Sarà come sarà, ma se il nostro primo ministro ha potuto spendere qualche soldo in più lo deve esclusivamente a quei pazzi del M5S che, in qualità di spauracchio populista, ha portato la comunità europea a più miti consigli.

Qui, come altrove, va ricercato il meno peggio. Come è stata amministrata la città di Parma (al netto delle polemiche interne con il suo partito)? E' riuscito a risanare la montagna di debiti fatti dai suoi predecessori? I Parmigiani sono contenti del suo operato? Teniamo d'occhio cosa combinano a Torino e cosa riescono a fare a Roma. La domanda che un elettore deve porsi è sempre: sto meglio ora rispetto a quando sono arrivati ad amministrarmi 5 anni fa? Poi se sono bianchi, se sono neri, se sono rossi, o se sono a 5 stelle, al sottoscritto non può fregare di meno.





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Del tipo...

"... Il primo problema che Pizzarotti ha dovuto affrontare in Comune è il debito di oltre 800 milioni di euro lasciato dalla passata giunta di Pietro Vignali. Con i Cinque stelle la voragine si è ridotta di 350 milioni, anche grazie al fallimento di una delle società partecipate, che il sindaco aveva osteggiato fino all’ultimo. Anche per questo, se da un lato Pizzarotti canta vittoria, dall’altro qualcuno gli ricorda che la strada è ancora in salita. “Il problema non è il debito del Comune, ma quello delle partecipate” si oppone la commissione Audit per il debito pubblico, che rinfaccia al sindaco Cinque stelle di essere sceso a compromessi con le banche e i poteri forti della città e di avere adottato una gestione commissariale con aliquote al massimo che gravano sui cittadini. Il sindaco però parla di percorso obbligato e promette: “Il debito calerà progressivamente, man mano che verranno disinnescate situazioni come quella delle partecipate, che stiamo chiudendo progressivamente. Avevamo un binario con pochi spazi di manovra, perché se devi recuperare un debito e le entrate dello Stato diminuiscono, non ci sono altre strade. Il debito non si può rinegoziare”. ... (continua nel link)"

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014...atanti/995698/