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Originariamente inviata da
darkness creature
Se è assodato che legalmente la pillola del giorno dopo non è considerata abortiva, allora non c'è problema.....i medici che non la vogliono prescrivere commettono un reato vero e proprio ;)
Concordo col concetto espresso da Abel Balbo......per curiosità......sta minchiata dell'obiezione di coscienza c'è solo in Italia?......
Per quello che ne so io, l'obiezione di coscienza nasce in conseguenza dell'obbligo di leva.
Alcuni ragazzi che si dichiaravano contrari alla guerra si ribellavano a quest'obbligo e preferivano scontare un anno di carcere piuttosto che impugnare un'arma.
Non so se la cosa sia soltanto italiana, ma non credo.
Quello che è invece MOLTO IMPORTANTE è che l'obiettore di coscienza quindi è un individuo che - rifiutandosi di eseguire un obbligo di legge per motivi di coscienza - è disposto a pagarne le conseguenze penali, col carcere.
Quella che mi sembra invece un'aberrazione del concetto di "obiezione di coscienza" tirata fuori da questi medici cattolici è che essi pretendono il riconoscimento legale dell'obiezione di coscienza, cosa questa che fa cadere il presupposto di obiezione stessa.
I testimoni di Geova per lustri si sono fatti un anno di carcere per non fare il servizio militare, da religiosi coerenti con la propria religione.
Questi qui cattolici invece mi sembra che cerchino il solito "permessino" per fare quello che gli pare calpestando la legge...
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Seguendo il giuramento ippocratico, che ogni medico doverebbe sempre tenere bene a mente,il discorso e' molto piu' semplice di quello che si crede:
"primum non nocere"
Il medico,secondo scienza e coscienza, e' chiamato a valutare caso per caso tenendo conto del contesto generale...
E' un mestiere difficile,se tutto fosse governato da dettami scritti chiunque potrebbe farlo,qui bisogna fare i conti ogni giorno con la propia coscienza.
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Dunque da quel ho capito da questo dibattito e che:
Godel: la legge è giusta solo quando questa impedisca la contraccezione o l'aborto.
Non importa che ci sia una disciplina o no basta che non si faccia aborto, o contraccezione ( per la morale cattolica no c'e troppa differenza tra i 2 visto il risultato che alla fine si prefiggono tali mezzi)in caso contrario la legge deve essere sempre interpretata in questo senso ogni argomento è buono:il fine giustifica i mezzi .
La scienza è superiore alla legge e la legge non puo stare al di sopra della scienza anche quando lede il diritto altrui autodeterminazione sostituendosi da moralizzatore della altrui morale e disporre della liberta delle donne ( le donne in quando hanno il potere della procreazione devono in un certo senso considerate delle minori emancipate o delle interdette devo essere poste sotto tutela , di fatto ostacolando l'applicazione della legge anche contra legge ,perchè potenzialmente sono anche delle assassine e quindi non si puo affidare la vita di un essere fin dal suo concepimento) parità dei diritti fino a un certo punto il feto o il momento del suo concepimento sono un interesse superiore che puo giustificare tale limitazione.
E' giusta questa mia sintesi o mi sono sbagliato ? :roll:
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Originariamente inviata da
Usher
Dunque da quel ho capito da questo dibattito e che:
Godel: la legge è giusta solo quando questa impedisca la contraccezione o l'aborto.
Non importa che ci sia una disciplina o no basta che non si faccia aborto, o contraccezione ( per la morale cattolica no c'e troppa differenza tra i 2 visto il risultato che alla fine si prefiggono tali mezzi)in caso contrario la legge deve essere sempre interpretata in questo senso ogni argomento è buono:il fine giustifica i mezzi .
La scienza è superiore alla legge e la legge non puo stare al di sopra della scienza anche quando lede il diritto altrui autodeterminazione sostituendosi da moralizzatore della altrui morale e disporre della liberta delle donne ( le donne in quando hanno il potere della procreazione devono in un certo senso considerate delle minori emancipate o delle interdette devo essere poste sotto tutela , di fatto ostacolando l'applicazione della legge anche contra legge ,perchè potenzialmente sono anche delle assassine e quindi non si puo affidare la vita di un essere fin dal suo concepimento) parità dei diritti fino a un certo punto il feto o il momento del suo concepimento sono un interesse superiore che puo giustificare tale limitazione.
E' giusta questa mia sintesi o mi sono sbagliato ? :roll:
Mi sa che è giusta! :lol:
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INCHIESTA ALL'ASL La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi
LA LEGGE: è interruzione di servizio L'assessore regionale attaccai mediciAltri contenuti che parlano di Asl
Guardia medica e pronto soccorso la rifiutano a due ragazze
di Luciano Menconi Elisa Cecchi
PISA. Per la cosiddetta pillola del giorno dopo non c'è obiezione di coscienza che tenga. Non è un farmaco abortivo ma un anticoncezionale e perciò nessun medico può rifiutarsi di prescriverlo. Lo ha ribadito a chiare lettere anche il consiglio regionale toscano appena un mese fa con una delibera che avverte i medici che non fornire la pillola a chi la chiede si configura come un reato: quello di interruzione di pubblico servizio. Ciò nonostante a Pisa ci sono dottori che quella pasticca non la vogliono dare. Adesso rischiano grosso: una sanzione disciplinare dell'azienda sanitaria locale e soprattutto una denuncia alla magistratura. Sono i dottori della guardia medica e del pronto soccorso in cui si sono imbattute due ragazze che, dopo rapporti sessuali a rischio, avevano bisogno di quel tipo di anticoncenzionale. Le loro esperienze - una risale alla vigilia di Pasqua, l'altra alla notte tra mercoledì e giovedì scorso - sono state segnalate all'Asl 5 che ha immediatamente avviato un'indagine interna. La prima storia vede protagonista una studentessa poco più che ventenne.
È la vigilia di Pasqua, la ragazza insieme al fidanzato si reca alla guardia medica del villaggio "I Passi" ma davanti al portone trova un cartello che dice più o meno così: "Presso questo ufficio non viene prescritta la cosiddetta pillola del giorno dopo". «Erano le 2 di notte - racconta la giovane - non potevo trovare né il mio medico né la mia ginecologa. Allora siamo corsi al pronto soccorso ma anche lì ci è stata chiusa la porta in faccia: ci hanno spiegato che avremmo dovuto aspettare le sei di mattina perché il medico di guardia a quell'ora era anche lui un obiettore di coscienza e non ci avrebbe mai prescritto la pillola». Così solo all'alba la ragazza riesce a ricevere il farmaco, per il quale tra l'altro deve pagare un ticket di 25 euro che non sarebbe stato necessario se avesse potuto ottenere la pillola presso la guardia medica. La pillola - come dimostra uno studio dell'Organizzazione mondiale della sanità - è tanto più efficace quanto prima viene assunta. Dieci ore sono un periodo ancora sufficiente a garantire un'efficacia adeguata da parte dell'anticoncezionale. Ma per la ragazza le ore trascorse sono state comunque troppe e la paura continua ad angosciarla. Il secondo caso segnalato all'Asl è di pochi giorni dopo.
