morta è morta di sicuro, dopo tutti sti anni del come me ne frego abbastanza, mi ha impressionato di più la vicenda del piccolo tommaso onofri, ucciso a badilate mentre la polizia italiana indagava il padre perchè in possesso di filmini porno -.-
Comunque, per tornare al caso Denise (cioé in topic ), credo che c'è una cosa ancora più brutale della violenza esercitata fino alla morte nei confronti di un bambino: il fatto che non si sappia di lei con certezza che ne è stato.
Se uccidono un bambino a te caro ti disperi, d'accordo, è terribile, però sai contro quale dolore devi cimentarti.
Quando invece il tuo caro scompare, immagini come dice sniper che sia morto, ne hai quasi la certezza ormai... però non si può dire, non si sa mai... ciò permette, a te che non speri altro, di aggrapparti al filo di una speranza che altro non è che dolore da sommare al dolore. Se il lutto, per quanto difficile, lo puoi metabolizzare, qui non c'è niente che sia possibile in qualche modo digerire...
Tornando allora al nostro pentito, qui due sono le cose: la prima che egli sia davvero co-arteficie della sua morte e in questo caso, pentito o no, di sicuro andrebbe adeguatamente "rieducato". la seocnda invece che si sia inventato tutto per qualche suo losco scopo di difesa... insomma che stia speculando su un fatto dolorosissimo per farsi i caxzi propri; questa seconda ipotesi è ancor più grave della prima a mio avviso e qui, prima della "rieducazione" ci vorrebbe un'azione capace di portarlo alla consapevolezza di aver sbagliato:
ecco perché ho proposto il bagno a mare!
Va be', ho fatto un po' di considerazioni filosofiche sul caso...
Spero sia una boiata....