L'hai sperimentato di persona o te l'ha detto qualcuno del ramo tipo addestratore, etologo o veterinario? :D
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Il problema è avere il secchio :-\
Che cavolata! I cani sono pur sempre animali e non si può mai essere sicuri della loro reazione in certe situazioni. Inoltre, avendo ucciso il cane si è solo sviato un problema. Non credi fosse stato meglio capire il motivo della sua reazione per poi mandarlo in un centro riabilitazione? @**AnTy**
Il problema:
1) i centri di riabilitazione si pagano e anche caro.. chi lo paga? Il padrone? Sicuro che il padrone voglia tenere il cane dopo quello che è successo? (la maggior parte dei padroni in questo caso non vuole piu il cane)
2)riabilitarlo per poi? metterlo in canile... perchè chi adotta quel cane? Gia non sia dottano quelli che non fanno niente figuriamoci un cane che ha sfigurato una bambina...
Io sarò anche animalista convinto ma a volte credete un pò alle favole....
come in tutte le cose credo che le 'colpe' siano molteplici....diciamo che la fatalità ha giocato in sfavore a tutti.
1.il padrone del cane poteva evitare di lasciarlo in giro senza controllo...
2.io curo bambini e vi assicuro che spesso non sanno rapportarsi agli animali...magari sta bimba gli ha tirato il pelo o il famoso orecchio che gli faceva male...soprattutto sotto ad una certa età non controllano la forza....(non avete idea dei capelli che ti strappano e delle legnate che ti tirano senza fare apposta).
3. i genitori di sta bimba che stavano facendo?sempre guardare dove mette le mani tuo figlio!!!!
Ma io sono l'unica che pensa che la colpa sia anche della madre? Cioè, vedi tua figlia accarezzare un cane di quella stazza e non tuo e lasci fare?..Poi la colpa è ovviamente anche del padrone, ma credo che in questa storia i colpevoli siano solo due, madre e padrone con un bel 50% di colpa per ciascuno.
Entrambe.
Me l'ha detto prima una etologa che lavora con cani... diciamo... difficili (cani recuperati dai combattimenti clandestini) e poi l'ho visto mettere in pratica da un tizio con il suo molosso (roba da 80 kg di muscoli).
Certo, il secchio è un problema in effetti...
Anche io ho visto un rottweiler in campo di addestramento andare in presa su un golden e non c'erano cazzi di staccarli.. pugni in testa con le nocche dati da un uomo di 100 kg e zero non mollava, poi con una canna dell'ancqua hanno iniziato a schizzarlo forte vicino la bocca e ha mollato... che scene comunque, non belle a cui assistere!
.. io ho un cane bello massiccio e per fortuna che non ho mai dovuto affrontare scene del genere! Comunque tra cani si svolge tutto così velocemente che è difficilissimo intervenire prima che uno dei due vada in presa e sottometta l'altro!
Confermo alla grande. Le mazzate non funzionano per staccarli.
Io ho visto una scena simile, con un pitbull su un meticcio. Il padrone del meticcio ha iniziato a prendere a pugni in testa il pitbull sino a rompersi la mano (tra l'altro è un pianista...) e il pitbull non ha fatto una piega.
strano pensavo che l'energia del padrone condizionasse l'animale cioè se tu sei agitato il cane lo percepisce e sua volta diventa agressivo ecc..mi spiegava un allevatore e un addestatore che nei suoi corsi ripete questo concetto ai padroni, non dico che l'animale devi trattarlo come un bambino perchè come ho gia detto in altra occasione puo portare al maltrattamento ma trattarlo da cane come in natura dove c'e una certa gerarchia dove tu sei il capobranco e lui il gregario .Il cane a differenza di noi umani da quello che ho sentito dire lui vive il qui ed ora e quando maltrattato tende a dimenticare il passato sotto questo aspetto a dei tempi di recupero davvero soprendenti rispetto a noi.
usher pensare che il cane viva in modo capobranco-gregario è sbagliato.
Il cane, come siamo abituati noi a vederlo, non esiste in natura come appartenente ad un branco. Quelli sono i lupi o i cani randagi che perdono il legame con l'uomo.