Stavolta la ragazza si fa accompagnare da un'amica: arrivano di sera al pronto soccorso dove però c'è una serie di emergenze che hanno la precedenza. Un'infermiera suggerisce alla giovane di fare riferimento alla guardia medica, in modo da non perdere tempo. «Abbiamo telefonato alla guardia medica - ricorda la giovane - ma la risposta è stata agghiacciante: ci hanno risposto di restare pure al pronto soccorso perché tanto lì nessuno dei medici ci avrebbe prescritto la pillola». Anche l'infermiera del Santa Chiara, a quel punto, non ha potuto fare altro che consigliare di attendere o risolvere il problema autonomamente. Un parente, medico, dell'amica, svegliato in piena notte, risolve il problema prima che sia troppo tardi. Sui due episodi l'azienda sanitaria locale ha avviato un'indagine interna. È lo stesso responsabile del servizio Guardie mediche Mauro Maccari a seguirla personalmente. Primo obiettivo è identificare con certezza i medici che si sono rifiutati di prescrivere la pillola e chiarire i vari aspetti della vicenda, a cominciare dal cartello che la ragazza ha visto sulla porta della guardia medica (l'azienda tra l'altro vieta l'apposizione di cartelli se non autorizzati).
C'è un fatto che potrebbe risultare decisivo nella definizione delle responsabilità su quello che è successo. Da poco più di un anno, come ricorda il presidente dell'ordine dei medici di Pisa Giuseppe Figlini, il comitato di bioetica ha introdotto la possibilità di una cosiddetta clausola di coscienza: ovvero - fermo restando che la pillola del giorno non è un farmaco abortivo e perciò appellarsi all'obiezione di coscienza non è consentito - chi proprio non se la sente di prescriverla può non farlo purché metta in condizione il paziente di ottenere quello che chiede nei tempi e nei termini stabiliti. Ma questo presuppone una preventiva comunicazione all'azienda. Nessun medico però - spiegano dall'Asl - ha mai comunicato ufficialmente il suo disagio rispetto a questo tipo di prescrizione né tantomeno si è appellato alla clausola di coscienza.
repubblica 1.4.08
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Per quello che ne so io, l'obiezione di coscienza nasce in conseguenza dell'obbligo di leva.
Alcuni ragazzi che si dichiaravano contrari alla guerra si ribellavano a quest'obbligo e preferivano scontare un anno di carcere piuttosto che impugnare un'arma.
Non so se la cosa sia soltanto italiana, ma non credo.
Quello che è invece MOLTO IMPORTANTE è che l'obiettore di coscienza quindi è un individuo che - rifiutandosi di eseguire un obbligo di legge per motivi di coscienza - è disposto a pagarne le conseguenze penali, col carcere.
Quella che mi sembra invece un'aberrazione del concetto di "obiezione di coscienza" tirata fuori da questi medici cattolici è che essi pretendono il riconoscimento legale dell'obiezione di coscienza, cosa questa che fa cadere il presupposto di obiezione stessa.
I testimoni di Geova per lustri si sono fatti un anno di carcere per non fare il servizio militare, da religiosi coerenti con la propria religione.
Questi qui cattolici invece mi sembra che cerchino il solito "permessino" per fare quello che gli pare calpestando la legge...
In realtà intendevo questo, mi sono espresso male io ma hai chiarito tu bene ;) Parlavo della "legalizzazione" dell'obiezione di coscienza per quanto riguarda i medici.
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Originariamente inviata da
darkness creature
Se è assodato che legalmente la pillola del giorno dopo non è considerata abortiva, allora non c'è problema.....i medici che non la vogliono prescrivere commettono un reato vero e proprio ;)
Concordo col concetto espresso da Abel Balbo......per curiosità......sta minchiata dell'obiezione di coscienza c'è solo in Italia?......
Dark, non è affatto assodato che la pillola del giorno dopo non sia abortiva, anzi, c'è una sentenza del TAR del Lazio del 2001 (ripetiamo per l'ennesima volta..) che ha fatto apporre sul foglietto illustrativo della pillola del giorno dopo la dicitura in cui si afferma che tale pillola impedisce l'accoglimento in utero dell'ovulo già fecondato, ossia causa l'interruzione della gravidanza.
Quindi semmai la legge giustifica gli obiettori per quanto previsto dalla legge 194 al comma 7 mi pare.
Il problema è sorto in seguito ad una relazione dell'ACOG in cui si affermava che tale pillola non aveva effetti sull'ovulo fecondato, e che quindi essa non ha effetti abortivi sull'embrione. Tale relazione tuittavia è stata ferocemente messa in discussione dal reale uso della pillola del giorno dopo: essa viene prescritta dopo il rapporto appunto perchè la sua azione è atta ad agire a fecondazione già avvenuta, altrimenti non avrebbe utilità questa pillola.
A tale proposito si aggiunge da un lato la denuncia di pesanti influenze sull'operato dell'ACOG (case farmaceutiche) dall'altra gli studi che inequivocabilmente mostrano come il farmaco abbia propria la peculiarità di agire a fecondazione già avvenuta.
Lo stesso Veronesi, fu violentemente contestato quando istituì un organo di ricerca per dissipare tali dubbi, affermando che la pillola non aveva effetti sull'ovulo già fecondato. A questo proposito va considerato il fatto che se realmente la pillola del giorno dopo non ha effetti sull'ovulo fecondato, siamo in presenza di un farmaco che preso già 12 ore dopo il rapporto sessuale può non avere alcun effetto. Un farmaco bufala insomma, che andrebbe preso addirittura prima, come fosse una normale pillola anticoncezionale (cosa che non è).
Usher io ho letto quello che hai scritto, ma non mi sembra che ricalchi proprio quello che ho scritto io finora :roll:
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Originariamente inviata da
Godel
Dark, non è affatto assodato che la pillola del giorno dopo non sia abortiva, anzi, c'è una sentenza del TAR del Lazio del 2001 (ripetiamo per l'ennesima volta..) che ha fatto apporre sul foglietto illustrativo della pillola del giorno dopo la dicitura in cui si afferma che tale pillola impedisce l'accoglimento in utero dell'ovulo già fecondato, ossia causa l'interruzione della gravidanza.
Quindi semmai la legge giustifica gli obiettori per quanto previsto dalla legge 194 al comma 7 mi pare.
