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si spara a 17 anni
È accaduto nel mio paesino, Corio (TO)
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LA STAMPA, 3 novembre 2006
Va male a scuola, si spara a 17 anni
Figlio del sindaco di Corio, mercoledì s’era allontanato da casa dopo una discussione con i genitori
Marco aveva appena 17 anni e non voleva più andare a scuola. O, forse, non voleva più frequentare il liceo scientifico «Galileo Galilei» di Ciriè, che aveva marinato negli ultimi diedi giorni. Allora erano discussioni continue con il papà Enrico Perino e la mamma, Laura Monaco, che è anche il sindaco di Corio Canavese. Mercoledì avrebbero dovuto affrontare l’argomento faccia a faccia. Invece Marco, ha preso lo zaino, un sacco a pelo ed è sparito. Nessuno sospettava che con lui avesse portato anche una vecchia calibro 6,35 appartenuta al nonno. L’arma che si è puntato alla tempia quando ha deciso di farla finita.
Per più di un giorno lo hanno cercato centinaia di uomini, battendo a palmo a palmo le montagne che separano il Canavese dalle Valli di Lanzo. Il suo corpo è stato ritrovato ieri verso le 15 a poche decine di metri dalla casa paterna, in località Merla. Era adagiato nel bosco di faggi e castagni, appena sotto uno dei tornanti che si arrampicano in frazione Ritornato di Corio. Marco non ha lasciato messaggi, niente che potesse far pensare a un gesto così drammatico e definitivo. Anche per questo nessuno osava immaginare una fine così per un ragazzo che gli amici definivano «solare, allegro, capace di stare in compagnia che magari vuole solo passare un po’ di tempo da solo per riflettere». È uno choc per un paese intero, dove tutti si conoscono, dove ti sanno dire chi va a messa e chi no, dove il dolore di una famiglia, adesso è un dolore condiviso da tutti. L’allarme per le ricerche di Marco Perino partono mercoledì nel tardo pomeriggio. Il ragazzo si è allontanato da casa tra le 11,30 e mezzogiorno e mezzo. Qualche giorno prima ha sostenuto una discussione con la madre perché la direzione della scuola ha chiamato a casa: Marco, che frequenta la quarta con discreti risultati, non entra nella sua classe nemmeno martedì. Così Laura Monaco, architetto che abita a Ciriè, ed il suo ex marito, un agente di borsa di Corio, decidono per una riunione di famiglia dopo avere sequestrato il telefonino cellulare al ragazzo, per punizione. «Volevamo capire se era necessario cambiare solo la scuola o l’indirizzo di studi e volevamo parlarne con lui», diceva ieri la mamma. Forse per Marco quella resa dei conti è uno scoglio troppo arduo da affrontare.
Così prende lo zaino e un sacco a pelo e se ne va. All’imbrunire diversi volontari sono già sulle sue tracce. Lo studente, che indossa un paio di jeans e una felpa blu, è un tipo dinamico, uno che conosce a memoria i sentieri che tagliano le montagne di Corio. Si pensa subito che possa essersi rifugiato in qualche baita, dove andava a dormire con gli amici. Qualcuno, intorno alle 19,30 vede anche un fuoco sul Monte Soglio. Falso allarme. Intanto i genitori, consultando l’agenda del telefonino cellulare di Marco, chiamano gli amici. Anche loro restano di sasso. A mezzanotte si chiudono le ricerche che riprendono all’alba di ieri. La piazza del mercato viene trasformata in un centro di coordinamento per decine e decine di uomini e donne che fanno parte del soccorso alpino, dei vigili del fuoco, della croce rossa, della polizia municipale, della protezione civile, dell’antincendio boschivo.
