Sedicenne accoltellata e bruciata nel cosentino: il fidanzato confessa

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Originariamente inviata da Ioria

Balbo.. come puoi parlare di raptus se è tornato sul luogo del delitto e la ha bruciata da viva? la cosa che mi fa rabbia è che non potrà essere condannato all'ergastolo, in quanto minorenne e incensurato.

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Parlo di raptus riferendomi alla serie di coltellate. Mi sembra che sia poi tornato dopo due ore sul luogo del misfatto e dato fuoco alla ragazza. Non è improbabile che dopo le coltellate se ne sia andato convinto di averla finita e che poi sia tornato e le abbia dato fuoco con l'intento di cancellare dal cadavere (che forse cadavere non era) ogni traccia.

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Originariamente inviata da illusione

Io parlo di rimorso, ma come analisi del comportamento del ragazzo (vedi mio ultimo post), non come espediente per ridurgli la pena. Mi sembra chiaro. Inoltre il rimorso è umano, non cattolico. Che poi venga usato anche in alcune religioni è un'altra cosa, ma di certo non è stato inventato da loro. Ciò che è cattolico è il collegamento tra rimorso e perdono, che solo tu qui hai fatto, quindi mi farei due conti e imparerei a leggere con l'oggettività che tanto ti auspichi venga usata in altre occasioni, prima di sparare a zero sugli altri.

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Guarda che io non ti sto accusando di niente, faccio solo delle constatazioni, in generale poi, sarei ben lieto se riguardassero una singola persona.
Il rimorso è rimorso e il significato è univoco. Riguarda il rapporto con la propria coscienza, quindi è un rammarico che scaturisce a fronte di un senso di colpa che si avverte rendendosi conto di aver compiuto un'azione contraria al proprio codice morale.
A me pare che la parola rimorso con i concetti di bene e di male ci sia ben correlato.
Ho capito bene che tu non vuoi ridurgli la pena, però ti aspetti questo rimorso... mica ti sto dicendo una parolaccia, è un tipo di educazione comune.

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Originariamente inviata da Abel Balbo

Guarda che io non ti sto accusando di niente, faccio solo delle constatazioni, in generale poi, sarei ben lieto se riguardassero una singola persona.
Il rimorso è rimorso e il significato è univoco. Riguarda il rapporto con la propria coscienza, quindi è un rammarico che scaturisce a fronte di un senso di colpa che si avverte rendendosi conto di aver compiuto un'azione contraria al proprio codice morale.
A me pare che la parola rimorso con i concetti di bene e di male ci sia ben correlato.
Ho capito bene che tu non vuoi ridurgli la pena, però ti aspetti questo rimorso... mica ti sto dicendo una parolaccia, è un tipo di educazione comune.

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Si ma la morale non è mica solo cristiana, neh! Tant'è che si parla di rimorso in metà delle tragedie greche :roll:

Ah e comunque hai esplicitato in modo chiaro che pensi che per me la lacrima serva da deterrente, o questo l'ho scritto io?

"Hai parlato di rimorso.
Se analizzi ancora più a fondo il tuo precedente intervento, ti aspetti qualche lacrimuccia a fronte di tale rimorso.
E' filosofia cattolica bell'e buona.
Come dire che una lacrima, cartina al tornasole del rimorso, ci rende propensi alla comprensione; al contrario nessuna lacrima ci induce a classificare il reo come un mostro di insensibilità.
Auspico giudizi oggettivi che esulino da certi strampalati criteri retaggio di antiche indulgenze."

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Originariamente inviata da illusione

Si ma la morale non è mica solo cristiana, neh! Tant'è che si parla di rimorso in metà delle tragedie greche :roll:

Ah e comunque hai esplicitato in modo chiaro che pensi che per me la lacrima serva da deterrente, o questo l'ho scritto io?

"Hai parlato di rimorso.
Se analizzi ancora più a fondo il tuo precedente intervento, ti aspetti qualche lacrimuccia a fronte di tale rimorso.
E' filosofia cattolica bell'e buona.
Come dire che una lacrima, cartina al tornasole del rimorso, ci rende propensi alla comprensione; al contrario nessuna lacrima ci induce a classificare il reo come un mostro di insensibilità.
Auspico giudizi oggettivi che esulino da certi strampalati criteri retaggio di antiche indulgenze."

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E tu ti senti di affermare che la tua morale non sia da estrapolare dal retaggio di duemila anni di cattolicesimo, mentre invece saltandoli a piè pari tu l'abbia appresa dalle divinità greche del rimorso?

Continuo a non capire perché te la prendi tanto. Sto denunciando di quanto cattolicesimo la nostra sosietà sia intrisa, te e me compresi, nell'intento di scrollarcelo di dosso e tu ne fai un fatto personale.

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Originariamente inviata da Abel Balbo

E tu ti senti di affermare che la tua morale non sia da estrapolare dal retaggio di duemila anni di cattolicesimo, mentre invece saltandoli a piè pari tu l'abbia appresa dalle divinità greche del rimorso?

Continuo a non capire perché te la prendi tanto. Sto denunciando di quanto cattolicesimo la nostra sosietà sia intrisa, te e me compresi, nell'intento di scrollarcelo di dosso e tu ne fai un fatto personale.

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No, ripeto, tu stai affermando che la mia osservazione sulle lacrime sia strettamente collegata al perdono o alla comprensione dell'assassino. E questa è una cazzata, perdonami.
Comunque visto che stai tentando (poco abilmente) di ritrattare il discorso specifico per andare su una considerazione generale, lascio correre u.u

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Originariamente inviata da Ioria

ragazzi.. lei era VIVA quando lui è tornato con la tanica.
punto secondo.. il padre ha ammesso che la picchiava spesso. bene, caro genitore, è anche colpa tua, non hai difeso e protetto tua figlia.
terzo: lui non ha dimostrato pentimento. io uno cosi lo vorrei morto. il carcere serve a poco. specie se, essendo minore, non può essere giudicato con l'ergastolo ( qui però non so, qualcuno ferrato di codice penale magari mi correggerà..)

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hai perfettamente ragione, ma cosa poteva fare il genitore?
Giustamente dirai "denunciarlo ai carabinieri" (perchè questo è l'unico modo 'legale' per agire).
E i carabinieri? Andavano dal bimbo a dir cosa? "Stai lontano dalla bimba"?
Magari interpellavano la ragazzina e lei, visto che ne era innamorata (o succube), non lo avrebbe lasciato, e sarebbe morta li.
Così sarebbe partita un'altra denuncia, e via con la terza, la quarta e nulla sarebbe cambiato.
Mi dispiace non avere fiducia in coloro che dovrebbe proteggerci, ma purtroppo è così: non possono fare niente, o hanno le mani legate o non si 'interessano' abbastanza. Almeno fino a quando non scappa il morto..

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Originariamente inviata da magenta

hai perfettamente ragione, ma cosa poteva fare il genitore?
Giustamente dirai "denunciarlo ai carabinieri" (perchè questo è l'unico modo 'legale' per agire).
E i carabinieri? Andavano dal bimbo a dir cosa? "Stai lontano dalla bimba"?
Magari interpellavano la ragazzina e lei, visto che ne era innamorata (o succube), non lo avrebbe lasciato, e sarebbe morta li.
Così sarebbe partita un'altra denuncia, e via con la terza, la quarta e nulla sarebbe cambiato.
Mi dispiace non avere fiducia in coloro che dovrebbe proteggerci, ma purtroppo è così: non possono fare niente, o hanno le mani legate o non si 'interessano' abbastanza. Almeno fino a quando non scappa il morto..

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Sono cose inevitabili... di certo non si può incatenare una persona oppure obbligarla ad odiarne un'altra, purtroppo l'amore e il desiderio sessuale distorcono la realtà.

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Originariamente inviata da illusione

No, ripeto, tu stai affermando che la mia osservazione sulle lacrime sia strettamente collegata al perdono o alla comprensione dell'assassino. E questa è una cazzata, perdonami.
Comunque visto che stai tentando (poco abilmente) di ritrattare il discorso specifico per andare su una considerazione generale, lascio correre u.u

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Ma no, non lasciare correre, spiegami una volte per tutte allora che cosa intendevi di diverso riferendoti alle mancate lacrime.
Il discorso specifico non lo ritratto, semmai lo uso come modello.

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Originariamente inviata da magenta

hai perfettamente ragione, ma cosa poteva fare il genitore?
Giustamente dirai "denunciarlo ai carabinieri" (perchè questo è l'unico modo 'legale' per agire).
E i carabinieri? Andavano dal bimbo a dir cosa? "Stai lontano dalla bimba"?
Magari interpellavano la ragazzina e lei, visto che ne era innamorata (o succube), non lo avrebbe lasciato, e sarebbe morta li.
Così sarebbe partita un'altra denuncia, e via con la terza, la quarta e nulla sarebbe cambiato.
Mi dispiace non avere fiducia in coloro che dovrebbe proteggerci, ma purtroppo è così: non possono fare niente, o hanno le mani legate o non si 'interessano' abbastanza. Almeno fino a quando non scappa il morto..

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quindi in tutti i casi sarebbe morta! :lol:

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Originariamente inviata da Abel Balbo

Ma no, non lasciare correre, spiegami una volte per tutte allora che cosa intendevi di diverso riferendoti alle mancate lacrime.

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Originariamente inviata da illusione

Il "fatto della lacrima", ripeto, sta a significare che quella testa di cazzo non si è reso conto di quel che ha fatto, oppure, ben peggio, è ancora convinto di aver fatto la cosa giusta.

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Originariamente inviata da magenta

hai perfettamente ragione, ma cosa poteva fare il genitore?
Giustamente dirai "denunciarlo ai carabinieri" (perchè questo è l'unico modo 'legale' per agire).
E i carabinieri? Andavano dal bimbo a dir cosa? "Stai lontano dalla bimba"?
Magari interpellavano la ragazzina e lei, visto che ne era innamorata (o succube), non lo avrebbe lasciato, e sarebbe morta li.
Così sarebbe partita un'altra denuncia, e via con la terza, la quarta e nulla sarebbe cambiato.
Mi dispiace non avere fiducia in coloro che dovrebbe proteggerci, ma purtroppo è così: non possono fare niente, o hanno le mani legate o non si 'interessano' abbastanza. Almeno fino a quando non scappa il morto..

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tenendo presente che si tratta di una 16 enne, io da padre posso benissimo non lasciarti uscire di casa, o controllarti di più.
non mi sembra cosi fuori dal mondo, eh.
secondo luogo.. se lui persiste nelle violenze, io lo affronto in prima persona. come genitore è mio diritto.
essere innamorati non può e non deve scusare le cazzate che si fanno. e io credo che il gioco di sentirsi gia UOMINI o DONNE vissute a sedici anni porti a non ascoltare chi ci ha cresciuto e ha avuto 10 volte la nostra esperienza di vita.

mi piacerebbe che un giorno la mentalità della nostra società evolvesse verso qualcosa di più giusto e profondamente diverso rispetto alla situazione attuale...

vorrei che il prima possibile una persona ( nello specifico una ragazza ) possa tranquillamente fare quello che più le aggrada senza dover essere sempre in balia di qualcun altro...che sia nel bene, affidandosi ad una persona che la protegge, o nel male, avendo sempre paura di subire brutalità da qualcuno....

e sebbene non sia molto bello da dire, prima le donne inizieranno a " vendicarsi " dei loro persecutori, senza perdonarli o altro, meglio sarà per loro....e per gli uomini stessi.