Il problema è sorto in seguito ad una relazione dell'ACOG in cui si affermava che tale pillola non aveva effetti sull'ovulo fecondato, e che quindi essa non ha effetti abortivi sull'embrione. Tale relazione tuittavia è stata ferocemente messa in discussione dal reale uso della pillola del giorno dopo: essa viene prescritta dopo il rapporto appunto perchè la sua azione è atta ad agire a fecondazione già avvenuta, altrimenti non avrebbe utilità questa pillola.
A tale proposito si aggiunge da un lato la denuncia di pesanti influenze sull'operato dell'ACOG (case farmaceutiche) dall'altra gli studi che inequivocabilmente mostrano come il farmaco abbia propria la peculiarità di agire a fecondazione già avvenuta.
Lo stesso Veronesi, fu violentemente contestato quando istituì un organo di ricerca per dissipare tali dubbi, affermando che la pillola non aveva effetti sull'ovulo già fecondato. A questo proposito va considerato il fatto che se realmente la pillola del giorno dopo non ha effetti sull'ovulo fecondato, siamo in presenza di un farmaco che preso già 12 ore dopo il rapporto sessuale può non avere alcun effetto. Un farmaco bufala insomma, che andrebbe preso addirittura prima, come fosse una normale pillola anticoncezionale (cosa che non è).
Usher io ho letto quello che hai scritto, ma non mi sembra che ricalchi proprio quello che ho scritto io finora :roll:
questo è più o meno vero, si considera efficace entro le 12 ore, più passa il tempo più la percentuale di efficacia scende, fino al 50% alle 72 ore.
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Godel, anche ammettendo che legalmente tu abbia ragione.....tanto se non dai alla ragazza la pillola del giorno dopo quella ti abortirà, perchè tanto il bambino non lo vuole......puoi darle della cretina quanto vuoi, ma tanto il bambino non lo vorrà.....almeno la pillola del giorno dopo agisce su quella che in quel momento è solo una misera microscopica pallina.....anche mettendomici con tutte le mie forze non riesco a considerare vita un qualcosa di inerte e grande più o meno quanto un calcolo renale, a quello stadio :D è più forte di me :D
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Originariamente inviata da
darkness creature
Godel, anche ammettendo che legalmente tu abbia ragione.....tanto se non dai alla ragazza la pillola del giorno dopo quella ti abortirà, perchè tanto il bambino non lo vuole......puoi darle della cretina quanto vuoi, ma tanto il bambino non lo vorrà.....almeno la pillola del giorno dopo agisce su quella che in quel momento è solo una misera microscopica pallina.....anche mettendomici con tutte le mie forze non riesco a considerare vita un qualcosa di inerte e grande più o meno quanto un calcolo renale, a quello stadio :D è più forte di me :D
Vabè, ma un conto è essere causa di quell'aborto ed un conto è rifiutarsi di rendersi partecipi di una cosa simile. La donna potrà ugualmente abortire senza l'aiuto del medico obiettore e senza pillola, secondo quanto previsto dalla legge italiana, e non mi sembra né che i medici obiettori di coscienza siano così tanti, né che il fatto che si permetta tale obiezioni obblighi ai fatti chi desidera l'aborto a tenere il figlio. La questione verge molto più sui princìpi che sulla realtà presente nel nostro paese.
E poi, se la pillola del giorno dopo ha effetti sull'embrione, la legge tutela l'obiezione di coscienza del medico a tutti gli effetti.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Per quello che ne so io, l'obiezione di coscienza nasce in conseguenza dell'obbligo di leva.
Alcuni ragazzi che si dichiaravano contrari alla guerra si ribellavano a quest'obbligo e preferivano scontare un anno di carcere piuttosto che impugnare un'arma.
Non so se la cosa sia soltanto italiana, ma non credo.
Quello che è invece MOLTO IMPORTANTE è che l'obiettore di coscienza quindi è un individuo che - rifiutandosi di eseguire un obbligo di legge per motivi di coscienza - è disposto a pagarne le conseguenze penali, col carcere.
Quella che mi sembra invece un'aberrazione del concetto di "obiezione di coscienza" tirata fuori da questi medici cattolici è che essi pretendono il riconoscimento legale dell'obiezione di coscienza, cosa questa che fa cadere il presupposto di obiezione stessa.
I testimoni di Geova per lustri si sono fatti un anno di carcere per non fare il servizio militare, da religiosi coerenti con la propria religione.
Questi qui cattolici invece mi sembra che cerchino il solito "permessino" per fare quello che gli pare calpestando la legge...
S@ve non ci allarghiamo troppo.. L'obiezione di coscienza non è una richiesta dei medici cattolici, è una cosa dovuta in un paese democratico, che non tutela solo medici cattolici, ma tutela chi riconosce e rispetta la vita prima della nascita (molti non cattolici quindi).
La legge non può dirti "o uccidi il figlio della tua paziente, o ti metto in carcere". Ma mica siamo davvero in una dittatura, non scherziamo.
Quanto ai testimoni di Geova, li tiri fuori solo quando ti fa comodo. Infatti un testimone di Geova che rifiutasse le trasfusioni di sangue perchè contro la sua fede, a rischio di morire secondo te avrebbe diritto di far valere la sua scelta? E avrebbero diritto i genitori testimoni di Geova di far valere tale scelta riguarda un proprio figlio minorenne? Ed un medico testimone di Geova, come dovrebbe comportarsi a riguardo?
Non venire a lamentarti dei medici cattolici che si rifiutano di ammazzare un bimbo, quando i casi che coinvolgono le stesse religioni che citi sono ben più assurdi S@ve.
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Originariamente inviata da
Godel
Vabè, ma un conto è essere causa di quell'aborto ed un conto è rifiutarsi di rendersi partecipi di una cosa simile. La donna potrà ugualmente abortire senza l'aiuto del medico obiettore e senza pillola, secondo quanto previsto dalla legge italiana, e non mi sembra né che i medici obiettori di coscienza siano così tanti, né che il fatto che si permetta tale obiezioni obblighi ai fatti chi desidera l'aborto a tenere il figlio. La questione verge molto più sui princìpi che sulla realtà presente nel nostro paese.
E poi, se la pillola del giorno dopo ha effetti sull'embrione, la legge tutela l'obiezione di coscienza del medico a tutti gli effetti.
S@ve non ci allarghiamo troppo.. L'obiezione di coscienza non è una richiesta dei medici cattolici, è una cosa dovuta in un paese democratico, che non tutela solo medici cattolici, ma tutela chi riconosce e rispetta la vita prima della nascita (molti non cattolici quindi).
La legge non può dirti "o uccidi il figlio della tua paziente, o ti metto in carcere". Ma mica siamo davvero in una dittatura, non scherziamo.
