Wolverine forse tu non hai idea di quanti soldi ci vogliano per crescere un bambino. Solo di pannolini se ne va un stipendio.
Sono certa che dici questo perchè non sai i reali costi, se li sapessi credo che ti daresti torto da solo.
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Wolverine forse tu non hai idea di quanti soldi ci vogliano per crescere un bambino. Solo di pannolini se ne va un stipendio.
Sono certa che dici questo perchè non sai i reali costi, se li sapessi credo che ti daresti torto da solo.
L'ho detto, infatti, che ormai mettere al mondo un figlio è roba da ricchi come il divorzio :183:
Se sai che per mantenerlo siete costretti a lavorare tutto il giorno, senza quindi potergli garantire un minimo di presenza sia col corpo sia con la mente...che senso ha metterlo al mondo, a questo punto?...
Non puoi mettere nello stesso calderone carenza di voglia e carenza di tempo.
Se c'è carenza di voglia, di che vogliamo discutere...
La carenza di tempo invece mi sembra rispondente all'obiezione che facevi sui genitori entrambi lavoratori. Obiezione per la quale vale quando ho espresso nel mio intervento precedente.
Su questo siamo supercompletamente d'accordo!! ;)
Rispondo prima a @Wolverine:
secondo me non hai idea di quanto costi mantenere un figlio, altrimenti non faresti questo discorso.
Sulla prima cosa ti rispondo subito: non ho mai sentito parlare di questa storia dei movimenti NOTAV. Alzando le mani sul fatto che è la prima volta che sento parlare insieme di NO TAV e femminicidio, mi limito a dirti che non sono informata a sufficienza per risponderti.
Detto questo, tralasciando il mio non essere d'accordo, trovo veramente sterili le polemiche concentrate contro la Boldrini quando al governo c'è il sommo schifo.
However, da quel che so, almeno in seduta i presidenti delle due camere devono essere super partes.
Magari in un paese civile e normale, le larghe intese sarebbero state la soluzione (in Germania hanno tirato avanti così per una legislatura), ma in Italia, con il PDL, non si può fare. Quindi ora trovo veramente paradossale che la gente se la prenda con la Boldrini, o PEGGIO, con la Kyange. (Poi rimane sempre il mio dubbio fondamentale sulla buonafede del movimento 5 stelle... se veramente sono contro tutti, perché il 90% degli attacchi scredita il centro sinistra e appena il 10% se la prende con Berlusconi e compagni?)
Ah, solo sull'ultima cosa XD sulle questioni più gravi avevo già accennato nell'altro post: Miss Italia è la punta di un iceberg, ma sinceramente a me fa veramente schifo vedere culi di anoressiche appena accendo la televisione.
Non è stando tutto il giorno con il figlio che si è buoni genitori. Mio padre, prima di andare in pensione, andava via di casa alle 7 del mattino e tornava alle 19, eppure per me non è mai stato un problema, anzi, perchè non appena tornava a casa era a me che si dedicava, stanco o non stanco. Anche al mattino, quando magari andava di fretta, se ero sveglia scherzava con me, perdeva tempo a farmi scegliere la cravatta che doveva mettersi, e non mi pesava minimamente non stare con lui tutto il giorno. Lo stesso vale per mia madre, che lavora(va) tutti i giorni della settimana, e tre giorni alla settimana - che poi son diventati due - aveva anche il rientro pomeridiano. Io restavo con la nonna, invece di andare all'asilo, ma sarebbe stato lo stesso, perchè in ogni caso l'assenza dei miei genitori non si faceva sentire.
Poi c'è chi desidera essere genitore a tempo pieno, anche se questa espressione non mi è mai piaciuta, e lo stimo, ma non è il mio ideale di famiglia. L'amore dei genitori, l'essere buoni genitori, non si quantifica nel tempo che si sta con i figli, perchè ci si può stare insieme tutto il giorno senza però essere buoni genitori.
Poi c'è da dire che se si vuole lavorare e stare contemporaneamente con i figli si può lavorare benissimo in casa, tipo la mia estetista che ha preferito iniziare a lavorare in casa, invece che tornare a lavorare al negozio, così da avere più tempo da dedicare a casa e figlie. Ciò non toglie che sarebbe stata una buona madre se fosse tornata a lavorare al negozio.