Su sentieri vengono sguinzagliati i cani delle unità cinofile dei forestali, dei carabinieri e della guardia di finanza. Per setacciare i 25 chilometri quadrati di bosco si alzano gli elicotteri del 118, del 115 e dei carabinieri. Alle 12 il velivolo dei carabinieri avvista una persona che dai boschi di rocca scarpina verso Corio con uno zaino: «Dalla descrizione potrebbe essere lui». Negativo. Alle 14,15 via radio arriva un’altra speranza: «Abbiamo trovato un’impronta fresca che potrebbe corrispondere alla misura di scarpe del ragazzo». Poco dopo le 15 la segnalazione che fa sbiancare i vigili del fuoco. Diana, uno splendido pastore tedesco di Ciro Maresca, un volontario di San Francesco al campo., ha appena individuato il corpo del giovane. Adesso sarà l’autopsia, ordinata dal dottor Antonio Smeriglio, a stabilire da quante ore era morto Marco Perino.
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Mi sono risvegliato con questa notizia… Lo conoscevo solo di vista, quindi proprio non posso sapere quali pensieri attraversassero la sua mente. Da altri articoletti emerge che non riusciva a legare con i compagni di scuola (a differenza dei compaesani, con cui invece le cose andavano bene). Dopodiché l’articolista ha puntualizzato che i voti erano discreti, quindi la tesi sostenuta da colui che ha titolato l’articolo a mio avviso non sta in piedi.
Purtroppo si può solamente procedere per ipotesi, la verità la conosceva soltanto lui.
Sono molto amareggiato
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Che brutta storia. Io ricordo il fratello di un mio compagno di classe delle superiori che senza motivo apparente si è buttato giù dalla finestra.
Mi domando che cosa spinga queste persone a chiudersi dentro se stessi e a nascondere i proprio stati d'animo fino ad esplodere :(
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Sono cose che arrivano nel 90% delle volte in modo inaspettato e prevederle risulta impossibile... Mio cugino si è impiccato e la sera stessa si è fatto doccia, barba, capelli, vestito a puntino, uscito come il suo solito salutando tutti ma pare che la corda in macchina ce l'avesse messa a posta nel pomeriggio!!! Come si fa a prevedere certe cose?? Risulta pressochè impossibile...
Insomma, sono brutte storie a cui a posteriori è impossibile dare chiare spiegazoni!!
Mi dispiace per il ragazzo.. purtroppo per lui ha voluto scegliere la strada più facile!!
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Originariamente inviata da mark-o
Mi dispiace per il ragazzo.. purtroppo per lui ha voluto scegliere la strada più facile!!
Quoto.
Più facile...ma indubbiamente più sbagliata.
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Che tristezza!
Riflettevo che per questi ragazzi che vivono situazioni insopportabili che li inducono a suicidarsi, ce ne sono molti di più che pur vivendo le stesse terribili esperienze di vita, continuano a straziarsi non trovando la forza di farla finita. Son tutti potenziali suicidi e ci passano accanto ogni giorno senza che ce ne accorgiamo. La morale di questa storia è che siamo tutti responsabili del loro silenzio, di questa non comunicazione e che dovremmo vivere in minor solitudine e avere una maggior propensione verso il prossimo.
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Originariamente inviata da mark-o
Mi dispiace per il ragazzo.. purtroppo per lui ha voluto scegliere la strada più facile!!
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Originariamente inviata da Rum e Cocaina
Quoto.
Più facile...ma indubbiamente più sbagliata.
Non sono d'accordo che sia la via piu' facile.
E' la scelta più ardua e ci vuole molto coraggio per affrontarla. Anzi credo che senza un minimo di depressione psichica che entra in gioco, sia umanamente impossibile riuscirci.
Massimo rispetto x chi si suicida.
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Il ragazzo non è normale
Gli altri non hanno comprensione sono duri cn noi perche se è successa una cosa del genere secondo me è a causa di rapporti nn buoni con la societa,con le persone.
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Il suicidio, per quanto sia un gesto difficile, quasi sempre è una fuga dalla realtà, per non affrontare problemi che in molti casi ci si crea da soli (vedi vizio del gioco, per esempio).
Ecco perchè in molti casi NON apprezzo chi si suicida, perchè si dimostra debole, come in questo caso, che non ha avuto il coraggio di discutere con la sua famiglia neanche per un cambio di scuola.