Quanto ai testimoni di Geova, li tiri fuori solo quando ti fa comodo. Infatti un testimone di Geova che rifiutasse le trasfusioni di sangue perchè contro la sua fede, a rischio di morire secondo te avrebbe diritto di far valere la sua scelta? E avrebbero diritto i genitori testimoni di Geova di far valere tale scelta riguarda un proprio figlio minorenne? Ed un medico testimone di Geova, come dovrebbe comportarsi a riguardo?
Non venire a lamentarti dei medici cattolici che si rifiutano di ammazzare un bimbo, quando i casi che coinvolgono le stesse religioni che citi sono ben più assurdi S@ve.
ma è meglio una pillola 2 ore dopo il rapporto, che un intervento chirurgico 2 mesi dopo..
No? Nei servizi delle iene girano 6 ospedali prima di trovare la pillola (oltre ai consultori). E in un ospedale dicono "uno su venti non è obiettore"
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Sarà meglio per chi è a favore dell'aborto, non per chi è contro l'aborto.. Per chi non sostiene l'aborto pillola o intervento chirurgico non cambia molto.
Non credo che alle Iene siano solo puri e senza peccato, dovranno pur far scandalo ogni tanto, per tirare avanti baracca e burattini. Sarebbe strano pensare che non pompino mai nessun servizio, specialmente quando gli fa comodo. D'altronde si parla sempre di tv.
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Originariamente inviata da
Godel
Sarà meglio per chi è a favore dell'aborto, non per chi è contro l'aborto.. Per chi non sostiene l'aborto pillola o intervento chirurgico non cambia molto.
Non credo che alle Iene siano solo puri e senza peccato, dovranno pur far scandalo ogni tanto, per tirare avanti baracca e burattini. Sarebbe strano pensare che non pompino mai nessun servizio, specialmente quando gli fa comodo. D'altronde si parla sempre di tv.
E' meglio per la donna, che prende una pillola 2 ore dopo piuttosto che farsi aprire la pancia 2 mesi dopo.
Esci, e vai a cercare un pronto soccorso dove ti danno una pillola. Fatti come quelli delle Iene sono all'ordine del giorno.
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Vabè, ma comunque sia è giusto che una persona contraria non venga coinvolta. E poi non è che si fa aprire la pancia, non fanno l'aborto cesareo.. L'intervento sarà sicuramente più stressante della pillola, ma almeno chi decide di abortire si rende conto di ciò che fa, e non tratta il proprio figlio come fosse un raffreddore da mandar via con un aspirina (che poi tanto è già così..).
Ma guarda, ai fatti io non conosco un medico o un farmacista obiettore di coscienza, e non ne ho mai trovato uno. Non ho girato tutta l'Italia cercandone, ma al limite credo che un caso limite dove non si ha scelta possa capitare solo in un paesino sperduto dove c'è un solo medico, che è obiettore. Altrimenti alla maggior parte dei medici frega ben poco del feto, tutto ciò che studiano e tutta la loro preparazione verte sull'ottica di una professione atea e materialista, scevra da ogni condizionamento personale, non penso che il reportage delle Iene corrisponda a realtà.
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Originariamente inviata da
Godel
S@ve non ci allarghiamo troppo.. L'obiezione di coscienza non è una richiesta dei medici cattolici, è una cosa dovuta in un paese democratico, che non tutela solo medici cattolici, ma tutela chi riconosce e rispetta la vita prima della nascita (molti non cattolici quindi).
La legge non può dirti "o uccidi il figlio della tua paziente, o ti metto in carcere". Ma mica siamo davvero in una dittatura, non scherziamo.
Quanto ai testimoni di Geova, li tiri fuori solo quando ti fa comodo. Infatti un testimone di Geova che rifiutasse le trasfusioni di sangue perchè contro la sua fede, a rischio di morire secondo te avrebbe diritto di far valere la sua scelta? E avrebbero diritto i genitori testimoni di Geova di far valere tale scelta riguarda un proprio figlio minorenne? Ed un medico testimone di Geova, come dovrebbe comportarsi a riguardo?
Non venire a lamentarti dei medici cattolici che si rifiutano di ammazzare un bimbo, quando i casi che coinvolgono le stesse religioni che citi sono ben più assurdi S@ve.
Eh no Godel, adesso stai scrivendo una serie di non-senso!!!!!
Se un Testimone di Geova medico si rifiuta di fare una trasfusione di sangue a un paziente per motivi religiosi adducendo all'obiezione di coscienza, quel medico poi, in quanto che obiettore di coscienza, si fa 15 anni di carcere per omicidio!!!
Obietta.....................................e paga!!!!
E lo fanno questo i Testimoni di Geova, e pagano, e tanto di cappello a loro nonostante la loro demenza.
Riprendiamo allora l'esempio per il quale l'obiezione di coscienza è nata: il servizio militare: mi spieghi per quale motivo la Chiesa Cattolica, che tanto attenta si dichiara alla difesa della vita, non ha mai invitato i suoi seguaci a obiettare al fermo di leva?? Forse perché lo IOR a quei tempi commerciava in armamenti o che cosa? Devo pensare che lo stesso IOR non ha investito alcunché nell'industria farmaceutica... :roll:
Venendo a questo farmaco anticoncezionale o antiabortivo che sia: se lo stato ne permette l'uso e stabilisce che il medico riconosciuto dal servizio sanitario statale debba prescriverlo a chi ne abbia necessità, tale medico DEVE prescriverlo, perché questa è la LEGGE, al pari di quella che obbligava alla ferma.
Pertanto un medico obiettore di coscienza avrebbe a quel punto due possibili scelte: dimettersi dall'incarico, per continuare a esercitare la sua professione in altro modo; oppure rifiutarsi di fare la prescrizione, pagandone però le conseguenze penali.
E' assurdo quello che pretendete di essere autorizzati a infrangere la legge!!
(Questo può accadere nella regione Lombardia, dove c'è un presidente ciellino...)
Nel frattempo potete condurre l'azione politica che conducete nel tentativo di cambiare la legge e se ci riuscite bene, diventa obiettore colui che diffonderà quel farmaco nonostante l'eventuale divieto.
Avete ottenuto il divieto del concepimento eterologo in laboratorio: bene (per voi), da oggi non si può fare più, chi vuole farlo lo fa controlegge o va all'estero: è così che funziona! ;)
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Originariamente inviata da
Godel
Usher io ho letto quello che hai scritto, ma non mi sembra che ricalchi proprio quello che ho scritto io finora :roll:
puo darsi che sia come dici tu ma a me in generale mi sembra quello che su questi argomenti, sei pronto a condannare ma non essere pero propositivo nella soluzione: la riduzione del danno,( mi sembri quello che quando si parla di aborto vuole la moglie ciucca, la botte piena e lo zio che fa il vino) nel senso che se fosse per te visto che sei decisamente contro alla contraccezione e all'aborto e certo che non ammettersi neanche l'educazione sessuale dove vengono spiegate queste tecniche e il modo per non avere le gravidanze indesiderate. ( notate tutti che la legge 194 prevede programmi di attuazione di educazione sessuale ma la morale cattolica impedisce di fatto tutto cio se non guai perche si parla anche di aborto e contraccezione e in tanto l'ignoranza sessuale dilaga )
Cmq sarai d'accordo con me che secondo il tuo modo di ragionare l'obiezione di coscienza la dove non è prevista deve,prevalere sulla determinazione legislativa anche la dove la legge stessa non preveda diritti per il concepito e il feto oppure la dove sia volontà esplicità che non riconosca l'obiezione di coscienza davanti a contraccetivi ( vedi nel caso della pillola del giorno dopo oppure a favore dei farmacisti ) l'importante per te è il controllo della donna senza fornire pero alternative .
Non è una forma di bigottismo o di controllo la tua verso l'altrui determinazione, liberale a parole ma conservatore nei fatti ? fai molti distinguo pero rimane il fatto che ne tu e ne io siamo donne e non vuoi riconoscere un metodo meno traumatico alle donne .
Ora voglio vedere se tutti questi obbiettori di coscienza sono pronti a sfidare la legge pur di non dare la pillola del giorno dopo , siano essi medici o farmacisti .
Speculare sulla pelle altrui e facile ma andare dal giudice e pagare penalmente o civilmente e rispondere del proprio atto contra legem e tutto un paio di maniche non e vero?
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Eh no Godel, adesso stai scrivendo una serie di non-senso!!!!!
Se un Testimone di Geova medico si rifiuta di fare una trasfusione di sangue a un paziente per motivi religiosi adducendo all'obiezione di coscienza, quel medico poi, in quanto che obiettore di coscienza, si fa 15 anni di carcere per omicidio!!!
Obietta.....................................e paga!!!!
E lo fanno questo i Testimoni di Geova, e pagano, e tanto di cappello a loro nonostante la loro demenza.
Riprendiamo allora l'esempio per il quale l'obiezione di coscienza è nata: il servizio militare: mi spieghi per quale motivo la Chiesa Cattolica, che tanto attenta si dichiara alla difesa della vita, non ha mai invitato i suoi seguaci a obiettare al fermo di leva?? Forse perché lo IOR a quei tempi commerciava in armamenti o che cosa? Devo pensare che lo stesso IOR non ha investito alcunché nell'industria farmaceutica... :roll:
Venendo a questo farmaco anticoncezionale o antiabortivo che sia: se lo stato ne permette l'uso e stabilisce che il medico riconosciuto dal servizio sanitario statale debba prescriverlo a chi ne abbia necessità, tale medico DEVE prescriverlo, perché questa è la LEGGE, al pari di quella che obbligava alla ferma.
Pertanto un medico obiettore di coscienza avrebbe a quel punto due possibili scelte: dimettersi dall'incarico, per continuare a esercitare la sua professione in altro modo; oppure rifiutarsi di fare la prescrizione, pagandone però le conseguenze penali.
E' assurdo quello che pretendete di essere autorizzati a infrangere la legge!!
(Questo può accadere nella regione Lombardia, dove c'è un presidente ciellino...)
Nel frattempo potete condurre l'azione politica che conducete nel tentativo di cambiare la legge e se ci riuscite bene, diventa obiettore colui che diffonderà quel farmaco nonostante l'eventuale divieto.
Avete ottenuto il divieto del concepimento eterologo in laboratorio: bene (per voi), da oggi non si può fare più, chi vuole farlo lo fa controlegge o va all'estero: è così che funziona! ;)
Sei tu che paragoni i testimoni di Geova al medico cattolico che non vuole l'aborto. Un conto è rispettare il volere di chi rifiuta di eseguire un trattamento che porterebbe alla morte il paziente, un conto è un medico cattolico che si rifiuta di uccidere il figlio della paziente. E' inutile tirar fuori i testimoni di Geova quando l'esempio che fai è nettamente a loro discapito e non è affatto a favore delle tue accuse anticattoliche.
E se un medico testimone di Geova si fa il carcere perchè fa una cosa del genere è giusto, non è giusto invece che qualcuno debba pagare perchè si rifiuta di uccidere.
Lo IOR ha poco a che vedere con il commercio di armamenti, ha rischiato la bancarotta, figurati quanto ci guadagnava con le armi la banca di una nazione che ha soldati che vanno in giro con l'alabarda. Se poi tu credi alle storie secondo cui lo IOR sia coinvolto in traffici illegali di armi, capitali mafiosi e investimenti a rischio, bhè abbiamo poco da discutere, dato che le illazioni su una banca i cui bilanci sono noti solo al Papa e pochi altri di sicuro sono più aria che altro.
La chiesa non ha a che vedere molto con il servizio di leva, non c'entra una cippa il servizio di leva con l'aborto, un conto è fare un servizio militare che permetterà un giorno di difendere il tuo paese, un conto è uccidere gratuitamente i figli di chi non vuole averne.
E quanto al resto, ripeto per l'ennesima volta, che se la pillola del giorno dopo è abortiva, è la legge italiana che tutela l'obiezione di coscienza del medico, quindi nessuno infrange la legge; e da ciò che si è appurato il farmaco in questione interrompe la gravidanza, non la previene.
Quindi l'effetto di tale farmaco non è una cosa di poco rilievo, è l'aspetto cruciale, perchè non esiste nessuna legge che ne obblighi la prescrizione.
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Originariamente inviata da
Godel
Sei tu che paragoni i testimoni di Geova al medico cattolico che non vuole l'aborto. Un conto è rispettare il volere di chi rifiuta di eseguire un trattamento che porterebbe alla morte il paziente, un conto è un medico cattolico che si rifiuta di uccidere il figlio della paziente. E' inutile tirar fuori i testimoni di Geova quando l'esempio che fai è nettamente a loro discapito e non è affatto a favore delle tue accuse anticattoliche.
E se un medico testimone di Geova si fa il carcere perchè fa una cosa del genere è giusto, non è giusto invece che qualcuno debba pagare perchè si rifiuta di uccidere.
Lo IOR ha poco a che vedere con il commercio di armamenti, ha rischiato la bancarotta, figurati quanto ci guadagnava con le armi la banca di una nazione che ha soldati che vanno in giro con l'alabarda. Se poi tu credi alle storie secondo cui lo IOR sia coinvolto in traffici illegali di armi, capitali mafiosi e investimenti a rischio, bhè abbiamo poco da discutere, dato che le illazioni su una banca i cui bilanci sono noti solo al Papa e pochi altri di sicuro sono più aria che altro.
