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fatto per amore.
Accarezza la moglie malata di Alzheimer, poi le spara: basta sofferenza
Le ha accarezzato a lungo il viso, parlandole piano. Poi le ha coperto la testa e gli occhi con un asciugamano, ha tirato fuori dal borsello il revolver e le ha sparato, uccidendola. Lui, ex vigile urbano di Firenze, 77 anni ha voluto mettere fine alla sofferenza di lei, 82 anni, sua moglie, malata terminale di Alzheimer, che viveva tra il sonno e la demenza da molto, troppo tempo ormai. Un 'ultimo atto' consumato nel reparto di medicina generale dell' ospedale di Prato.
E' la cronaca di una decisione ultimativa presa coscientemente. Lui, il suo nome non e' stato reso noto, a mezzogiorno va in ospedale dove la moglie, malata di Alzheimer dal 1999, e' ricoverata da quattro giorni per un aggravarsi della malattia. Il medico dice al marito che la malattia sta progredendo velocemente. Siamo alla fase terminale.
Lei e' in corsia, con altre 5 pazienti. Passa il tempo tra una veglia incosciente e il sonno. Si e' chiusa ormai da tempo nel suo mondo: non parla piu', non riconosce piu' nessuno, non ricorda, non riesce ad espletare da sola le piu' normali funzioni.
Lui questo lo sa e a mezzogiorno il medico gli conferma che e' finita. Torna a casa, aspetta l' ora del 'passo'. Sono le 17 quando si ripresenta nella stanza. Si avvicina al letto dove sua moglie dorme, le accarezza a lungo il viso, le parla piano come se lei potesse, volesse sentirlo. Poi mette un asciugamano sulla sua fronte, a coprirle gli occhi: tira fuori un piccolo revolver e le spara alla radice del naso.
Immediata la reazione delle infermiere che cercano di disarmare l'uomo e di calmarlo. Quando lui sente l'ultimo rantolo della moglie si avvicina ancora al letto, le spara un altro colpo in mezzo agli occhi e uno al cuore. E' finita. Le altre pazienti sono spaventate e vengono portate fuori dalla stanza mentre lui si siede in un angolo, estrae il cellulare e chiama la polizia. Tempo pochi minuti, i poliziotti arrivano: lui dice loro che non ce la faceva piu' a vederla soffrire e consegna la pistola. Viene portato in questura con l' accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.
I due figli della coppia si precipitano in questura piangendo: resteranno ad aspettare di poter vedere il padre che viene condotto in una stanza a parlare con uno psichiatra.
Continua a ripetere che l'ha fatto per lei. Che l' ha fatto per amore.
è amore o egoismo? :roll:
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prima riflessione leggendo il tutto
La causa di questa grande sofferenza appartiene alla politica.
Non esiste il testamento biologico.
Non c'è una legge sull'eutanasia.
E chiaro che in mancanza di strumenti di questo tipo nella nostra società il dramma del malato terminale ricade sui singoli
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Non ho idea di quanto possa trattarsi di "egoismo", perchè viste le età credo convivessero con quella malattia da parecchio tempo.
Cavoli, che nodo al cuore che m'è venuto leggendo sta cosa, e non sto scherzando :(
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Per quanto possa esser triste veder la persona amata che sta cosi non sta a noi giudicare quando è arrivato il suo momento
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Originariamente inviata da
Lantis
Per quanto possa esser triste veder la persona amata che sta cosi non sta a noi giudicare quando è arrivato il suo momento
gia
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Secondo me ha fatto bene.
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erano sposati da un casino, secondo me lui sapeva cosa era meglio per lei, e cosa lei avrebbe voluto.
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secondo me è difficile dire se è giusto o sbagliato... bisogna vedere se la donna soffriva o soffriva di più il marito a vederla ridotta così....
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E' tremendo...fossi stata lei avrei preferito morire naturalmente che così..
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Del tutto giustificabile, per nulla condannabile!!!
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son allibito davvero da alcuni commenti
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secondo me il gesto è stato dettato molto dalla sofferenza dell'uomo nel vedere la moglie in quelle condizioni... quindi più che amore sarebbe amor proprio....
