NUORO - Un omicidio inspiegabile che ha sconvolto il mondo politico-sociale isolano e fatto ripiombare Orgosolo nella spirale del terrore e della vendetta. In un agguato al centro del paese barbaricino è stato ucciso a colpi di pistola Peppino Marotto, 82 anni, molto conosciuto in Sardegna, sindacalista della Cgil, militante del Pci prima e dei Ds poi, ma anche poeta e scrittore e componente del coro a tenores Supramonte di Orgosolo. Erano le 10:30 quando Marotto stava raggiungendo l'edicola in corso Repubblica, per acquistare i giornali, come faceva ogni mattina. Ma è stato freddato poco prima da sei colpi di pistola, nella strada che conduce alla Chiesa Parrocchiale, vicino a dove nove anni fa fu ucciso l'allora vice parroco don Graziano Muntoni, altro delitto rimasto irrisolto che sconvolse la comunità barbaricina. Sul luogo dell'omicidio sono intervenuti i Carabinieri e gli agenti del Commissariato della Polizia di Orgosolo, che hanno trovato Marotto riverso a terra, ormai privo di vita.
Un agguato, molto probabilmente, senza testimoni: il killer sembra essere passato inosservato, nonostante l'omicidio sia avvenuto in pieno giorno e al centro del paese, ed è poi fuggito a piedi facendo perdere immediatamente le sue tracce. Un omicidio che al momento sembra inspiegabile, anche perché Marotto, che attualmente era il responsabile della federazione pensionati della Cgil, era benvoluto da tutti ed era noto per il suo impegno sociale ad Orgosolo. Difficile ipotizzare chi potesse voler male a un uomo di 82 anni. Gli inquirenti hanno subito sentito alcune persone che potrebbero aver visto o sentito qualcosa, ma le indagini si annunciano difficili. Peppino Marotto era nato nel 1925 ad Orgosolo, dove da anni era impegnato in politica, nel sindacato e nel sociale. Ma era anche un poeta (ha scritto molte canzoni in sardo), dedicando un canto alla Brigata Sassari e ai suoi reduci della Prima guerra mondiale.
Ha ricordato in versi anche le vicende della cultura agropastorale e barbaricina. Con il fratello Pasquale faceva parte del coro a tenores Supramonte di Orgosolo e fra le numerose pubblicazioni si ricordano "Pianeta 'e Supramonte'', "Testimonianze poetiche in onore di Emilio Lussu", "Cantones politicas sardas". Negli anni Sessanta era finito in carcere, con l'accusa di tentato omicidio, ma lui si era sempre proclamato innocente. Sdegno e cordoglio da tutta la Sardegna. Il presidente della Regione, Renato Soru, si recherà domani mattina nella camera ardente, allestita nella sede della Cgil. Il segretario generale della Cgil sarda, Giampaolo Diana, lo ricorda così: "L'insegnamento, l'onestà e la dirittura morale di Peppino Marotto resteranno un riferimento fondamentale per la Cgil. Di lui ricordo la passione e l'energia con cui ha portato avanti battaglie fondamentali per il nuorese e la Sardegna, una per tutte quella per l'uso civico delle terre pubbliche.
Peppino ha conosciuto e lavorato insieme a grandi compagni della Cgil come Lama, Cofferati, Piccinato e lo stesso Epifani quando è venuto in Sardegna lo ha voluto conoscere".
fonte: ANSA.it - Ucciso ad Orgosolo un pensionato poeta e scrittore