La chiesa non ha a che vedere molto con il servizio di leva, non c'entra una cippa il servizio di leva con l'aborto, un conto è fare un servizio militare che permetterà un giorno di difendere il tuo paese, un conto è uccidere gratuitamente i figli di chi non vuole averne.
E quanto al resto, ripeto per l'ennesima volta, che se la pillola del giorno dopo è abortiva, è la legge italiana che tutela l'obiezione di coscienza del medico, quindi nessuno infrange la legge; e da ciò che si è appurato il farmaco in questione interrompe la gravidanza, non la previene.
Quindi l'effetto di tale farmaco non è una cosa di poco rilievo, è l'aspetto cruciale, perchè non esiste nessuna legge che ne obblighi la prescrizione.
Blabla. Non è abortiva per la legge italiana, quando la legge cambierà, se cambierà, i medici saranno tutelati. Per ora si attaccano.
Nessuna legge ne obbliga la prescrizione come nessuna legge obbliga un medico a darti una pillola per l'asma se stai crepando per un forte attacco, se poi però avrai ripercussioni per il suo gesto (un aborto chirurgico è considerato invasivo e traumatico per una donna) il medico ne risponde legalmente, penalmente e civilmente, visto che poteva benissimo darti una pillola per evitare tutto ciò.
Ci sono i moduli per denunciarli e leggi apposite.
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Puff
Blabla. Non è abortiva per la legge italiana, quando la legge cambierà, se cambierà, i medici saranno tutelati. Per ora si attaccano.
Nessuna legge ne obbliga la prescrizione come nessuna legge obbliga un medico a darti una pillola per l'asma se stai crepando per un forte attacco, se poi però avrai ripercussioni per il suo gesto (un aborto chirurgico è considerato invasivo e traumatico per una donna) il medico ne risponde legalmente, penalmente e civilmente, visto che poteva benissimo darti una pillola per evitare tutto ciò.
Ci sono i moduli per denunciarli e leggi apposite.
Puff mica capisco se ci sei o ci fai :roll:
"Non è abortiva per la legge italiana". La legge non modifica gli effetti di una pillola, quindi se gli effetti di tale pillola sono quelli di interrompere la gravidanza, non servono altre leggi, c'è già la 194. E non c'è nessuna legge che affermi che la pillola del giorno dopo non è abortiva, c'è semmai una sentenza del TAR del Lazio 2001 che dice tutt'altro.
Quindi, tu puoi benissimo prendere il tuo modulo apposito per denunziare il medico che non prescrive tale pillola, e una volta di fronte al giudice il tuo avvocato dovrà dimostrare come fa una pillola anticoncezionale ad agire dopo la fecondazione, e come fa un medico che si rifiuta di prescriverla a non essere tutelato dalla legge 194 riguardo un presidio farmacologico che interrompe la gravidanza. Se trovi un giudice inetto puoi anche vincerla questa controversia, ma se ne trovi uno che sa fare 1+1 hai voglia a tirar fuori leggi inesistenti di fronte a quelle reali.
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Godel
Puff mica capisco se ci sei o ci fai :roll:
"Non è abortiva per la legge italiana". La legge non modifica gli effetti di una pillola, quindi se gli effetti di tale pillola sono quelli di interrompere la gravidanza, non servono altre leggi, c'è già la 194. E non c'è nessuna legge che affermi che la pillola del giorno dopo non è abortiva, c'è semmai una sentenza del TAR del Lazio 2001 che dice tutt'altro.
Quindi, tu puoi benissimo prendere il tuo modulo apposito per denunziare il medico che non prescrive tale pillola, e una volta di fronte al giudice il tuo avvocato dovrà dimostrare come fa una pillola anticoncezionale ad agire dopo la fecondazione, e come fa un medico che si rifiuta di prescriverla a non essere tutelato dalla legge 194 riguardo un presidio farmacologico che interrompe la gravidanza. Se trovi un giudice inetto puoi anche vincerla questa controversia, ma se ne trovi uno che sa fare 1+1 hai voglia a tirar fuori leggi inesistenti di fronte a quelle reali.
L'avvocato, se è bravo, presenterà le 194 nella quale la pillola non rientra.
Non rientrando nella 194, il medico non è tutelato dall' obiezione. Non essendo tutelato per legge, paga.
E' la legge Godel.
Se mi beccano per una canna posso anche dimostrare che non fa male per un *****, o almeno non più di una sigaretta o un bicchiere di vino, ma per legge è illegale, e io pago.
Quando la pillola rientrerà nella 194 e non nei farmaci ormonali, allora avrai ragione tu.
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Puff
L'avvocato, se è bravo, presenterà le 194 nella quale la pillola non rientra.
Non rientrando nella 194, il medico non è tutelato dall' obiezione. Non essendo tutelato per legge, paga.
E' la legge Godel.
Se mi beccano per una canna posso anche dimostrare che non fa male per un *****, o almeno non più di una sigaretta o un bicchiere di vino, ma per legge è illegale, e io pago.
Quando la pillola rientrerà nella 194 e non nei farmaci ormonali, allora avrai ragione tu.
Ma allora ci sei.. Nel testo di legge 194 non c'è una lista di farmaci abortivi, c'è la regolamentazione delle pratiche abortive, e tra le altre cose, visto che a quanto pare non te la sei letta, c'è anche questa dicitura all'art. 1:
"L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite."
Il farmaco in questione, agendo dopo il concepimento causa l'interruzione della gravidanza, per questo rientra nelle facoltà del medico la possibilità di obiettare come previsto dalla legge 194.
Se ti beccano a pippare coca o a fumare uno spinello il discorso è diverso, è inutile fare un minestrone di leggi che tanto già fai fatica a capire la 194 quando il testo è pure abbastanza chiaro.
Per quanto riguarda la pillola del giorno dopo non c'è nessuna lista di farmaci nella legge 194, c'è solo la considerazione che se il farmaco interrompe la gravidanza il medico può obiettare. Se ne ha che se la pillola del giorno dopo interrompe la gravidanza, allora il medico può obiettare, se invece non interrompe la gravidanza, non può obiettare.
Quindi ciò che dici è totalmente sballato, è fuori dal mondo.
Qui trovi il testo della legge di cui sopra:
Giustizia.it - Legge 22 maggio 1978 n. 194
E vediamo se ancora te ne esci con la storia dei farmaci ormonali o alla cioccolata che non rientrano nella 194. Anche il mfepristone della RU486 è un ormone, non ha senso quello che dici.
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E' regolata da qualche legge? Dalla legge sui farmaci ormonali, quindi è necessaria la ricetta medica.
E' un contraccettivo o un farmaco abortivo? Si tratta di un contraccettivo post-coitale, non è un farmaco abortivo.