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Originariamente inviata da
|MusiC|
Secondo me ha fatto bene.
idem
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Peccato che amare sia incompatibile con il dare fucilate, come allo stesso modo sia incompatibile l'amore per se stessi che scaturisce nel non voler assistere/o subire la sofferenza derivante dalla malattia di una persona cara/o dalla propria, con l'amore che si può provare per qualcuno.
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Originariamente inviata da
Puff
erano sposati da un casino, secondo me lui sapeva cosa era meglio per lei, e cosa lei avrebbe voluto.
Già.
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Originariamente inviata da
Godel
Peccato che amare sia incompatibile con il dare fucilate, come allo stesso modo sia incompatibile l'amore per se stessi che scaturisce nel non voler assistere/o subire la sofferenza derivante dalla malattia di una persona cara/o dalla propria, con l'amore che si può provare per qualcuno.
Godel, se quella aveva veramente 82 anni è MOLTO probabile che convivesse da molti anni con quella malattia, quindi credo sia ingiusto parlare così :)
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Originariamente inviata da
Lantis
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son allibito davvero da alcuni commenti
Se ti riferisci al mio... beh, devo dire che hai ragione!!!
effettivamente ho scritto una boiata...
Volevo dire che posso capire l'azione dell'uomo, e paradossalmente riesco anche a condividerla...
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Originariamente inviata da
Godel
Peccato che amare sia incompatibile con il dare fucilate, come allo stesso modo sia incompatibile l'amore per se stessi che scaturisce nel non voler assistere/o subire la sofferenza derivante dalla malattia di una persona cara/o dalla propria, con l'amore che si può provare per qualcuno.
senza offesa ma sai che i tuoi post non li capisco mai
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Lo ha fatto per amore.
E di amore e di coraggio ce ne vogliono in grande quantità.
L'egoismo è un'altra cosa, l'egoismo è pensare a se stessi; in questo caso poi se quell'uomo avesse voluto davvero pensare a se stesso non avrebbe avuto altro da fare che dimenticarsi della moglie dopo averla parcheggiata in qualche centro specializzato per quella malattia...
Non sono d'accordo con Usher quando parla di politica e di testamento biologico. Secondo me certe cose non si possono decidere per volontà testamentarie. Per non parlare di coloro che decisioni non sono in grado di prenderne, certi diversamente abili, i bambini...
Io dico che queste cose andrebbero discusse di caso in caso; il problema è che andrebbero discusse con la garanzia di una certa elasticità mentale.
Ragazzi, lo so che corro il rischio di essere petulante, ma qui il problema è sempre il solito, quello di doverci scrollare di dosso il peso di certi retaggi culturali che la religione cattolica ci ha messo sulle spalle.
L'intervento di Godel ne è la chiara prova.
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Originariamente inviata da
Puff
erano sposati da un casino, secondo me lui sapeva cosa era meglio per lei, e cosa lei avrebbe voluto.
Sono d'accordo.
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resta comunque che lui NON HA DIRITTO per far una cosa del genere
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Il cuore gli dà ragione, la mente no.
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Ovviamente dipende dalle persone.
Esempio. Ipotizziamo che quando avrò 80 sarò ancora insieme al mio ragazzo. Lui sa come la penso a riguardo, lo sa già adesso. Se avessi qualche malattia che mi inchioda al letto senza speranze di guarire, e come la signora "Passa il tempo tra una veglia incosciente e il sonno. Si e' chiusa ormai da tempo nel suo mondo: non parla piu', non riconosce piu' nessuno, non ricorda, non riesce ad espletare da sola le piu' normali funzioni." sinceramente preferirei morire. Ovvio che non posso farlo da sola, si ipotizza che ormai non capisco più niente. E ben venga che qualcuno lo faccia per me.
Diverso sarebbe se la malattia fosse temporanea, se ci fossero speranze, se colui che commette il gesto non fosse il marito ma un dottore o qualcuno che comunque aveva una conoscenza superficiale della persona.
Ma in questo caso specifico, io non me la sento per niente di accusarlo, anzi..
Deve anche essere stato difficile fare quello che ha fatto alla persona che amava, perchè in quelle situazioni entrambe le situazioni sono dolorose.. ammettiamo che vostro nonno sta malissimo, soffre, è prossimo alla morte.