Poi bò, per me è essenziale che il bambino impari presto a stare con gli altri, quindi io sarei la tipa che, lavorando o no, manderei lo stesso a 2 anni il bambino all'asilo (Che poi se non lavorassi col cavolo che potrei mandarcelo, viste le rette degli asili privati).
Non diciamo stronzate
.
certo se poi pur di non raccogliere il piscio per terra si lasciano i ragazzini con il pannolino fino a 6 anni, è un altro conto.
Se no stanno tornando in voga quelli usa, lava, e riusa.
Certo immagino voi sappiate quanto costa crescere i figli. Quelli di sorelle, cugine e amiche . Che magari gli comprano le mini hogan :lol:
Dai su.
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Ma poi che c'entra coi froci e barilla? Che mi sono persa? Pffff
Dài, non arriviamo a negare che un figlio è un lusso delle coppie che possono permetterselo, perché se lavora uno solo dei due mancano i soldi per camparlo.
E non neghiamo che i figli rappresentino una spesa grande nel bilancio di una famiglia, specie quando sono piccoli.
Sarà anche vero che io non ho figli, ma se non potessi permettermi di mantenerlo come Dio comanda, non lo metterei al mondo(e non parlo di solo dei pannolini, parlo di tutto: da vestiti che vanno comprati nuovi quasi ogni mese al cibo, non mi fido per stessa di comprare cose di scarsa qualità, specie per quanto riguarda carne et similia, figuriamoci se avessi un figlio!).
Come al solito, faccio un discorso non da genitore, ma da figlia: un buon genitore non si vede dalla quantità di tempo che passa con il figlio, ma dalla qualità del tempo passato. Quindi non vedo per quale astruso motivo due persone non possano insieme voler fare carriera per conto loro e insieme voler mettere al mondo dei figli.
Cominciamo col definire "come dio comanda".
Pannolini solo pampers
Omogeneizzati solo plasmon
Vesititini solo griffati perché c'hanno la pelle delicata .
Sapone solo Chicco (che oltretutto fa cagare) perché è "apposito per i bambini"
Sì. Come dio comanda :lol:
Allora adesso ti dico una cosa.
Visto che io lavoravo part time per scelta (mia figlia volevo crescermela io,come dicevo io) avevo il tempo di asciugare il suo piscio per terra, e all'età di 15 mesi non portava più il pannolino di giorno. DI notte l'ha tolto l'estate successiva, prima dei due anni.
E quanto avrò speso di pannolini marchio GS??? Poco,non sono andata fallita pure perché già in gravidanza, se trovavo le offerte ne approfittavo in anticipo
E quanto avrò speso per gli omogeneizzati? NIENTE. Ho comprato un omogeneizzatore , che a differenza del frullatore scorpora l'aria dai cibi centrifugati, a 30 € e c'ho omogeneizzato conigli, agnelli, polli,pere e banane.
Per altro un bambino mangia veramente poco :lol
Bastano un po' di tempo e volontà per non andare falliti. Infatti molta povera gente ha piu di un figlio, mentre i benestanti se ne guardano bene :lol:
Tempo e volontà. E se si lavora è ovvio che il tempo viene meno e la volontà pure, ma ci saranno nonni e tate che ingozzeranno i vostri figli di omogeneizzati plasmon :lol:
E' qua cheti volevo "VOLER FARE CARRIERA" non "Aver bisogno di soldi per tirare avanti"
A me 'ste cose danno immensamente fastidio.
DIte allora che volete lavorare PER VOI, non per "dare il massimo ai figli". Ad un figlio si può dare tutto anche con veramente poco, non vi inventate i mostri. Chi parla così ha seri complessi di qualche tipo.
Se volete fare le mamme e le donne in carriera fatelo ma non dite che dovete farlo perché i figli costano, perché è UNA CAZZATA IMMENSA.
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Trovo questa frase piuttosto offensiva, cmq. Un LUSSO dellecoppie che POSSONO PERMETTERSELO.
Non stai a parla'di un suv eh. I soldi per campare un figlio non mancano mai.
Io veramente vorrei sapere chi cazzo v'ha messo in testa 'ste puttanate :lol:
Se LAVORA UN SOLO GENITORE mancano i soldi?
Messi così, solo più a fondo possiamo scavare :|
Mamma mia, è un modo di dire in uso nella nostra bellissima lingua. Io ti potrei dire lo stesso del fatto che usi la parola "froci", è molto più offensiva, ma non t'ho detto niente.
Lavora un solo genitore, mancano i soldi: un solo genitore prende mediamente 1200 euro al mese. Togli mutuo o affitto, togli la spesa, togli le bollette, togli spese per la macchina, cazzi e mazzi, rimane una miseria. Lo so perché lo vedo davanti agli occhi. è storia comune. Poi magari lavora uno solo che fa il medico e ha la casa di proprietà, ma per la gente comune non è purtroppo così. O magari, visto come va il mondo ora, il povero cristo che lavora ha la certezza di lavorare per un anno, dopo sta in braccio a Cristo. Che fai, pianifichi comunque di mettere al mondo un figlio pur sapendo che dopo un anno potresti stare in mezzo alla strada? E questa storia, parliamoci chiaro, riguarda in toto la nostra generazione, siamo una generazione di sfigati senza certezze, chi ha un lavoro stabile è un privilegiato.
Certo che i soldi per campare un figlio, in fondo, non mancano mai. Ma perché pianificare un figlio se non si hanno i soldi per mantenerlo con totale sicurezza? Se poi capita è un altro paio di maniche. Oppure, perché uno dei due genitori dovrebbe smettere di lavorare? Perché si deve fare questo aut aut?
Io non ho detto che il lavoro di entrambi è necessario PER il figlio. Magari il lavoro è necessario per se stessi, per sentirsi realizzati e INSIEME avere una famiglia. Ma che vuol dire? Magari un figlio cresce bene lo stesso, anche se sia la mamma sia il papà hanno voluto realizzarsi lavorativamente e insieme vogliono volergli bene. Non capisco perché una cosa debba escludere l'altra. Perché deve esserci questo "sacrificio" di uno dei due?
Holly, non me metto a rilegge altri 15 righe per rileggere un'altra volta cappellate.
Ho cresciuto una figlia fino a 10 anni con 1400 € al mese di media, a volte 1200, a volte 1900.
E a parte l'ipod e la televisione in camera ti assicuro che non le manca nulla di indispensabile.
Il resto bla bla bla. Vuoi fare carriera? fai carriera. Di' che ti piace, di' che lo sogni da una vita. Di' che vuoi essere una donna indipendente. DI' quello che ti pare MA NON DIRE CHE SE NON SI LAVORA IN DUE i figli crescono "senza qualcosa" perché NON ESISTE :)
Il fatto stesso che ti poni tutte queste domande e vuoi la pacca sulla spalla sentendoti dire che non c'è nulla di male se una mamma lavora, significa che nemmno tu credi in ciò che dici.
Ora, ciò che dico io adesso è un'altra cosa: PER FARE UN FIGLIO FELICE NON OCCORRE ESSERE RICCHI O AVERE 5000 EURO AL MESE DA SPENDERE.
Se vuoi fare carriera FALLA PER TE, non tirare in ballo i figli.
Grazie.
Ti ringrazio per la profonda introspezione psicologica. Io credo a quel che dico, per me il male è nella donna che rimane a casa per una vaga e tradizionale idea di sacrificio: basta co' 'ste stronzate, se una donna vuole lavorare e che lavorasse! (magari con il tono più deciso ti convinco del fatto che sono convinta, chi lo sa).
Comunque ora che questo maiuscolo come al solito mi ha intimorita mi ritiro nel mio egoistico sogno di far carriera e far crescere male i figli che un domani avrò, perché sono una donna egoista che vuole lavorare, anche senza la tua benedizione. Au revoir!
Comunque complimenti a te che ci sei riuscita, che ti devo di'?.
Io conosco persone sui trent'anni che non arrivano a fine mese e vorrebbero mettere al mondo dei figli e non possono. Peccato, scopro ora che sono una massa di scemi che vogliono riempire i figli di cose inutili, e che fanno capricci per niente, e che lo mettessero al mondo i figli se li vogliono!
