Se abitassi a casa con i miei, al 100% lo farei fare a mio padre. Del resto quando ancora vivevo a casa e mangiavamo insieme lui faceva sempre cucinare me (so farlo molto meglio di lui e non mi dispiace farlo... E lo stesso si può dire, a parti invertite, per i lavori di fai-da-te), per cui non vedo quale sia il problema?
Se vogliamo ribaltare la domanda: ti sei mai cucito o rammendato qualcosa? Per esempio, il mio ragazzo risponderebbe di no: prima di vivere con me viveva a casa con la mamma e lo faceva lei. Ora se serve lo faccio io. Ma mi sembra abbastanza offensivo supporre che non sarebbe capace di dare due punti ad un calzino oppure attaccare un bottone... Che sono cose più o meno nella stessa categoria di difficoltà di fare un buco con il trapano.
Ripeto non ci trovo niente di male a spartirsi i compiti, ma la maggior parte dei miei amici sono adulti indipendenti che vivono soli, e tutti loro sanno sbrigare i compiti base anche quando si tratta di compiti generalmente associati con il sesso opposto. E troverei gravissimo se non fosse così.
Ma alla fine la divisione dei compiti deve essere secondo voi tutti paritaria o paritetica?
Ovvero di tipo quantitativo o qualitativo?
Se divido l'appartamento con Vissani è bene che cucini lui e io svolga altri compiti comuni, oppure comunque i giorni pari cucina lui e i dispari io?
Anche a scopo di andare contro le leggi fisiche della natura? Cioè i giorni dispari il mingherlino vanga l'orto e il muscoloso pulisce la lettiera del gatto?
Bè, direi qualitativa senz'altro. Applicherei la quantitativa soltanto se uno dei due (supponendo si sia in due) si dimostri inizialmente un TOTALE incapace. In quel caso comunque sarebbe giusto che cercasse di dare il suo contributo inizialmente imparando e poi camminando con le proprie gambe.
Io so usare il trapano (eccetto quello di mio moroso che pesa 8 tonnellate), ma non so cucire..come devo definirmi?
La divisione dei compiti francamente mi piace poco. Preferisco il fare tutti tutto, accordandosi, ma senza guardare al quanto fa uno o l'altro. Poi ci sta che nelle mansioni in cui si è totalmente inetti (es. nel mio caso, piccole sistemazioni e controlli auto), magari ci pensa chi sa come fare.
Concordo e, se posso, riassumo il concetto in due parole "buon senso". Tutti gli appartamenti che ho condiviso erano misti e tutti facevano tutto. Se avevo bisogno di un aiuto per un lavoretto che non sapevo fare chiedevo aiuto, così come gli altri chiedevano aiuto a me a parti inverse, ma si tratta di favori, non di divisione dei compiti. Poi a me piace abbastanza cucinare, quindi può essere che se a un mio futuro e ipotetico coinquilino piaccia particolarmente stirare, ci si divida i compiti in questo senso. Quello che è importante è che non è una scelta basata sul sesso, e mai ci sono state scelte basate sul sesso nella mia esperienza, ma sulle capacità e sulle preferenze nel rispetto di tutti.
Ha semplicemente lo scopo di mostrare quanto son facili da indossare i nuovi assorbenti Tampax e che ce la farebbe perfino un uomo. E' stupida come tutte le pubblicità, ma ha un senso. Ma concordo sul dire che se fosse stato il contrario (ora non so che esempio fare) molte donne si sarebbero scandalizzate e offese.
Secondo me il problema di molte donne (non tutte, ne esistono di illuminate e quelle veramente hanno una marcia in più) nella lotta per la liberalizzazione della loro categoria è quello che, per dimostrare di non essere o comunque per non voler essere da meno dei loro antagonisti, vogliono fare tutto quello che fanno quegli altri, senza porsi domande su che cosa abbia valore e che cosa invece sia dequalificante fra le abitudini e i costumi che riguardano l'altro sesso.
Per esempio, pubblicare un filmato dove si fanno pompini a destra e manca, secondo me è un uso maschile dequalificante.
Idem dimostrare di essere fichi conducendo una doppia vita sessuale, in pratica tradendo il coniuge.
Oppure il fumo e l'alcool; in un certo periodo storico le donne hanno preso a fumare come turchi, per non parlare del bere.
E al volante? Tutt'oggi una parte delle donne è refrattaria alla guida, ma coloro che tra le donne hanno tale dimestichezza, spesso sono spericolate al pari se non più dei maschi più dementi. L'80% delle volte che cercano di rifilarmi la punta dei piedi mentre attraverso sulle strisce pedonali, al volante scopro che c'era una donna.
C'è poi il capitolo "carriere lavorative" che meriterebbe un post tutto suo!
Faccio anche un'altra considerazione, che sembrerebbe slegata, ma che io trovo attinente. Un ostacolo a prendere quanto di buono si potrebbe trovare in un maschio (vi do un bell'assist per la battuta scontata "perché c'è anche qualcosa di buono? ) secondo il mio parere è che alle femmine molto spesso piacciono i maschi stronzi, salvo poi generalizzare la loro stronzaggine su tutti i maschi epperò emularla illudendosi così di emanciparsi.
Probabilmente è un lungo periodo transitorio, necessario per una reale emancipazione femminile ancora lunga a venire, e per ora siamo solo nella prima fase di emulazione del nemico tanto per non sentirci da meno.
Ah, vogliamo parlare del linguaggio? Veramente per scrollarsi di dosso il peso di donna-oggetto c'era bisogno di mettere un "caxxo" o un "porcoxxx" ogni tre parole?
quindi si sta evolvendo nei soliti discorsi anche questo 3D?!? ...