Perde il lavoro e si dà fuoco. Gravissimo
di Repubblica.it
Un giovane di 20 anni, Riccardo La Mantia, di Caltagirone (Catania), ha compiuto il tragico gesto a bordo della sua auto parcheggiata a Torino in via Orbetello, davanti alla ditta di componenti elettronici Commutatori-Palazzo presso cui lavorava.
Il ragazzo appena poco prima aveva litigato, o comunque discusso animatamente, con il suo datore di lavoro. Questo spiegherebbe anche il fatto che abbia deciso di darsi fuoco nei pressi della ditta di componenti elettronici presso la quale lavora, e anche, perchè, una volta coperto di fiamme, sia uscito dall'auto, come per farsi vedere bene da chi era dentro.
Riccardo La Mantia è stato in un primo momento portato all'ospedale Maria Vittoria e da qui trasportato al reparto ustionati del Cto di Torino con ustioni su oltre il 90% del corpo.
Secondo la ricostruzione data agli inquirenti dallo stesso titolare della ditta, Beppe Palazzo il giovane aveva ricevuto una amonizione scritta per inadempienze sul posto di lavoro. Assunto nel 2005, Lamantia avrebbe avuto da mesi problemi con il datore di lavoro e in mattinata, al termine della discussione, avrebbe firmato una lettera di dimissioni. Il particolare del fatto che il giovane sarebbe uscito dall'auto con il corpo in fiamme troverebbe una conferma in un sms che il ragazzo avrebbe mandato a una collega invitandola a guardare le telecamere esterne della ditta.
Riccardo La Mantia è figlio di Giovanni, disoccupato che, nel 1997, si suicidò allo stesso modo nella stanza del sindaco di Caltagirone. La circostanza è stata confermata dal commissario straordinario del comune catanese, Franco Pignataro. Giovanni La Mantia, che morì per le gravissime ustioni riportate, era sposato ed aveva 4 figli, tra i quali, appunto Riccardo, che all'epoca aveva 9 anni.
Disperato perchè costretto a lavoretti saltuari da muratore in mancanza di un impiego fisso, entrò con i vestiti in fiamme nella stanza del sindaco dell'epoca, Marilena Samperi. Nella toilette del Municipio si era versato addosso benzina contenuta in una bottiglia di plastica. Il primo cittadino stava ricevendo il pubblico. L'uomo venne soccorso dagli impiegati del comune e fu portato in ospedale, a Catania, dove morì. La donna, dopo la morte del marito, si trasferì con i figli a Torino dove venne assunta in una società di telefonia.