Ma no, scusa, dico cappellate (suppongo che il termine si riferisca alla capocchia del pene) quindi sì, sì, hai ragione tu.
E, per concludere: stai glissando il punto.
Il problema sono i soldi o il tempo che i genitori passano con i figli?
Si può essere genitori di merda anche passando quasi tutto il giorno coi figli e genitori straordinari anche tornando a casa alle sette di sera. Tutto dipende da come si fa, non dal tempo passato a farlo. E per dire questo non c'è bisogno di essere genitori, basta essere figli.
Io non ho parlato di tempo. Per quanto mi riguarda è stata una scelta per il modo di vivere, ed il concetto delle 'cose'. Per farti un esempio per me non esiste che se a tavola un piatto 'non ti va ' te ne cucino un altro. Dai nonni o dalle zie è legge. Per me è diseducativo ed ho preferito educarla io. Nel frattempo ho pure lavorato eh. Mentre era a scuola o quando c'era il padre a casa.
Questo non significa che non sono un genitore di merda. Avrò pure io i miei difetti e avrò senz'altro sbagliato qualcosa. E di sicuro mia figlia sarebbe cresciuta piu serena e con meno pressing stando meno tempo con me.
Io parlavo proprio del fattore economico, infatti ti ho risposto solo su quello.
E ho voluto fare un distinguo tra il "Volersi realizzare" e "il bisogno di soldi per andare avanti" che sono due cose ben diverse ..
Dico io, se vuoi lavorare per fare carriera, ok. Ma non dire che lo fai così ai tuoi figli non mancherà nulla. Perché come 2° reddito, pure lavorando part time al mc donald a un figlio non mancherebbe nulla. Ma non credo che servire panini serva a sentirsi "realizzati". Magari indipendenti sì.
Io vedo le mamme dottoresse, avvocatesse e manager con gli occhi gonfi di stanchezza e i tic nervosi.
Le infermiere, le cameriere e le cassiere sono piu distese. Si fanno il loro turno e quando tornano a casa non devono pensare più a nulla.
Spero di essere stata più chiara
Allora, pardon, mi sono persa io perché il discorso da principio si basava sul tempo, da lì la mia risposta a Wolverine, "ora come ora un figlio che nasce in una casa in cui entrano due stipendi è fortunato".
Per il resto, come al solito, ognuno fa la scelta di vita che ritiene per sé più opportuna. Magari la donna dottoressa è felice con gli occhi gonfi di stanchezza, io non sono nessuno per dirlo.
Ti sei persa? Ma le cose sono strettamente collegate.
IO ho preso un tuo intervento e ho detto la mia sul fattore soldi.
Quanto al fattore tempo (+ soldi) sono assolutamente d'accordo con Wolverine. Concetto già espresso, mi sembrava inutile ribadirlo.
Cioè :lol: dicendo che "non ho parlato di tempo" significa che non ne ho parlato, non che lo ignoro :lol:
Se vi può consolare, ad entrambe, conosco eccezionali mamme e papà in carriera e in grado di tirare avanti una famiglia con molto poco. Basta non sentirsi soli. E non mi riferisco solo alle nonne e alle tate, ma agli amici, alle associazioni che supportano i genitori favorendo riciclo di abiti per i bimbi, prodotti ecologici che consentono di riutilizzare più volte pannolini e prodotti alimentari sani non necessariamente consigliati da medici che si riempiono la bocca di palle. D'altro canto, non credo che per crescere un bimbo in maniera sana sia necessario che madre e padre si creino il marsupio. Sono figlia di genitori in carriera, sono cresciuta bene e crescendo ho capito. Sono felice di non essere come tanti ambarabacciccicòcò incapaci di farsi la pasta al sugo o di non riuscire a parlare se non con mammà. Bisognerebbe avere un po di rispetto per tutti, il lusso è relativo: può essere tempo, può essere reddito, può essere avere affetti che ti aiutano.
@Sedna sono d'accordo su tutto.
Ma è pure la scelta delle parole che spiega i concetti espressi dalle persone, i loro punti di vista
Nel tuo intervento non hai parlato ad esempio di conciliare. Di mettere d'accordo genitori e figli.