Si parla di obiezione di coscienza anche per la pillola del giorno dopo, è corretto? No, non è corretto perchè la pillola del giorno dopo non è una pillola abortiva e non è regolata dalla legge 194.
Prof. Claudio Giorlandino, ginecologo, membro esperto del consiglio superiore della sanità.
Vagli a dire che non capisce un ***** e che hai ragione tu.
Amen.
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Godel
Ma allora ci sei.. Nel testo di legge 194 non c'è una lista di farmaci abortivi, c'è la regolamentazione delle pratiche abortive, e tra le altre cose, visto che a quanto pare non te la sei letta, c'è anche questa dicitura all'art. 1:
"L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite."
Il farmaco in questione, agendo dopo il concepimento causa l'interruzione della gravidanza, per questo rientra nelle facoltà del medico la possibilità di obiettare come previsto dalla legge 194.
Ma quando è stata autorizzata e commercializzata la pillola del giorno dopo è considerata contraccettiva o abortiva ? se è considerata come abortiva allora al pari della ru486 deve essere somministrata solo da struture ospedaliere e non sotto ricetta dal medico e data dal farmacista in caso contrario allora l'art 1 della 194 non rientra.
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sentenza del tar del 2001 Il Tribunale del Lazio ha respinto il ricorso contro il decreto Veronesi sulla commercializzazione del farmaco Tar: non è aborto pillola del giorno dopo
ROMA - Prendere la cosiddetta "pillola del giorno dopo" non significa abortire. E' questo il senso della sentenza emessa dal Tar del Lazio che ha così respinto il ricorso presentato dal Movimento per la vita e dal Forum delle associazioni familiari contro il decreto del ministero della Salute, firmato nel settembre 2000 dall'allora ministro Umberto Veronesi, che ha autorizzato la commercializzazione del farmaco. "Il decreto - si legge nella sentenza del Tar del lazio - non contrasta con la legge n. 194/1978 (la legge sull'aborto, ndr), poiché il farmaco autorizzato agisce con effetti contraccettivi in un momento anteriore all'innesto dell'ovulo fecondato nell'utero materno". La pillola "del giorno dopo", insomma, è un contraccettivo a tutti gli effetti e non un metodo abortivo poiché agisce prima che l'ovulo fecondato si innesti nell'utero.
Le due associazioni che hanno fatto ricorso al Tar del Lazio avevano sostenuto che gli effetti terapeutici della pillola, impedendo lo sviluppo del concepito, contrastano con il diritto all'esistenza della vita umana sin dalla fecondazione. In altre parole che il farmaco ("Norlevo") avrebbe effetti sostanzialmente abortivi. Una tesi contestata dal Codacons, costituitosi nel giudizio per difendere la libertà di scelta della donna.
"La legge 194, nel regolamentare i casi di interruzione volontaria della gravidanza - si legge nelle motivazioni dei giudici amministrativi - non enuncia una puntuale nozione clinica dell'inizio della gravidanza, e cioè se tale momento coincida con la fecondazione dell'ovulo, ovvero con il suo annidamento nell'utero materno, evento che si verifica in un lasso temporale di circa sei giorni dalla fecondazione."
Esaminata la 194, il Tar ha concluso che la legge indica quale aborto "quello che interviene in una fase successiva all'annidamento dell'ovulo nell'utero materno". Una conclusione che, hanno proseguito i giudici amministrativi, "è avvalorata dall'articolo 8 della legge, che in dettaglio prende in considerazione le modalità interruttive della gravidanza e ne impone l'effettuazione con l'intervento di un medico specialista ed all'interno di strutture ospedaliere o in case di cura autorizzate, circostanze non peculiari alle metodiche anticoncezionali i cui effetti si esplicano in una fase anteriore all'annidamento dell'ovulo".
sentenza che si riferisce Godel
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Il Tribunale amministrativo ha accolto, sia pure non in toto, il ricorso, vietando la diffusione del Norlevo e annullando il provvedimento amministrativo di autorizzazione dell’allora ministro Veronesi. E’ stato infatti riconosciuto che il foglietto illustrativo è ingannevole per le utenti in quanto tace la vera azione del farmaco che è distruttrice dell'ovulo fecondato. Appena sarà esecutiva la sentenza la "Pillola del giorno dopo" dovrà quindi sparire dalle farmacie fino a quando il ministro della Salute non avrà emesso, se lo riterrà opportuno, un nuovo decreto autorizzativo.
Per il resto il Tribunale si limita a non entrare nel merito della questione principale, affermando di non essere in grado di fissare il momento d'inizio della gravidanza. I giudici inoltre si limitano ad affermare che le procedure previste dalla legge 194 non sono applicabili al Norlevo in quanto concepiti quando interventi tanto precoci di soppressione dell’embrione non erano neppure ipotizzabili.
quindi basta che il ministero faccia un nuovo decreto autorizzativo e lo formuli meglio ma lo riduce solo a un mero errore di procedura amministrativa
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Puff
E' regolata da qualche legge? Dalla legge sui farmaci ormonali, quindi è necessaria la ricetta medica.
E' un contraccettivo o un farmaco abortivo? Si tratta di un contraccettivo post-coitale, non è un farmaco abortivo.
Si parla di obiezione di coscienza anche per la pillola del giorno dopo, è corretto? No, non è corretto perchè la pillola del giorno dopo non è una pillola abortiva e non è regolata dalla legge 194.
Prof. Claudio Giorlandino, ginecologo, membro esperto del consiglio superiore della sanità.
Vagli a dire che non capisce un ***** e che hai ragione tu.
Amen.
Il prof. Giorlandino deve dimostrare che il Norlevo non ha effetti a fecondazione già avvenuta, punto. Di quello che dice, di ciò che afferma, non frega niente a nessuno se non ne porta le prove.
Già l'ex ministro Veronesi affermò che la pillola del giorno dopo non era un farmaco abortivo, cosa che avvenne anche con la commissione da lui istituita. E allora, le prove che il farmaco non agisce a fecondazione già avvenuta dove stanno? Vorrebbero farci credere che il Norlevo ha lo stesso effetto di una normale pillola anticoncezionale?
Quello che posti non cambia la legge, non cambia i fatti: se la pillola del giorno dopo agisce a fecondazione avvenuta, il medico può obiettare, altrimenti no. E puoi tirare giù i tutti i copia e incolla che ti pare, da qui al Golfo del Messico, che tanto non valgono una cippa. E finché non si avrà la certezza che la pillola del giorno dopo non agisce sull'ovulo fecondato causando l'interruzione della gravidanza, non solo varrà l'obiezione di coscienza della 194 per tale pillola, ma sarà valida l'unica sentenza (la legge che tanto chiami solo quando ti fa comodo) del TAR del Lazio del 2001 che proprio riguardo la pillola del giorno dopo ha obbligato la casa farmaceutica produttrice ad indicare che questa pillola impedisce l'accoglimento dell'ovulo nell'utero, ergo ha azione dopo la fecndazione.
