Visualizzazione stampabile
-
Poco tempo fa lessi lo studio fatto dal comune di Roma che riguardava gli stupri commessi nell'ambito del comune e denunciati e sembra che la maggior parte fosse comunque opera di italiani.
Data questa notizia, della quale però dovete fidarvi perché ho perso i riferimenti, dico la mia:
Innanzitutto quando si parla di stupri, non prendo mai per buona qualsiasi notizia faccia riferimento a numeri, perché c'è molta ambiguità al significato che si fa di tale parola. C'è una confusione totale fra stupro, violenza, abuso e quant'altro... magari alla fine si scopre che si sta parlando di gente che ha messo la mano nel culo di una signora, convinti che invece si tratti di gente che tale signora l'ha costretta a un rapporto sessuale completo...
Per l'idea che mi son fatto io, se si parla di abusi sessuali, i primi in Italia sono gli italiani stessi, soprattutto nei luoghi di lavoro o comunque dove si creano rapporti di sudditanza, in cui l'abusato deve rispondere all'abusatore.
Nel caso invece di violenze sessuali vere e proprie, vale la divisione fra l'ambito familiare e quanto accade invece all'esterno del focolare domestico:
Nel primo caso vincono nettamente gli italiani.
Nel secondo vincono nettamente gli stranieri clandestini.
Io darei molta rilevanza al primo caso, che mi sembra quello di gran lunga più grave. Soprattutto in tempi come questi, dove i difensori della famiglia canonica relegano alla stessa il ruolo di "agenzia di pace". Mi sarei aspettato che a quegli individui che si macchiano di tali reati all'interno della propria famiglia fosse stato attribuito il ruolo di minatori della pace, prima che ad altre innocenti figure... :)
-
Quote:
Originariamente inviata da
GiulioHouse
meglio cosi..ognuno se ne stia nel propio paese se deve fare bordello:)
vengo a casa tua ti stupro ti sevizio ti uccido e metto il tuo cadavere in un sacchetto del DiMeglio. Tanto sono nel mio paese a fare bordello.
-
Quote:
Originariamente inviata da
DiVX
vengo a casa tua ti stupro ti sevizio ti uccido e metto il tuo cadavere in un sacchetto del DiMeglio. Tanto sono nel mio paese a fare bordello.
meglio essere ucciso da un italiano ke da un immigrato
-
Scusate ma un conto è se mi stupra mio fratello o mio papà...so che persone sono e magari non è sempre un fatto "inaspettato". Non so se mi sono spiegato... :roll:
Un conto, ben diverso, è se passeggio tranquillamente per i giardini, vieni li uno e mi stupra! :|
Ovviamente non giustifico nessuno e darei pene che oggi neanche si sognano... se avete capito come la penso! :)
P.S. Cmq per analizzare i dati, cm già detto, bisogna averne di più, più chiari e soprattutto a 360°, altrimenti si fa vedere solo quello che si fa comodo. :evil:
-
L'affidabilità di questi sondaggi è pari a zero!!!
-
Quote:
Originariamente inviata da
lakeofire
Scusate ma un conto è se mi stupra mio fratello o mio papà...so che persone sono e magari non è sempre un fatto "inaspettato". Non so se mi sono spiegato... :roll:
Un conto, ben diverso, è se passeggio tranquillamente per i giardini, vieni li uno e mi stupra! :|
Ovviamente non giustifico nessuno e darei pene che oggi neanche si sognano... se avete capito come la penso! :)
P.S. Cmq per analizzare i dati, cm già detto, bisogna averne di più, più chiari e soprattutto a 360°, altrimenti si fa vedere solo quello che si fa comodo. :evil:
Non so se ho capito il senso del tuo intervento, ma io accetterei più di buon grado (si fa per dire, diciamo meno di cattivo grado) una violenza di qualsiasi tipo subita da un estraneo, piuttosto che da una persona con cui ho legami di sangue, come potrebbe essere un genitore o un fratello...
Tu dici: si, ma genitore e fratello, li conosco e se potenzialmente potrebbero fare certe cose, ne sono al corrente e mi preparo all'eventualità... perdi però di vista il fatto che la violenza nasce un attimo prima, cioé dalla consapevolezza di crescere e vivere al fianco di cotali parenti.
Lascia perdere, meglio prendere una coltellata (*) nel corso di uno scippo, piuttosto che dal proprio padre! ;)
(*) trattando il 3d di violenze sessuali, il coltello intendilo anche in altro senso...
-
giulio house concordo con te!!!!!!:ok:
-
Quote:
Originariamente inviata da
GiulioHouse
meglio essere ucciso da un italiano ke da un immigrato
:lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol: sei ridicolo XD
-
Quote:
Originariamente inviata da
GiulioHouse
meglio essere ucciso da un italiano ke da un immigrato
se permetti io preferisco non essere ucciso
-
Quote:
Originariamente inviata da
Abel Balbo
Non so se ho capito il senso del tuo intervento, ma io accetterei più di buon grado (si fa per dire, diciamo meno di cattivo grado) una violenza di qualsiasi tipo subita da un estraneo, piuttosto che da una persona con cui ho legami di sangue, come potrebbe essere un genitore o un fratello...
Tu dici: si, ma genitore e fratello, li conosco e se potenzialmente potrebbero fare certe cose, ne sono al corrente e mi preparo all'eventualità... perdi però di vista il fatto che la violenza nasce un attimo prima, cioé dalla consapevolezza di crescere e vivere al fianco di cotali parenti.
Lascia perdere, meglio prendere una coltellata (*) nel corso di uno scippo, piuttosto che dal proprio padre! ;)
(*) trattando il 3d di violenze sessuali, il coltello intendilo anche in altro senso...
Guarda non saprei come rispondere perchè penso siano cose che solo se le vivi capisci...e sinceramente spero di non capirle mai. :)
Mi sembra meno "pesante" un qualcosa in famiglia, che ne so fatte da papà o mamma... credo di sapermi difendere meglio...perlomeno di provare a difendermi... :roll: ma ripeto non vorrei dire stupidaggini.
Io intendo il senso di paura che ti può fare una violenza per strada...e secondo me è maggiore rispetto a qualcosa fatto in casa...se io dopo esco e uno mi violenta...penso che non uscirei più di casa da solo per anni e anni... :? Mentre se cerca di violentarmi mio papa, intanto lo denucio e spero che marcisca in carcere a vita e cmq assieme alla mamma lo butterei fuori a calci in culo :evil: e poi non avrei paura a stare nella mia casa... :roll: