Ma anche l'albero di natale è religioso, solo che nessuno sa da che religione provenga.
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Ma anche l'albero di natale è religioso, solo che nessuno sa da che religione provenga.
forse non ci siamo capiti. Io sostengo piu o meno le stesse cose, quello che non capisco perchè ci deve essere una direttrice che decida priori, su una cosa come tu stessa definisci una cazzata, cio che è giusto o sbagliato. Tanto vale che non avesse alzato questo polverone sul politicamente corretto a danno di una festa sentita piu dai bambini che dagli adulti che ci fanno sopra una speculazione. Allora, visto che questa direttrice e preoccupata per il sentimento religioso dei bambini al posto di dare battaglia su questo perchè non la da ad esempio sulla rimozione crocifisso in classe? Paura forse o esibizionismo perchè spesso sui giornali si legge di queste storie piu ci si avvicina a natale
La scuola è un'istituzione laica (o quanto meno, dovrebbe esserlo) e quindi sì, sono d'accordo sul fatto che in teoria non andrebbe fatto un albero di Natale o un presepe.
Quello che mi lascia perplessa è il concetto di offesa. Perché dovrebbe offendere? Oggi per strada sono passata accanto a un musulmano che silenziosamente si era messo per terra, rivolto verso La Mecca, e pregava. Non mi ha offesa, mi ha lasciata indifferente. Mi si può dire che sia inadeguato in un'istituto statale, ma non offensivo, dai.
no invece e la religione che se ne approriata trasformando in qualcosa che in origine non esisteva: era solo un modo celebrare la vita. L'immagine dell'albero come simbolo della vita ha origini molto antiche collegata alla dimensione edonistica dell'uomo .
Chi ne accetta il suo valore religioso significa che ne accetta la sua mistificazione: per me è solo un simbolo di valore laico dove da bambino associavo all'arrivo di babbo natale che mi portava i regali
una delle possibili origini dell'albero di natale
La derivazione dell'uso moderno da queste tradizioni, tuttavia, non è stata provata con certezza anche se sembra che sia nata a Tallinn, in Estonia nel 1441, quando fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, Raekoja Plats, attorno al quale giovani scapoli, uomini e donne, ballavano insieme alla ricerca dell'anima gemella.
Io pur non essendo credente ho fatto a scuola statuine per presepi, foto con alberi e robe varie, niente di tragico. Hanno deciso di togliere il presepe e i simboli religiosi, anche questo non mi pare niente di tragico. Quindi boh, come al solito polemica per nulla. In realtà mi sembra anche una buona iniziativa, si festeggia ma in maniera laica, come si dovrebbe fare in un istituto laico.
Cmq vorrei far notare che a proporre queste cose come il natale laico o togliere il crocifisso sono sempre persone "autoctone" laiche/non credenti, ma si da la colpa agli stranieri..eppure io non ho mai sentito di genitori mussulmani o buddhisti che pretendono simili cose, la maggioranza se ne frega bellamente
è vero gli stranieri su queste cose sono meno integralisti
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Una direttrice che decide le sensibilità religiose altrui è una cosa democratica? Cosi si garantisce il laicismo? Io sono per la libertà di scelta , un po come al supermercato dove si vende di tutto. Per assurdo, sempre usando questa similitudine, non si dovrebbe vendere carne di maiale, animali morti perchè cosi si urta la sensibilità altrui vuoi i mussulmani o i vagani ecc... Continuiamo,con il ragionamento e diciamo che, io direttore del supermercato decido che a pasqua di non voler vendere colombe perchè è un simbolo religioso perchè voglio salvaguardare le sensibilità altrui : offedono. Nel mio super, pero, non ho bandito la carne di maiale che offende i mussulmani e gli animali morti perchè devo pur guadagnare vendendo cibo . Non sarebbe piu onesto lasciare tutto come è e lasciare che il consumatore faccia le sue scelte in base alla sua sensibilità? Per cui se sono vega compro verdura e se sono mussulmano compro pollo io che non sono ne uno e ne l'altro posso comprare il resto: ogniuno sceglie il suo stile di vita non una persona che decida per me.
Poi si parla tanto di confronto culturale ma nascondere o rimuovere è fascismo o vera crescita sociale? E' inutile le tradizioni italiane sono per la maggior parte sono basate sulla religione; che facciamo in nome del laicismo rinneghiamo tutte le nostre radici storiche e culturali ? (In particolare il presepe, derivato da rappresentazioni medievali che la tradizione fa risalire a san Francesco d'Assisi, è una ricostruzione figurativa della natività di Gesù ed è una tradizione particolarmente radicata in Italia. ) le aboliamo? Non sarebbe piu giusto farle conoscere anche a chi viene da altri paesi? Decisione proprio stupida,vietare il presepe, a mio avviso. I bambini vivono il natale in maniera ben diversa; per loro Gesù, l'asinello, Maria ecc. sono modi di comprendere il mondo. I bambini fanno mille domande su tutto, ( esempio cosa è il paradismo , dove si quando si muore ad esempio ove sta la nonna che non c'e piu ecc...) e le risposte che diamo sono semplicistiche o gli spieghiamo teorie complesse parlando di evoluzionismo, del big bang? Dov'è la nonna che non ha mai conosciuto? E' diventata pasto per i vermi? Certo che non possiamo rispondere così! E allora
perché non fornire uno (tra i tanti) strumenti culturale? Perché togliere e non, piuttosto, aggiungere? Perché rinunciare a parlare? Ben vengano le religioni e le altre culture, semmai!
Poi ovviamente i bimbi cresceranno e forse cambieranno modo di spiegare il mondo, se vorranno; rigetteranno la spiegazione finalista, non andranno in Chiesa, né vorranno più saperne. Altrimenti no, continueranno a parlare di Gesù, dell'asinello, di Maria... problemi loro! ma i riferimenti religioni sono riferimenti culturali e metterli sotto il tappeto significa essere ignoranti e
violenti. Qui - purtroppo - si ragiona con la testa degli adulti anche se abbiamo a che fare con dei bimbi. Ci sono ragazzini stranieri? Certo, e allora? E allora, visto che ci siamo, annulliamo ogni forma della nostra cultura perché non si sa mai qualcuno possa offendersi? Ma che maniera è mai questa di ragionare?
Di tutto il discorso di Elaine, non so perché, m'è venuto spontaneo quotare questa parte qua...
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Io ci appendo anche i pupazzetti di Padre Pio e Papa Wojtyla (con un cappio legato al ramo più alto...)! :)
:lol:
Con l'albero ci puoi fare quello che vuoi, ma credo che con la nascita di Gesù abbia poco a che fare a meno che in quei paesi lì nascano spontaneamente degli abeti proprio durante il 25 Dicembre! Oh miracolo!
Apparte l'articolo che è davvero ''terroristico'', mi spiace leggere quelle frasi ''aaah noi nel loro Paese non potremo fare così'' e blabla.
1. Se nei paesi degli altri si è un po' indietro con le idee, non vuol dire che allora dobbiamo mantenerci con la loro stessa mentalità
2. L'istruzione, come già sottolineato, non dovrebbe essere di nessuna parte religiosa, quindi che non si faccia il presepe in un luogo pubblico frequentato anche magari da ITALIANI non credenti, non è niente di così scandaloso.
Ciò nonostante credo che forse la preside abbia fatto qualche mossa sbagliata... probabilmente se non si fosse detto '' da oggi basta presepi,comete e buoi'', nessuno se ne sarebbe accorto e il caso non sarebbe scoppiato. Avrebbe dovuto semplicemente far addobbare lo stesso la scuola, senza magari simboli cristiani. Magari mettici un babbo natale e qualche alberello e nessuno si accorgerà del presepe e del gesù bambin!! Un po' di fantasia!!
Sembra proprio fatto a pennello per avere un po' di notorietà spicciola....
Sia chiaro che io sono contro ogni manifestazione di credo religiosi in luoghi che dovrebbero essere laici.
Io ho fatto l'asilo e l'elementari dalle suore, e a Natale non si è mai fatto il Presepe, tanto per dire. Per non parlare alle medie o al liceo, se ho visto un albero di Natale nell'istituto in 8 anni è tanto. Andavo a casa e mi guardavo l'albero e il Presepe. Cioè non è che hanno soppresso il Natale, eh, semplicemente hanno evitato di allestire un qualcosa a cui non tutti sono favorevoli.
Addirittura licenziare la preside perchè non ha permesso di mettere gli addobbi, come se avesse proibito di andare in bagno o starnutire. Ma per favore.
Caorso, guerra per il presepio: la preside non lo vuole, il sindaco ne porta quattro Il 20% dei bambini sono stranieri. La circolare: «Trovare simboli non religiosi per caratterizzare le feste»Polemica in una scuola
CREMONA - Natale nuovamente senza pace lungo il Po. Nel 2009, la decisione della scuola elementare Manzoni, nel centro storico di Cremona, di sostituire la nascita di Gesù con la «Festa delle luci» era stata sommersa dalle critiche (e da una nevicata record che aveva impedito lo svolgersi della manifestazione). Ora le polemiche attraversano il vecchio ponte in ferro che unisce la provincia di Cremona a quella di Piacenza e fanno tappa alle materne di Caorso, dove la preside ha vietato di esporre il presepio.
L'istituto guidato da Manuela Bruschini, arrivata a settembre, è composto da 6 scuole di vario grado, dalle materne alle medie, divise nei Comuni di Caorso, Monticelli d'Ongina e San Nazzaro. La questione riguarda solo i 120 bambini (il 20 per cento stranieri) di Caorso. «Ho formulato un indirizzo ai docenti - spiega la preside nel lungo comunicato diffuso ieri - invitandoli a non connotare in un senso religioso univoco le feste e le attività organizzate in orario curriculare». E questo «a tutela di tutte le sensibilità, religiose e a-religiose, che hanno pari diritto di cittadinanza nella scuola pubblica. Credo nell'opportunità di trovare simboli non religiosi per caratterizzare le feste». La preside ricorda che solo un componente del collegio docenti ha espresso il suo dissenso.
Se i maestri sono d'accordo, le mamme insorgono. «Per un mese all'asilo - protesta una di loro - è stato celebrato Halloween e ora che arriva il Natale si vuole vietare il presepe? Nessuna famiglia di bambini stranieri si è mai lamentata. Rispettare le diversità non significa negare le differenze ma imparare a farle convivere». Dall'assemblea dell'Associazione dei genitori di Caorso, riunitasi martedì sera, è uscita una posizione netta: «Vogliamo - sottolinea la presidente, Pamela Negri - che il presepe venga esposto e che durante la recita ci siano anche canti tipici natalizi».
Di presepi il sindaco, Fabio Callori (Pdl), ne ha comprati di tasca sua quattro («Belli grandi: capanna, Gesù Bambino, Giuseppe e Maria, il bue e l'asinello») e li ha portati giovedì mattina a scuola «per regalarne uno a ognuna delle quattro sezioni. «I miei figli - dice - hanno frequentato l'asilo del paese e prima d'ora non c'erano mai stati problemi». La preside annuncia che, a dicembre, chiederà «di nuovo ai docenti di esprimersi liberamente sulla materia oggetto delle polemiche». Dove «la materia» è il presepe non gradito.
Caorso, guerra per il presepio: la preside non lo vuole, il sindaco ne porta quattro - Milano
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la guerra ipocrita, di chi decide per gli altri continua ancora .....:x
da un commento di un lettore allo stesso articolo al corriere della sera
Forse si potrebbe fare una cosa molto semplice: visto che la festività del
Natale ha simbolismi religiosi per definizione, se la preside è tanto demagoga
da sentirsi in dovere in dovere di danneggiare i bambini per la sua
inadeguatezza pedagogica allora andiamo fino in fondo, che quella scuola sia
costretta a non festeggiarlo costringendo preside e professori in classe per il
solito mese che invece fanno a casa, costretti altresì a spiegare il perchè ai
bambini della loro presenza in aula mentre il resto dei loro coetanei si godono
le feste. Ovviamente i professori devono essere pagati normalmente dato che per
loro non è festivo! Sarebbe la scelta più coerente, altro che inventarsi
simbolismi neopagani... Natale non è Halloween quindi se non lo si vuol
festeggiare che si lavori! Vogliamo vedere che parecchi dei professori che non
hanno dissentito sull'iniziativa della preside cambierebbero subito idea? Che
tristezza queste persone che portano avanti le loro cieche guerre sulla pelle
dei bimbi!
Che palle, la gente che fa storie per 'ste cazzate quando dovrebbe incazzarsi per altro.
Approvo la decisione della dirigente scolastica. Anche se avrei colto l'opportunità per inserire un nuovo modo di festeggiare il Natale a scuola (unito ai valori che ha tenuto a sottolineare) non togliendo almeno i festoni e l'albero di Natale. Non penso che quello offenderebbe qualcuno..infondo è preludio di periodo di vacanza per tutti.
Anche il sindaco però direi che è scemo forte, e la gente ha troppo tempo da perdere dietro queste cazzate
Te lo dico io che cosa significa danneggiare un bambino.
Significa non preoccuparsi delle se abitudini in famiglia e decidere di portare tutti in Chiesa per il precetto pasquale invece di fare matematica.
Significa portare bambini che in famiglia non vivono la religiosità, in Chiesa.
Mia figlia, non facendo il catechismo, si è trovata in Chiesa e non sapere ( insieme a qualche altro bambino evidentemente figlio di persone atee o altre religioni) cosa fosse l'acquasantiera e come si fa il segno della croce. Mi è tornata a casa chiedendomi PERCHE'.
Perché? Perché noi in Chiesa non ci andiamo e non è mio compito spiegarle cos'è l'acquasantiera, a cosa serve e quando come e perché bisogna fare il segno della croce. Questo significa danneggiare un bambino, NON decidere di non imparare a memoria la canzoncina sul tanto buon gesù che ci rende tutti piu buoni e comprensivi.
Al precetto pasquale ci si va con le famiglie.
A messa ci si va la domenica con le famiglie.
A scuola si insegnano italiano e matematica.
Entro i primi di Settembre di ogni anno il Ministero dell'Istruzione decide quanti giorni scolastici si debbano fare e in che date devono cadere le feste.
Se da settembre a giugno si fanno 240 giorni di scuola, e si termina il 20 Giugno,
eliminando le feste Natalizie (o le VACANZE INVERNALI) la scuola terminerebbe il 1° Giugno.
Eliminando anche quella del 1° Novembre e le feste Pasquali (o VACANZE PRIMAVERILI) la scuola finirebbe intorno al 26 Maggio.
Semplicemente, spezzano i tempi.
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Magari non c'è e nessuno ci ha fatto caso.
Esattamente come succede in classe di mia figlia da qualche anno. Non c'è MAI stato e nessuno lo ha mai reclamato.
Scommetto che se qualcuno ne chiede la rimozione dall'atrio, tutti i genitori ne vorranno uno su ogni banco...
Esatto, qua hai detto tutto..
No wolv.. non puoi ragionare come un troglodita, cazzo.. non sei scemo, non farlo apposta dai. Se da loro c'è una situazione retrograda e che non concepisce altre religioni, in Italia non è così. Qua si accetta il prossimo, e comunque ESSENDO UNO STATO LAICO, il crocefisso, il presepe, la madonnina e il prete dovrebbero levarsi dai coglioni. Io sono italiano e non li voglio, non c'entrano gli stranieri.
Nessuno. In una istituzione laica il crocefisso NON ci deve stare. Se entri in una palestra di Judo ti offendi che non giocano a briscola? dai cazzo.. ogni simbolo sta dove deve stare, cioè non a scuola.
Esatto..
Veramente non è possibile sentire certe frasi al giorno d'oggi
1. "se fosse successo da loro.. bla bla.. incredibile .. puzzoni.." eddai cristo.. da loro c'è un'altra situazione. In Italia non è così. punto.
2. i simboli religiosi non offendono. Vero, ma possono creare delle situazioni sconvenienti.. Mettiamo che un bambino di 6 anni vede il crocefisso (bambino ATEO, non battezzato, con genitori atei) e chiede alla maestra (uber cattolica) cos'è.. questa gli racconta delle cose che il bimbo riterrà vere.. e poi? I genitori cosa devono fare?
I genitori non hanno sempre un'influenza più alta se messi in scala.. ci sono le figure dei "maestri" (non inteso maestro delle elementari, ma maestro di vita) e ci sono le opinioni dei "pari" (altri bambini) che è provato abbiamo più valore di quelle dei genitori..
Io direi che bisogna evitare certe situazioni, se possibile.. ed è possibile! Siamo laici, comportiamoci da tali almeno nelle scuole
Non ho voglia di starmi a leggere sei pagine di topic. Per come la vedo io il termine "laico" è fin troppo abusato. L'essere laico non preclude la possibilità di avere un indirizzo religioso ma soltanto di non essere parte attiva all'interno della Chiesa. Crocifissi e madonnine non piacciono nemmeno a me ma che piaccia o meno (per me "meno") l'Europa è di matrice cristiana da sedici secoli. Siamo più o meno tutti infarciti di cristianesimo, indipendentemente che ci si creda o meno. Tocca accettarlo, cancellando un presepe da scuola non si cancellano di certo sedici secoli di storia che ci hanno formato, nel bene o nel male che sia.
Di questo passo finiremo a vietare pure lo studio della Divina Commedia, per non offendere i bambini musulmani.
e chi lo dice questo? Se lo dice Abel Baldo, bhe allora esprime un pregiudizio e sicuramente, se è vero, è il pensare di certo di un gruppo minoritario che vede la cosa come una lotta di civilità e religione. La normalità delle persone credono nelle proprie tradizioni ci si identificano e vivere la loro identità che sia religiosa o no dovrebbero sentirsi per forza razzisti? Il problema pero esiste: chi sono questi italiani che strumentalizzano i simboli religiosi? di certo si tratta di gente che fa calcoli politici, che non non hanno versamente a cuore la causa religiosa perchè fare il difensore porta voti, sicuramente appartengo alla destra o sono leghisti ( tanto che glie frega sono celtici, anzi ragionano come gli atei, anzi usano gli stessi ragionamenti, nel senso che lo stato centrale è il male come il vaticano e la sua liturgia centralista ecome i simboli religiosi, devono scomparire perchè ne feriscono la loro sensibilità ( la bandiera, l'inno ecc...) li opprimono ) .
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Allora io da Italiano come non voglio ( il crocifisso , il presepe e il prete ) non voglio ( ne il velo visto che per molti mussulmani è un simbolo religioso, gli iman che anche loro fuori dai coglioni non promuovono in nome del corano la parità tra uomo e donna ) uno stato laico deve essere coerente anche in questo senso .
Cosa c'entra? La divina commedia è un'opera letteraria, non viene studiata certo come indottrinamento al cristianesimo.. Chi l'ha mai studiata dal punto di vista religioso!! Dai cazzo, non mischiamo le cose.
L'europa è di matrice cristiana? avrei da ridire.. prima dei cristiani c'erano altre culture, quindi? Non conta solo la storia, conta anche l' OGGI, e oggi siamo laici..
Adoro parlare con chi non ragiona minimamente.
Il velo è paragonabile al crocefisso al COLLO, non a quello appeso in classe! Capisci la differenza o vuoi un disegnino?
NESSUNO sta chiedendo di non avere simboli ADDOSSO, ma di non tenerli esposti!
Cristo mi sembra di parlare con dei muri. Lo STATO è laico, non le persone, quindi LE ISTITUZIONI STATALI SONO LAICHE. Una persona col velo cosa cazzo c'entra? dev'essere laica? O_O
Un simbolo religioso e sempre un simbolo religioso esposto o no. In Francia ad esempio nell scuole pubbliche non si possono esprorre nell scuole sia il crocifisso che le alunne non possono essere velate perchè tutti due ,per stato laico, senza distinzione sono considerati simboli religiosi. Forse ai francesi ( che non ragionano minimamente) dovrai fargli molti disegnini per farglierlo capire come differenza visto che è legge, ecco quando parlo di istituzioni prefettamente laiche. Se all'estero accade perchè non desideralo anche per l'italia?
Si vede che con la storia non ci siamo altro esempio In Russia ci sono stati 75 anni di Ateismo di stato le chiese venivano abbattute e chi professava la propria religione andava in prigione nessuno poteva sfoggiare simboli religiosi e ora che lo stato è lo stesso, sotto questo profilo, dopo il 1992 .( Lo Stato ateo si oppone in modo uguale a tutte le religioni.). Anche i russi che non professano alcun tipo di fede sono strettamente correlati alla chiesa Ortodossa russia per diverse ragioni che vanno al di fuori della stessa fede e si spiegano nel sociale e nel culturale. Con Putin,oggi, è diventata pure una specie di religione di stato basta leggere la motivazione della sentenza di condanna delle Pussy Riot (La giudice Marina Syrova, incaricata della laboriosa lettura del lunghissimo dispositivo, ha dichiarato le tre donne colpevoli dei reati contenuti nei capi d'accusa formulati con condanna delle ree a due anni di reclusione,in misura pari al minimo edittale. Il magistrato ha negato ogni connotazione politica alla sentenza, affermando che i motivi che stanno alla base del verdetto risiedono interamente nell'offesa ai danni della confessione religiosa ortodossa, perpetrata dalle tre donne in maniera consapevole e premeditata.). Non mi sembra che gli Atei si siano mossi internazionalemnte per condannare questa strumentalizzazione. Quali oggi laico stiamo parlando? Di uno stato che sua tradizione era Ateo che in una sentenza usa i simboli religiosi modo strumentalmente di che cazzo di oggi stiamo parlando?
Questo dimostra che la matrice cristiana non puo essere soppressa in uno stato laico visto che 75 anni di ateismo di stato non è risucito a cambiare ideologicamente la maggioranza dei suoi cittadini,che rimangono religiosi anzi di piu, oggi, da supremazia ai valori religiosi. ( questo e il piu chiaro esempio di come le radici cristiane siano un elemento imprescendibile dell'Europa)
Anche il sacrestano e il diacono sono laici, eppure... Davvero, mi sa che occorre ripassare il significato di questo termine.
Nemmeno fare un presepe in classe è indottrinamento. Indottrinamento sarebbe fare un'ora di catechismo e a quello si sarei contrario.
Quando ho partato di matrice cristiana ho specificato quel "sedici secoli", dai tempi di Costantino. So bene che prima si seguivano ben altri culti, a seconda della zona d'Europa in cui ci si trovava e tutt'oggi resta non poco di tutto quello a livello di formazione, come restano secoli di cristianesimo. Tocca ammetterlo e accettarlo, anche a me che nomino spesso il Cristo e sua madre, e non per preghiera. Oggi si potrà pure rifiutare ogni forma di formazione religiosa ma non la si cancella di certo.
Non sono un sostenitore del crocifisso in classe, preferirei vedere qualche altro simbolo più "identitario" e che generi meno critiche, ma nel Natale non vedo che ci sia di tanto terribile. Spiegare a un bambino islamico che Gesù è nato in una grotta col bue e con l'asinello non mi sembra indottrinarlo, soltanto spiegargli (anche in modo giocoso) alcuni aspetti di una religione che non conosce. Se non si finisce nell'indottrinamento per lui è comunque interessante apprendere anche questi aspetti, è bagaglio culturale in più, come è interessante per noi conoscere la storia di Maometto, anzichè gridare a questo fantomatico "pericolo islamico e bla bla bla".
Ricorco che con me ale elementari c'era una ragazza figlia di testimoni di Geova e ovviamente alle feste di Natale, Pasqua e compleanni i genitori non la facevano partecipare. Il suo essere esclusa da quelli che per il resto della classe erano momenti di condivisione le faceva una tristezza infinita. A me no perchè mi stava sul cazzo.
Bruciamo 'ste scole indottrinate!!!
A me "l'omino ubriaco" mha rovinato la vita... è colpa sua che sono così,.. vedendolo nel presepio con i re magi e i pastori credo mi abbia fatto imamginare che l'alcoolizzato è ben voluto da dio... oltretutto il vino a messa me l'ha confermato... quasi quasi faccio causa alla chiesa per i miei problemi con l'alcool!