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Originariamente inviata da
DueDiPicche
E' questo il punto per il quale io non riesco principalmente a capire i vostri pensieri,come puoi mettere sullo stesso piano una condanna di morte a una persona che deliberatamente ha tolto la vita a decine di persone,con la violenza che quest'ultimo ha per primo manifestato?
perche non c'e' violenza che giustifichi violenza. ovvio che parlo per me e per il mio sentire, ma la violenza e' sbagliata sempre e in ogni caso.
ti ricordi la strage di erba? ti ricordi le parole del padre della vittima, nonno della altra vittima, marito della terza vittima?
gli chiesero se provasse odio e rancore per i coniugi romano. e lui disse: ma scherziamo? in tempi come questi ci mettiamo ad odiare? c'e' solo il perdono.
ora, questo e' un caso estremo e limite , siamo d accordo. ma a maggior ragione, con quella strage quest uomo ha perso figlia moglie e nipote,, hai idea di cosa avrebbe dovuto fare se avesse voluto vednicarli? non intendo fisicamente....li avrebbe chiamato dei sicari immagino data l eta...
parlo internamente, la mole di odio da smaltire ed elaborare, la voglia di fare a tua volta una strage a tua volta. e forse dico forse, capisci che il vero demone da combattere e' l odio. perch e' quello che porta a questo, alla violenza alla guerra ....
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Originariamente inviata da
Jack Daniels
Beh ma se dico di essere a favore della pena di morte, non vuol dire che sarei in grado di farlo io stesso.....è difficile ipotizzare cosa si sarebbe in grado di fare in tali situazioni, io non lo so, cioè davvero non saprei cosa risponderti
Tra il dire e il fare ce ne passa....cioè, posso dire che merita di crepare, ma ammazzarlo di persona è parecchio diverso
per questo che hai scritto tu prima ti dicevo che potresti stupirti di te stesso in certe situazione.
ci si deve trovare prima di sapere cosa fare.
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Originariamente inviata da
AJLee
perche non c'e' violenza che giustifichi violenza...
La mia posizione, giusto per amor di chiarezza, non somiglia tanto a questa visione "religiosa" del perdono.
Io parlo di civiltà di un popolo. Non è possibile ritenersi civilizzati quando un ristretto manipolo di persone può decidere della vita di un essere umano, per quanto abbietto esso sia.
Se qualcuno uccidesse o seviziasse mia figlia, tanto per ricollegarsi ai vostri discorsi, creerebbe in me un tale dolore e un tale odio da svuotarmi completamente, da annullare qualsiasi pulsione umana e allora IO perderei la civiltà, IO perderei il senso di umanità e IO, probabilmente, ucciderei. Ma questo è un fatto personale, condivisibile o condannabile, ma è un fatto personale.
Ma uno stato civile non può avallare la pena di morte perché suona davvero come un triste ossimoro, testimone soltanto della poca crescita culturale che abbiamo avuto.
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Originariamente inviata da
MagicCarpet
La mia posizione, giusto per amor di chiarezza, non somiglia tanto a questa visione "religiosa" del perdono.
Io parlo di civiltà di un popolo. Non è possibile ritenersi civilizzati quando un ristretto manipolo di persone può decidere della vita di un essere umano, per quanto abbietto esso sia.
Se qualcuno uccidesse o seviziasse mia figlia, tanto per ricollegarsi ai vostri discorsi, creerebbe in me un tale dolore e un tale odio da svuotarmi completamente, da annullare qualsiasi pulsione umana e allora IO perderei la civiltà, IO perderei il senso di umanità e IO, probabilmente, ucciderei. Ma questo è un fatto personale, condivisibile o condannabile, ma è un fatto personale.
Ma uno stato civile non può avallare la pena di morte perché suona davvero come un triste ossimoro, testimone soltanto della poca crescita culturale che abbiamo avuto.
io sono tutto meno che religiosa, sono atea scomunicata (quasi)
concordo sul discorso dello stato "civile"
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Originariamente inviata da
AJLee
perche non c'e' violenza che giustifichi violenza. ovvio che parlo per me e per il mio sentire, ma la violenza e' sbagliata sempre e in ogni caso.
ti ricordi la strage di erba? ti ricordi le parole del padre della vittima, nonno della altra vittima, marito della terza vittima?
gli chiesero se provasse odio e rancore per i coniugi romano. e lui disse: ma scherziamo? in tempi come questi ci mettiamo ad odiare? c'e' solo il perdono.
ora, questo e' un caso estremo e limite , siamo d accordo. ma a maggior ragione, con quella strage quest uomo ha perso figlia moglie e nipote,, hai idea di cosa avrebbe dovuto fare se avesse voluto vednicarli? non intendo fisicamente....li avrebbe chiamato dei sicari immagino data l eta...
parlo internamente, la mole di odio da smaltire ed elaborare, la voglia di fare a tua volta una strage a tua volta. e forse dico forse, capisci che il vero demone da combattere e' l odio. perch e' quello che porta a questo, alla violenza alla guerra ....