- Da una parte vorreste averlo ancora lì, per poterlo vedere, stringergli la mano anche se non vi riconosce, parlargli..
- Dall altra vorreste che morisse, così non starebbe più male..
Quale delle due scelte è quella più egoistica?
Nessuno di voi hai mai avuto un parente prossimo alla morte che soffriva in modo atroce? Con urla, grida, perdita della memoria, sofferenza sia fisica che psicologica. E nessuno di voi ha mai anche solo per un attimo pensato "forse se morisse sarebbe meglio.." ?
Perchè a volte, secondo me, è più egoistico cercare di trattenere le persone con noi a tutti i costi, quando magari passano le giornate soffrendo in modi assurdi.. piuttosto che lasciarle andare.
E poi se davvero fosse stato egoista sarebbe bastato mandarla al ricovero o in quelle cliniche ospedaliere e lasciarcela. Tanto manco si ricordava chi fosse suo marito. Se ne lavava le mani e basta.
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E' amore. Secondo me ha fatto bene...meglio morire che vivere in quelle condizioni!
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potrá esser amore quel che volete posso anche esser d'accordo. ma dove sta il diritto di ucciderla.
posso capire puff.
Cioè è come redattare le ultime volonta nel pienso possesso delle proprie capacitá
"io tal de tali in pieno possesso delle mie facolta decido che in caso di... ..."
E comunque...non in modo cosi violento
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volevo dire egoismo come interesse personale non amore.
Io uccido mia moglio perche non sopporto piu di soffrirla e mi autogiustifico dicendo che se l'uccido l'amo non facendola soffrire .
Come si fa ha capire se è vero amore che spinge a farlo oppure il fatto che
uno non regge piu la situazione per placare se stesso e il proprio animo che
soffre ?
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Originariamente inviata da
Usher
volevo dire egoismo come interesse personale non amore.
Io uccido mia moglio perche non sopporto piu di soffrirla e mi autogiustifico dicendo che se l'uccido l'amo non facendola soffrire .
Come si fa ha capire se è vero amore che spinge a farlo oppure il fatto che
uno non regge piu la situazione per placare se stesso e il proprio animo che
soffre ?
Ma non sopportare che una persona soffra al punto di ucciderla E' amore.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Ma non sopportare che una persona soffra al punto di ucciderla E' amore.
Non è vero e per me egoismo, allora chi rispetta le regole pur soffrendo e non sopportando che cio che ama viva una non esistenza preferisce rispettare delle regole ( vedi il caso famoso di quel padre che pur avendo una figlia in stato vegetativo e tenuta in vita dalle macchine ha preferito seguire le regole della giustizia italiana) della giustizia dei tribunali forse questi sono piu crudeli o piu ingiusti o non hanno amore nei confronti dei loro cari che soffrono? allora per essere considerati persone che amano devono sparare ai loro cari personalmente perche il loro dolore li giustifica ?
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Ma non sopportare che una persona soffra al punto di ucciderla E' amore.
L'africa sta soffrendo..muoiono di fame...sganciamo una bomba e finiscono di soffrire
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Originariamente inviata da
Usher
Non è vero e per me egoismo, allora chi rispetta le regole pur soffrendo e non sopportando che cio che ama viva una non esistenza preferisce rispettare delle regole ( vedi il caso famoso di quel padre che pur avendo una figlia in stato vegetativo e tenuta in vita dalle macchine ha preferito seguire le regole della giustizia italiana) della giustizia dei tribunali forse questi sono piu crudeli o piu ingiusti o non hanno amore nei confronti dei loro cari che soffrono? allora per essere considerati persone che amano devono sparare ai loro cari personalmente perche il loro dolore li giustifica ?
Le regole c entrano ben poco in certi casi.
Avendo un parente in coma, boh, non saprei neanche io cosa fare. Tanti si sono risvegliati dopo anni. Il caso della signora era diverso.
E ti ripeto, se davvero era egoista, andava al bar a farsi i cazzi suoi, lasciando la moglie sola in ospedale o nelle case di riposo come fanno in molti. Tanto lei non si ricordava neanche più chi fosse suo marito.. non ci sarebbero stati problemi.