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sul più facile avrei da obiettare. il suicidio è un atto di coraggio estremo: per farlo devi spezzare la tua natura animale ke ti spinge alla sopravvivenza, suicidarsi è come riuscire ad estirpare tutti gli istinti animaleski dell'uomo... nn penso proprio sia facile...
cmq la vicenda mi amareggia perkè il suicidio è una soluzione estremamente razionale, forse troppo per un uomo ke è cmq un animale... nn so se riesco a spiegarmi ma suicidarsi è come elevarsi ad uno stato di solo razionalità a discapito della parte animale ke cè noi... mamma mia, la mente umana! è la cosa ke più mi fa paura... cosa si nasconde in ewssa?
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Originariamente inviata da s@ve
Non sono d'accordo che sia la via piu' facile.
Per lui è stato più facile prendere una pistola e spararsi, piuttosto che dire ai suoi genitori: "Non voglio più andare a scuola".
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Originariamente inviata da Rum e Cocaina
Per lui è stato più facile prendere una pistola e spararsi, piuttosto che dire ai suoi genitori: "Non voglio più andare a scuola".
Giù il cappello :) :ok:
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Originariamente inviata da s@ve
Non sono d'accordo che sia la via piu' facile.
E' la scelta più ardua e ci vuole molto coraggio per affrontarla. Anzi credo che senza un minimo di depressione psichica che entra in gioco, sia umanamente impossibile riuscirci.
Massimo rispetto x chi si suicida.
ma cazzo, save, la pensiamo uguale su tutto! ma sei un grande (si noti cm dietro a questo complimento vi sia in realtà un'autocelbrazione... :nice:)
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Originariamente inviata da TXUS
sul più facile avrei da obiettare. il suicidio è un atto di coraggio estremo: per farlo devi spezzare la tua natura animale ke ti spinge alla sopravvivenza, suicidarsi è come riuscire ad estirpare tutti gli istinti animaleski dell'uomo... nn penso proprio sia facile...
cmq la vicenda mi amareggia perkè il suicidio è una soluzione estremamente razionale, forse troppo per un uomo ke è cmq un animale... nn so se riesco a spiegarmi ma suicidarsi è come elevarsi ad uno stato di solo razionalità a discapito della parte animale ke cè noi... mamma mia, la mente umana! è la cosa ke più mi fa paura... cosa si nasconde in ewssa?
bravissimo, hai colto nel segno ;)
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Originariamente inviata da Rum e Cocaina
Per lui è stato più facile prendere una pistola e spararsi, piuttosto che dire ai suoi genitori: "Non voglio più andare a scuola".
oddio cosa mi tocca a leggere :lol: :lol:
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Originariamente inviata da FanatiK
oddio cosa mi tocca a leggere :lol: :lol:
Non vedo cosa ci sia da ridere.
Sopratutto perchè si sta parlando di un ragazzo che s'è suicidato.
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Originariamente inviata da Rum e Cocaina
Per lui è stato più facile prendere una pistola e spararsi, piuttosto che dire ai suoi genitori: "Non voglio più andare a scuola".
E' quello che volevo dire...
Affronatre la vita invece di farla finita è più da persone coraggiose!!!
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Originariamente inviata da Rum e Cocaina
Per lui è stato più facile prendere una pistola e spararsi, piuttosto che dire ai suoi genitori: "Non voglio più andare a scuola".
esatto.
sono persone che non vogliono affronate la realtà, e scelgono il suicido come possibile via di fuga.
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ne stavo parlando ieri con degli amici.
ero a conoscenza di una versione un po'diversa,comunque sicuramente c'è una cosa che bisognerebbe capire,il vero motivo che l'ha portato al suicidio.
per me non era la scuola,ma alla base c'era un problema maggiore,legato alla mente.forse era accaduto qualcosa in quei giorni da turbarlo così tanto fino ad arrivare ad un gesto così estremo.
ma non penso riusciranno mai a sapere il vero motivo,forse nemmeno se lui fosse ancora vivo saprebbe spiegarselo.
mi spiace comunque,solo 17anni,una vita troncata troppo presto.
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domani vado al funerale :(
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Originariamente inviata da mark-o
E' quello che volevo dire...
Affronatre la vita invece di farla finita è più da persone coraggiose!!!
andare contro la propria natura... quello è coraggio!
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Originariamente inviata da =Nemesis=
andare contro la propria natura... quello è coraggio!