E ora, tra le chiecchiere tue e del professor chicchessia, e la legge e la logica, che se non spengi il cervello forse troverai, non c'è storia che possa mettere in discussione il fatto che se la pillola del giorno dopo agisce a fecondazione già avvenuta allora è un farmaco abortivo.
Per quello che dici Usher, c'è da aspettare la sentenza del 10 aprile in cui sono stati chiamati in causa dei medici romani che si sono rifiutati di prescrivere la pillola del giorno dopo ad una paziente, appellandosi al diritto di obiezione.
La vicenda è stata pesantemente strumentalizzata dai radicali, ma se venisse messa alla luce l'azione non influente del farmaco sull'ovulo già fecondato, si potrebbe giungere a conclusione di tutta questa faccenda. E nel caso, avrebbe ragione chi sostiene che per tale farmaco l'obiezione consentita dalla 194 non ha valore.
Un po' quello che dicevo a Puff, ma a quanto pare va di moda non leggere da queste parti.
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Godel
Per quello che dici Usher, c'è da aspettare la sentenza del 10 aprile in cui sono stati chiamati in causa dei medici romani che si sono rifiutati di prescrivere la pillola del giorno dopo ad una paziente, appellandosi al diritto di obiezione.
La vicenda è stata pesantemente strumentalizzata dai radicali, ma se venisse messa alla luce l'azione non influente del farmaco sull'ovulo già fecondato, si potrebbe giungere a conclusione di tutta questa faccenda. E nel caso, avrebbe ragione chi sostiene che per tale farmaco l'obiezione consentita dalla 194 non ha valore.
Un po' quello che dicevo a Puff, ma a quanto pare va di moda non leggere da queste parti.
Non puo entrare nel merito il tar ma solo nella forma questo significa che non ci sarà un vero proprio riconoscimento giuridico dello stesso diritto ad obbiettare ma dira semplicemente, al massimo, che non potranno condannare i medici romani a causa di un errore amministrativo bhe c'e ne passa da qui dire che con questa sentenza si riconosce un diritto sostanziale come il diritto ad obbiettare per ragioni di coscienza.
La sentenza del tar non puo essere superiore alla legge 194 per quanto questa a tuo parere possa essere lacunosa, se questa avra un effetto si riveberà direttamente sulla azione amministrativa del ministero che dovrà procedere ad una nuova autorizzazione del farmaco .
Se la pillola verrà ancora definita come contraccettiva e corretta secondo la impostazione data dal Tar non cambierà piu di tanto o al massimo ci sarà una diversa modalità di prescizione del farmaco.
Godel il diritto amministrativo non è come il diritto civile o penale entra solo nel merito del atto formale amministravio e secondo i principi della materia giuridszionale della stessa .
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Ah ecco, ho trovato l'arcano :lolll:
L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha stabilito che la gravidanza ha inizio con l'annidamento dell'ovulo fecondato nell'utero, e non quindi con la fecondazione.
Ergo, se la tale definizione è stata presa ad oggetto anche dalla nostra sanità, possiamo ben dire che con una trovatina niente male hanno aggirato il problema semplicemente dicendo che la gravidanza avviene dopo l'azione della pillola :lolll:
Per questo motivo la pillola del giorno dopo non è considerata un farmaco abortivo.
E' fantastica questa non influenza delle lobby di potere eh.
Per millenni l'uomo ha creduto che una gravidanza iniziasse con la fecondazione dell'ovulo, mentre ora è stato stabilito che se l'ovulo non si sposta un pochino, non è gravidanza :lolll:
Ai fatti secondo la definizione dell'OMS, una donna può essere fecondata, e non essere in gravidanza fino ad una settimana di distanza dalla fecondazione dell'ovulo (tempo necessario affinché l'ovulo fecondato si annidi nell'utero materno).
Quindi non ha più importanza se la pillola del giorno dopo evita o meno l'accoglimento dell'ovulo in utero, perchè tanto si parla di aborto solo quando si interrompe la gravidanza (e non quando si uccide il frutto della fecondazione) e secondo l'OMS una donna incinta è in gravidanza solo dopo una settimana che è incinta :lolll:
C'è sempre più da schifarsi.
Speriamo che qualcuno in Italia abbia il coraggio di opporsi a questa indecente presa per il culo.
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Godel
Puff mica capisco se ci sei o ci fai :roll:
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Ma allora ci sei..
non ha senso quello che dici.
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e la legge e la logica, che se non spengi il cervello forse troverai,
Un po' quello che dicevo a Puff, ma a quanto pare va di moda non leggere da queste parti.
yeah sei un figo :109:
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Puff
yeah sei un figo :109:
Io sono molto figo, al punto che non adando off topic come te ho trovato il modo di confutare la mia stessa tesi senza bisogno del tuo aiuto, dato che a quanto pare ogni volta posti senza apportare un briciolo di utilità a questa discussione per il solo gusto di contraddire :109:
E poi non lamentarti, se ti avessi dato dell'ignorante avrei senza dubbio meritato il ban e la fustigazione a sangue :045:
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Godel
Io sono molto figo, al punto che non adando off topic come te ho trovato il modo di confutare la mia stessa tesi senza bisogno del tuo aiuto, dato che a quanto pare ogni volta posti senza apportare un briciolo di utilità a questa discussione per il solo gusto di contraddire :109:
E poi non lamentarti, se ti avessi dato dell'ignorante avrei senza dubbio meritato il ban e la fustigazione a sangue :045:
No, sei un figo perchè nonostante abbia cercato di spiegarti, in modo pacato e tranquillo, che la legge c'era e avevo ragione, tu hai continuato a contraddire aggiungendo le tue solite perle, come al solito non si può portare avanti una discussione con te senza che tu faccia sentire l'altro una merda (anche quando hai torto) o un senza cervello, o uno che ha il cervello ma non lo usa, o uno che o ci è o ci fa.
Wow, grazie però per non aver scritto "ignorante", anche perchè in quel caso mi sarei offesa. Ora invece faccio i salti di gioia.
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La gravidanza inizia con lo spostamento dell'ovulo fecondato nell'utero per la semplice ragione che tale operazione non avviene nel 100% dei casi....ci sono possibilità, se pur ridotte, di aborti che avvengono proprio in questo stadio.......quindi non è un trucco legislativo inventato da assassini di bambini, Godel.
(E dico "bambini" giusto per farti contento, dato che pure se mi sforzo non riesco a considerare quella minuscola pallina un bambino:lol:)