Hai semplicemente detto che i figli di genitori in carriera non necessariamente soffrono dell'assenza dei genitori, che crescendo capiscono.
E che per crescere figli non c'è bisogno di spiantarsi economicamente.
Però leggere concetti di questo tipo:
"Non deve essere un problema solo femminile"
"I genitori in carriera riescono ad occuparsi dei figli"
"Oggi i figli con un solo genitore lavoratore campano male "
mi sa tanto di ...alibi. Per questo mi trovo d'accordo con l'intervento di Wolverine.
Conciliare non significa pagare baby sitter o nidi o lasciarli ai nonni
Conciliare significa fare un tipo di lavoro che ti permette di portarti i figli dietro.
Conciliare non significa lasciarli a qualcun altro.
L'ambizione personale non va giustificata con le esigenze economiche familiari. Non è giusto.
C'è da sottolineare che ci sono anche mamme che non lavorano, ma che lasciano comunque i figli ai nonni o li iscrivono all'asilo. E sinceramente IO non ci vedo niente di male, non credo che lasciare i figli ai nonni per un tot di tempo, per un motivo o per un altro, voglia dire non far bene il genitore.
E pochi lavori ti permettono di portarti il figlio dietro, aggiungerei.
Ci sono pure lavori per i quali per far carriera stai fuori una vita e a casa riporti poco e niente..
Non capisco quale parte della frase "L'ambizione personale non va giustificata con le esigenze economiche familiari" non sia chiara :x11:
Lavorare significa fare qualcosa per necessità.
Fare carriera significa crescere in termini professionali, e questo non ha nulla a che vedere con la necessità economica familiare.
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Ne esistono eccome. Il fatto è che non sono "importanti".
Non mi sembra che qui si stia parlando solo di lavori "importanti", bensì si sta parlando di donne che vogliono lavorare E avere una famiglia. Se poi è sottinteso non lo so, per me non lo è.
Sinceramente a me di lavori ne vengono pochi. Al liceo alcune insegnanti si sono portate dietro i figli, ma non è stato il massimo. A volte chi lavora in ufficio potrebbe, ma non credo sia il massimo anche lì. Un'amica di famiglia faceva le pulizie in casa, e si portava dietro la prima figlia, e lì magari è più semplice. Se già mi dici la parrucchiera la cosa non è possibile, idem la cassiera o l'estetista. E non puoi dedicargli tempo, inoltre, mentre si lavora, quindi per me è sempre meglio portarlo dai nonni, o mandarlo all'asilo.
Cioè per me o si lavora o si sta con i figli, non si può lavorare e allo stesso tempo badare al figlio, non faresti bene nè l'uno nè l'altro.
Sì Temperance. Fare carriera non significa né fare la cassiera, né fare le pulizie, né asciugare piatti e posate, né fare i vucumprà, né essere impiegati comunali.
Si parlava di donne che vogliono fare CARRIERA perché così ai figli non mancherà mai nulla,
dai pannolini agli omogeneizzati all'ipod :)
O meglio, io ho obiettato su questo concetto.
Il resto, come fare e riportare una lista dei lavori (LAVORI) che si possono fare portandosi i figli dietro, per me è relativamente importante.
Chi vuole fare così trova la sua via da solo ..
Ma guarda che tu credi che qui qualcuno la stia giustificando. Io le ho giustapposte, non sovrapposte.
E io parlavo di "lavorare" e basta, quello è un diritto di tutti. E se si lavora in due tanto meglio per tutta la famiglia, saremmo ipocriti a dire che i soldi ci fanno schifo. Questo vuol dire che sto giustificando ambizioni personali con la crisi? No. Sto dicendo che tutti hanno il diritto di lavorare, che l'agio economico è una cosa positiva, che il problema del tempo trascorso con i figli non si presenta. Ci sono genitori di merda che passano tutta la giornata con il figlio e genitori straordinari che tornano a casa a sera. Non capisco perché debba esserci una contrapposizione lavoro/figli. Devono essere due cose separate che nella vita di un uomo e di una donna possono stare insieme, convivere e coesistere.
Barilla lancia il più grande magazzino automatizzato al mondo.
