattate, il nuovo numero — ancora da definire—sarà riservato agli uomini (potenzialmente o di fatto) violenti. Un call center alla camomilla, gestito da psicologi e assistenti sociali che avranno il compito — ha detto la Aído — di «aiutare le persone a incanalare l’aggressività anziché ricorrere alle botte». Di rosso vestita, la titolare del neo-nato ministero della Igualdad ha spiegato alle deputate dell’omonima Commissione che l’obiettivo è modificare «il modello di mascolinità » vigente in Spagna. Apriti cielo. Dalle chat su Internet ai giornali filo-opposizione, tutti contro Bibiana e la sua «linea verde». «Idea artificiosa e ridicola », l’ha bollata El Mundo: «Un misto di frivolezza e innocenza calcolata tipica dello zapaterismo». «Ricette da bar», titola Abc. Il filo-governativo El País dà la notizia senza commenti (in poco spazio) mentre nei talk-show si scatenano le gag: «Pronto, la mia donna mi dà sui nervi. Vorrei darle un pugno in testa. Cosa mi proponete in alternativa? ».
Lei, Bibiana di Cadice, socialista a 16 anni, laurea in economia, una donna forte che prima di diventare la più giovane ministra nella storia della democrazia spagnola guidava la commissione andalusa «per lo sviluppo del flamenco», ha reagito serenamente. Precisando/rettificando in tv quanto aveva appena detto in Parlamento: più che per i «machi» maneschi, il telefono sarà per quelli in crisi di identità, disorientati «dalla fine della società patriarcale ». L’idea, chiosano i collaboratori, è venuta ascoltando le telefonate degli uomini allo 016, il numero delle vittime. «Molti si lamentano della legge sulla violenza tra i sessi, si sentono discriminati dalla Corte Costituzionale che ha inasprito le pene quando gli autori del reato sono uomini». Ecco, il nuovo telefono amico sarà per i confusi più che per gli aggressivi, anche se questo in Parlamento la ministra non l’aveva detto. La deputata dei Popolari Maria Sandra Moneo ha criticato l’assenza di provvedimenti sostanziali: più poliziotti per la protezione delle donne minacciate, più tribunali. La ministra ha ribattuto che entro l’anno i tribunali supereranno quota 90, mentre la legge ne istituiva solo 16. E ha annunciato la costruzione di un monumento per le vittime di tutte le violenze domestiche.
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quanto successo avrebbe questo telefono in italia
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