Coraggio e stupidità
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Originariamente inviata da Coso
Coraggio e stupidità
ci sono obblighi in tal senso? A me non risulta
Vivere è una possibilità, non un obbligo.
Rispetto la scelta di chi si toglie la vita, pur amando la mia :)
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Noto come gli iscritti al partito del "suicida=codardo" sono sempre gli stessi, quelli dal giudizio facile e dalla condanna esemplare.
Condannereste alla pena di morte anche un suicida e forse il vostro disappunto sta proprio nella constatazione che vi ha fatto marameo e s'è condannato da solo, per i motivi che solo lui sa e che si è portato nella tomba, facendovi un ulteriore marameo di non avere alcun elemento per giudicare, giudicare, giudicare... :no: :no: :no:
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Originariamente inviata da s@ve
Noto come gli iscritti al partito del "suicida=codardo" sono sempre gli stessi, quelli dal giudizio facile e dalla condanna esemplare.
Condannereste alla pena di morte anche un suicida e forse il vostro disappunto sta proprio nella constatazione che vi ha fatto marameo e s'è condannato da solo, per i motivi che solo lui sa e che si è portato nella tomba, facendovi un ulteriore marameo di non avere alcun elemento per giudicare, giudicare, giudicare... :no: :no: :no:
Se tutte le persone con problemi si fossero suicidate... credo che gli unici esseri viventi sulla terra, sarebbero le piante.
Siamo realisti, non stiamo giudicando nessuno.
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Originariamente inviata da =Nemesis=
ci sono obblighi in tal senso? A me non risulta
Vivere è una possibilità, non un obbligo.
Rispetto la scelta di chi si toglie la vita, pur amando la mia :)
Anch'io la rispetto assolutamente, ma ciò non toglie che in questo momento mi pare comunque una cosa stupida, per me fare del male a sè stessi è stupido. Comunque ovviamente tutto dipende dalle proprie condizioni, io dico questo ora che sono discretamente felice e non ho problemi particolarmente rilevanti, non posso certo arrivare a comprendere del tutto la situazione di quel tizio, le emozioni non si possono raccontare..
Comunque è effettivamente interessante, il suicidio è un atto coraggioso e codardo allo stesso tempo.. Quel ragazzo ha preferito affrontare sè stesso e i suoi istinti piuttosto che il confronto con il resto del mondo :roll:
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Pongo una sfida a tutti gli iscritti al partito del "suicida=codardo":
Visto che ritenete che via più facile per rifuggire dai problemi della vita sia suicidarsi, perché non ci date dimostrazione di quanto sia cosa semplice togliendovi la vita coi stessi?
8-)
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Originariamente inviata da s@ve
Pongo una sfida a tutti gli iscritti al partito del "suicida=codardo":
Visto che ritenete che via più facile per rifuggire dai problemi della vita sia suicidarsi, perché non ci date dimostrazione di quanto sia cosa semplice togliendovi la vita coi stessi?
8-)
Perchè io non sono un codardo, i problemi li affronto e voglio risolverli e vivere meglio.
E tu perchè non lo fai?
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è chiaro che aveva altri problemi e non solo quello di non andare bene a scuola
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Originariamente inviata da katie83
è chiaro che aveva altri problemi e non solo quello di non andare bene a scuola
Il concetto è lo stesso katie....è scappato
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Originariamente inviata da s@ve
Pongo una sfida a tutti gli iscritti al partito del "suicida=codardo":
Visto che ritenete che via più facile per rifuggire dai problemi della vita sia suicidarsi, perché non ci date dimostrazione di quanto sia cosa semplice togliendovi la vita coi stessi?
8-)
:nice:
cmq ribadisco ke il suicidio è un atto di estremo coraggio... o meglio, più ke coraggio come lo intendiamo noi, diciamo ke è un superamento della natura dualistica dell'uomo ke lo porta ad essere pura razionalità... quindi in certo senso, un superamento è un atto di coraggio...
ps. domandona: voi il suicidio lo vedete come atto di estrema passione (quindi puramente emotivo) o come me ,o vedetre come atto puramente razionale? minkia ke filosofo ke sono... mi faccio paura da solo -.-