Bilancio record per la Santa Sede. Affari dal mattone e dalla finanza
mercoledì, 12 luglio 2006
Mentre padre Federico Lombardi, direttore della Radio Vaticana, festeggia la designazione al posto di Joaquin Navarro Valls come direttore della sala stampa, il cardinale Sergio Sebastiani presidente della Prefettura degli Affari Economici esulta per i conti della Santa Sede. La “buona novella” per lui è che il bilancio consolidato della Santa Sede per il 2005 si è chiuso con un risultato positivo di 9,7 milioni di euro. E «si tratta – fa notare - del valore più significativo negli ultimi otto anni». Nei confronti del precedente esercizio il risultato «presenta un miglioramento di 6,6 milioni di euro». Aumentano negli anni i costi del personale e gli oneri per le manutenzioni. Mentre va benone il settore finanziario che si è chiuso con un grande avanzo pari a 43,3 milioni di euro (contro i 6,1 milioni del 2004). «Ciò è stato possibile grazie ad una migliore congiuntura dei mercati finanziari dei cambi, verificatosi nel corso del 2005». Così dopo la perdita del 2004 per le fluttuazione dei cambi di circa 11 milioni di euro, nel 2005 le finanze vaticane hanno visto una fluttuazione positiva netta di 21,7 milioni di euro. Resta sostanzialmente immutato il risultato per cedole e dividendi, che nei due esercizi passa da 19,6 milioni di euro a 19,1 milioni di euro. In aumento gli interessi attivi nei confronti del 2004, mentre quelli passivi passano da un valore di 8,3 milioni a 8 milioni di euro. Buoni affari anche dal settore immobiliare che ha ottenuto un risultato netto di 22,2 milioni di euro, «inferiore a quello registrato nel 2004 quando si attestò a circa 24,9 milioni». La flessione è dovuta al fatto che «nel 2004 erano state realizzate plusvalenze per alienazione immobili per 6 milioni di euro, mentre nel 2005 sono state realizzate plusvalenze per soli 1,3 milioni di euro». I ricavi hanno raggiunto i 51 milioni di euro.
Fonte: Unità online
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Affaristi che si riempiono la bocca di parole come spiritualità e moralità...
Il buon tacer non fu mai scritto