Barilla rilancia sugli investimenti. E dopo i 40 milioni dello stabilimento per i sughi di Rubbiano, investe altri 15 milioni nel polo storico di Parma-Pedrignano per il più grande magazzino automatizzato del mondo.
Ieri in occasione del taglio del nastro, con la partecipazione del ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, nell'ambito dellevento "Barilla e la ricetta per il futuro: tecnologia e innovazione Made in Italy", il presidente Guido Barilla ha ribadito gli ambiziosi traguardi del colosso alimentare: «Raddoppiare il fatturato entro il 2020». Questo significa che per balzare da 3 a 6 miliardi si dovrà crescere di 300-400 milioni l'anno. Come? «Sia per linee interne che con acquisizioni» dichiara a «Il Sole 24 Ore» Barilla. Poi spiega: «Le acquisizioni le stiamo valutando. Dove? Per ora non posso confermare se in Nord o Sud America o in Asia».
Forse lo shopping potrebbe iniziare dal Brasile, dove le potenzialità sono enormi e la società ha stretto una partnership commerciale. Negli Stati Uniti il gruppo Barilla sta inoltre per inaugurare a New York il primo di una catena di ristoranti "Academia Barilla", il cui format è stato preparato con la società spezzina Costa Group.
Quanto al business «per la chiusura di questanno siamo fiduciosi ha detto Barilla Il mercato italiano arretra dell1% a volume ma cresciamo del 5% all'estero».
Tornando al magazzino automatizzato, questo ha una superficie di 40mila metri quadrati (come otto campi di calcio), ha una capacità di 80mila pallet, 120 autoveicoli caricati ogni giorno da 54 carrelli. «La tecnologia utilizzata ha detto Barilla è di quelle di frontiera».
Il nuovo magazzino di Pedrignano è adibito allo smistamento della merce prodotta nello stabilimento stesso (principalmente pasta di grano duro e alluovo) e della merce proveniente da altri stabilimenti (sughi, biscotti, prodotti da forno).
Il magazzino hi tech permetterà a Barilla di migliorare il servizio offerto alla grande distribuzione organizzata e di essere dunque più competitiva. «Pedrignano ha commentato Claudio Colzani - ad del gruppo emiliano - gestisce un quarto dei volumi globali di Barilla e quasi la metà di tutta la pasta e i sughi prodotti dall'azienda e venduti in tutto il mondo, dal Brasile al Giappone».
Fiore all'occhiello della struttura è la tecnologia Lgv di cui sono dotati i carrelli adibiti al trasporto e stoccaggio delle merci e il software di supervisione dell'impianto. Prodotti da Elettric80, azienda italiana di Reggio Emilia, i carrelli si muovono senza l'ausilio di fili o binari utilizzando un software sofisticato che identifica gli ordini, localizza in tempo reale la posizione dei pallet da stoccare o prelevare e interagisce con i carrelli attraverso una rete in radiofrequenza. La struttura consentirà inoltre di ridurre del 40% la bolletta elettrica e del 20% quella termica.
«I carrelli sottolinea Barilla si auto-sostituiscono la batteria: depositano quella scarica nell'area di ricarica e montano quella carica. Ciascuna batteria costa 500mila euro e dura 5 anni».
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Dateci dentro di più col boicotaggio che qui mica se ne sono accorti!
Come dire, condivisibile conclusione: non vale la pena di fare ostruzione commerciale a Barilla, uno dei pochi VERI imprenditori italiani...
Non per questo dobbiamo per contro accettare la sua arroganza e prenderci i suoi sputi in faccia se siamo omosessuali o qualsiasi altra cosa non di suo gradimento.
Io manco a farlo apposta ora ho la dispensa piena di cose Barilla XD
Controllate la pasta, soprattutto quella in offerta!! A me è capitato spesso che i pacchi della Barilla avessero i pappaci dentro :S
non fare propaganda negativa! mai trovato bestiacce dentro :lol:
Sarà che son stata sfigata, ma per un paio di pacchi infettati ho dovuto buttare una dispensa piena di pasta!! Infatti adesso ogni volta che compro la pasta apro il pacco e lo verso nei contenitori di plastica rigida in modo che controllo fin da subito e non se ne vanno in giro!