Io ho una "mia" idea derivata dalla frequentazione di persone che studiano il comportamento dei cani da sempre e continuano a farlo :) Non ho la minima pretesa di dire di avere ragione, è semplicemente il pattern nel quale mi riconosco di più.
Come dicevo in un commento precedente, per me il top è il condizionamento positivo (in linea di principio, sia chiaro, non è che non bisogna mai dire un bel NO deciso).
Sì, con il mio amico ho adottato e sto adottando questo schema educativo.
Risultati? Per me ottimi, nel senso che il cane fa quello che "vuole" e che si diverte a fare e non fa una cosa non consentita (esempio stupido, salire sul divano) perchè verrebbe punito ma perchè, al contrario, se non la fa viene premiato.
Fondamentalmente sì, ogni azione positiva (autonoma da parte del cane o indotta) deve essere premiata alla grande.
Quando il cane fa qualcosa che non va bene, si tende a farlo smettere (anche distraendolo) e appena smette, si va di premio.
Vale con qualsiasi razza, ovviamente prima si inizia e meglio è così si "abitua" il cane a quel tipo di atteggiamento (un cane che ha preso bastonate per 10 anni, avrà tutto un altro approccio anche se, attenzione, si può lavorare anche in quel caso anche se con obiettivi molto diversi).
A mio modesto parere il rafforzo positivo è ancora piu importante nei casi di cani "forti e dominanti"... PEr dire io avevo due cani, un meticcio sottomesso e un molosso molto dominante... con il meticcio per "educarlo a non fare qualcosa" mi bastava uno sguardo cattivo o un richiamo forte, se lo facevo con l'altro invece andavo in sfida... rischiando di andare poi ins contro... con quello piu dominante il rafforzo positivo è stato fondamentale per evitare tra di noi "una rivalità"...
diciamo che ovviamente detta così è molto semplificata.. non è che uno lo sgridavo e uno lo premiavo sistematicamente... diciamo che so che con i due potevo avere due approcci diversi..
Gelosia no, anche perchè quello sottomesso era pure furbo e otteneva piu dell'altro.. ma aveva un carattere molto piu malleabile e gestibile che non mi ha dato da fare, con quello grosso invece mi son dovuto applicare perchè non ne uscisse un cane ingestibile!
Tra loro due comunque comandava il grosso... non solo bastava un mio sguardo a calmare "il piccolo" ma bastava pure uno sguardo dell'altro... se il piccolo mangiava nella ciotola bastava che l'altro lo guardasse e questo smetteva e si allontavava dalla ciotola.. insomma tra di loro c'era una gerarchia e questo ha fatto in modo che convivessero anni senza problemi (due maschi)... se anche il piccolo fosse stato dominante sarebbero state baruffe continue!
Per quello piccolo era normale e giusto che io posassio prima la ciotola al grande a terra, e non ne diventava assolutamente geloso... diverso sarebbe stato se mi fossi messo a fare il contrario, allora sicuramente il grosso si sarebbe fatto valere sul piccolo per paura di venire "declassato"...
Che termini poco tecnici che uso... ma spero si sia capito!
Un cane non attacca mai perché "matto" e abbatterlo è stata l'ennesima prova di quanto l'uomo si senta superiore a tutto e a tutti.
Da piccola sono stata morsa da un Husky sul sedere: stavo andando sul monopattino e il cane si è spaventato, perché precedentemente era stato investito da un motorino.
Nessuno dei miei genitori ha chiesto di abbattere il cane, solo gli è stato chiesto di non portarlo in giro sciolto quando c'era il marasma di ragazzini. Oltretutto era agosto ed era pomeriggio.
Quell'esperienza non mi ha lasciato alcun trauma: oggi sono vegan e lavoro in un canile e faccio attivismo per gli animali.
Quel cane se ha morso qualcosa è successo. Abbatterlo è stata una crudeltà disumana e il carcere una punizione stupida per il padrone.
Il cane se morde non è sempre per cattiveria. Sono i nostri sbagli. Come sempre.
Ps: un labrador che morde...mpffffffff