Rispetto ma non condivido.Io non applicherei la pena di morte mosso dall'odio,ma dalla semplice constatazione che un elemento simile è un grave e serio pericolo per la società dato che non credo che un pluriomicida possa beneficiare di qualsivoglia percorso di recupero.
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Originariamente inviata da
DueDiPicche
Rispetto ma non condivido.Io non applicherei la pena di morte mosso dall'odio,ma dalla semplice constatazione che un elemento simile è un grave e serio pericolo per la società dato che non credo che un pluriomicida possa beneficiare di qualsivoglia percorso di recupero.
e allora che ti cambia se stanno in carcere a vita o stanno sottoterra?
e' per il discorso delle carceri di ieri?
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Originariamente inviata da
AJLee
io sono tutto meno che religiosa, sono atea scomunicata (quasi)
concordo sul discorso dello stato "civile"
Onorato della condivisione, mi scuso per il frainteso. Non intendevo darti della religiosa, mi soffermavo solo sul "sapore" religioso delle tue parole.
In realtà solo chi ha un'enorme forza interiore riesce a placare la voglia di violenza, al cospetto di DETERMINATE violenze. Spesso questa forza interiore arriva soltanto dal più potente anestetico sociale mai esistito al mondo: la religione.
Detto questo ribadisco il concetto che è normale che UN individuo ferito in maniera assoluta, definitiva possa scegliere di compiere gesti estremi. E' incivile che il gesto estremo arrivi da uno Stato (con la S maiuscola) civile, moderno, democratico.
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Originariamente inviata da
MagicCarpet
Onorato della condivisione, mi scuso per il frainteso. Non intendevo darti della religiosa, mi soffermavo solo sul "sapore" religioso delle tue parole.
In realtà solo chi ha un'enorme forza interiore riesce a placare la voglia di violenza, al cospetto di DETERMINATE violenze. Spesso questa forza interiore arriva soltanto dal più potente anestetisco sociale mai esistito al mondo: la religione.
Detto questo ribadisco il concetto che è normale che UN individuo ferito in maniera assoluta, definitiva possa scegliere di compiere gesti estremi. E' incivile che il gesto estremo arrivi da uno Stato (con la S maiuscola) civile, moderno, democratico.
o anche dalla violenza stessa ed essersi ritrovati a dire: mmmm che faccio? l ammazzo? mi ammazzo? ammazzo tutti? faccio un patatrac?
naaa...forse no....vediamo altre strade.
si in realta ora che mi rileggo sembra che ho uno stampo religioso...cosa assurdissima per me...ma chissa perche....
grazie per avermelo fatto notare... :)
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Originariamente inviata da
AJLee
e allora che ti cambia se stanno in carcere a vita o stanno sottoterra?
e' per il discorso delle carceri di ieri?
Esatto,qua ci ricolleghiamo al discorso di ieri,ovvero che a me non va giù il fatto che nelle tasse che pago ci sono anche soldi che vengono adibiti al mantenimento di personaggi simili.
Potrei abbandonare l'idea di pena di morte solo se venissero fatti lavorare 18 ore al giorno nelle peggiori condizioni possibili per pagarsi il materasso sul quale dormono e un piatto di pasta al giorno,ma a quel punto,nell'idea di 'lavori forzati' che ho io,credo che preferirebbero un bel colpo in fronte.
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Originariamente inviata da
DueDiPicche
Esatto,qua ci ricolleghiamo al discorso di ieri,ovvero che a me non va giù il fatto che nelle tasse che pago ci sono anche soldi che vengono adibiti al mantenimento di personaggi simili.
Potrei abbandonare l'idea di pena di morte solo se venissero fatti lavorare 18 ore al giorno nelle peggiori condizioni possibili per pagarsi il materasso sul quale dormono e un piatto di pasta al giorno,ma a quel punto,nell'idea di 'lavori forzati' che ho io,credo che preferirebbero un bel colpo in fronte.
tu quoque mi stai facendo riflettere su una cosa.
pero, lo vedi che ci sarebbero altri modi? su questa seconda possibilita che hai espresso, ovvero lavorare 18 ore al giorno etc etc non mi trovi d accordo. di piu!
e cmq grazie perche mi stai facendo rilfettere.
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Originariamente inviata da
AJLee
grazie per avermelo fatto notare... :)
Son vecchio ormai, la capacità di leggere attentamente è una delle poche doti che mi sono rimaste :lol: