Visualizzazione stampabile
-
Ma io non capisco come si possa farlare di fazioni e di ragione.
Per me, che sia palestinere o israeliano, arabo o ebreo, chi lancia i missili, chi attacca ha sempre torto a prescindere.
Se cmq vediamo il numero di vittime (i missili sono stati indirizzati su obiettivi CIVILI eh), i palestinesi non stanno rispondendo troppo, ma in generale, nei conflitti, soprattutto dal 2006 in poi, ci sono sempre state più vittime arabe che ebree.
Gli estremismi fanno schifo. Tante persone innocenti mutilate e nel migliore dei casi, uccise, perchè c'è un numero ristretto di estremisti. Io opterei più per un tipo di guerra intelligente, che per i massacri dei bambini sulla spiaggia.
Se lanci i tuoi missili alla cazzo di cane, sei come Hamas, niente di più, niente di meno.
E attenzione perchè il terrorismo palestinese è una RISPOSTA ad anni di soprusi perpetrati dagli ebrei che nel frattempo non hanno imparato un cazzo dal loro sterminio nazista, anzi, lo sterminio li ha rinforzati (paradossalmente) nella loro convinzione di essere il popolo prescelto. Il resto è merda e deve andare via. Peccato che su quel pezzo di terra c'era prima qualcun'altro.
-
Cercare di colpire hamas bombardando la striscia di gaza è un po' come per gli statunitensi fare una strage in iraq o in afghanistan sperando di colpire i responsabili del crollo delle torri gemelle.
Una specie del gioco della battaglia navale, alla dove colgo colgo, che fa solo strage di persone per lo più innocenti.
hamas potrebbe essere ovunque, questa è la forza del terrorismo.
Certi problemi si risolvono con una negoziazione seria, col rispetto dei diritti degli altri, con una tendenza a favorire la convivenza laddove sia necessario.
Resta il dato di fatto che la popolazione palestinese è considerata carne da macello, sia per israele che per hamas.
-
Quote:
Originariamente inviata da
Abel Balbo
Cercare di colpire hamas bombardando la striscia di gaza è un po' come per gli statunitensi fare una strage in iraq o in afghanistan sperando di colpire i responsabili del crollo delle torri gemelle.
Una specie del gioco della battaglia navale, alla dove colgo colgo, che fa solo strage di persone per lo più innocenti.
hamas potrebbe essere ovunque, questa è la forza del terrorismo.
Certi problemi si risolvono con una negoziazione seria, col rispetto dei diritti degli altri, con una tendenza a favorire la convivenza laddove sia necessario.
Resta il dato di fatto che la popolazione palestinese è considerata carne da macello, sia per israele che per hamas.
Ma se proprio ti prude il sedere e vuoi lanciare un missile, informati sulle "basi" terroristiche e lancia il tuo giocattolino.
No, devono bombardare i bambini che giocano a pallone in spiaggia. E' questo che mi fa terribilmente incazzare.
Ecco perchè dico che la ragione non sta mai da una parte sola.
Da entrambe le fazioni c'è stata scorrettezza, anche nel corso degli anni, tipo dal secondo dopoguerra in poi, quindi non si può trovare il verginello della situazione, è impossibile. Ma almeno sfruttare l'avanzare della tecnologia bellica, esistono tanti missili intelligenti..se vuoi ammazzare delle persone in una casa, puoi farlo. Qui si vuole sterminare, PUNTO.
-
Se vuoi colpire Hamas serve un lavoro di intelligence sul territorio.
-
Quote:
Originariamente inviata da
Jo Constantine
Se vuoi colpire Hamas serve un lavoro di intelligence sul territorio.
Si presuppone, ovviamente, che prima li trovino e poi gli lancino un missile.
Ma la questione non è questa, la questione è che l'obiettivo è più ambizioso, il terrorismo non c'entra un cazzo se vai a vedere.
-
Quote:
Originariamente inviata da
Annie Lennox
Si presuppone, ovviamente, che prima li trovino e poi gli lancino un missile.
Ma la questione non è questa, la questione è che l'obiettivo è più ambizioso, il terrorismo non c'entra un cazzo se vai a vedere.
Per intelligence si intende che non devi usare nemmeno un missile, ma degli agenti tipo quelli della cia.
-
Sì, ma potrebbero risolvere la faccenda anche così, e in tanti altri modi meno invasivi, su questo non ci piove.
Il problema è che non è quello il loro fine.
Il territorio palestinese, tra Cisgiordania e Striscia di Gaza, è così ristretto e in alcune zone incerto e frammentato che mi sembra un gioco da ragazzi trovare delle persone. Ma mi sbaglierò io.
-
Quote:
Originariamente inviata da
Annie Lennox
Peccato che su quel pezzo di terra c'era prima qualcun'altro.
In realtà anche gli ebrei sono arrivati lì migliaia di anni fa, anche se poi le varie diaspore ne hanno lasciati pochi fino al XX secolo, liberando quindi il terreno per la proliferazione degli arabi...
-
Nel 1948 è stato creato lo Stato d'Israele perchè i sionisti volevano darsi un popolo.
In quella terra c'erano gli arabi.La percentuale degli ebrei era il 2%, i cristiani erano numericamente superiori agli ebrei e la maggioranza assoluta era araba.
Infatti se hai qualche libro sulla questione si racconta sempre di "ebrei europei" e "popolo nativo", cioè ebrei e palestinesi (arabi).
Si parla spesso anche di colonialismo riferendosi alla vicenda palestinese. In effetti se prima i due stati erano equamente divisi, adesso delle terre palestinesi sono ridotte alla striscia di Gaza e ai territori interni che non hanno veri e propri confini.
Quindi prima non c'erano gli ebrei, ma c'erano i palestinesi, i cristiani e in misura piccolissima ebrei.
-
Quote:
Originariamente inviata da
Wolverine
In realtà anche gli ebrei sono arrivati lì migliaia di anni fa, anche se poi le varie diaspore ne hanno lasciati pochi fino al XX secolo, liberando quindi il terreno per la proliferazione degli arabi...
Ti cito perché hai detto una cosa che mi stride dentro.
Stai confrontando gli ebrei, che sono i seguaci di una religione, con gli arabi, che sono una razza.
Prima della diaspora, i diasporati e quelli rimasti erano tutti della stessa schiatta, solo che i primi erano di religione ebraica e gli altri no.
E' importante per sottolineare che alla fin fine stiamo parlando di due fazioni aventi nel sangue gli stessi cromosomi, che si differenziano solo per questioni religiose.