Morto Neil Armstrong, il primo uomo sulla Luna
NEW YORK
All’età di 82 anni è morto Neil Armstrong, il primo uomo che il 20 luglio del 1969 mise piede sulla Luna. A dare la notizia è stata la rete americana Nbc.
Armstrong, comandante della missione Apollo 11, aveva subito un intervento chirurgico di quadrulo bypass coronarico lo scorso 7 agosto, due giorni appena dopo aver compiuto 82 anni. Il 6 un esame medico aveva rivelato la parziale occlusione nelle arterie che portano il sangue il cuore.
Armstrong, il comandante dell'Apollo 11, l'uomo che il 20 luglio del 1969 lasciò la prima impronta sulla Luna pronunciando la celebre frase «un piccolo passo per un uomo, un balzo gigantesco perl'umanità», era nato in un piccolo paese dell'Ohio, Wapakoneta, nel 1930. La sua passione per l'aviazione era iniziata con un volo in aereo a soli sei anni, e quando nel 1950 scoppiò la guerra in Corea, il giovane Neil abbandonò gli studi all'università per diventare un pilota di marina,terminando quel conflitto con ben 72 missioni al suo attivo.
Dopo la guerra si specializzò nei test di nuovi aerei, come l'affusolatissimo X-15, che portò a 38 miglia di altezza, quasi nello spazio. Armstrong entrò quindi a far parte del primo gruppo di astronauti civili in forza alla Nato: il primo volo, sulla Gemini 8 nel 1966, fu un mezzo disastro. Solo la freddezza di Armstrong evitò che la navicella - un guasto a un propulsore iniziò a farla roteare a grande rapidità - evitò la tragedia. Il comandante usò un sistema di riserva e la riportò sotto controllo, atterrando nel Pacifico.* La missione per la Luna dell'Apollo 11 fu lanciata il 16 luglio 1969. Neil aveva 38 anni, e con lui volarono nella storica impresa Buzz Aldrin e Mike Collins. All'atterraggio, Armstrong disse un'altra frase entrata nella leggenda: «Houston, qui Base Tranquillità. L'Aquila è atterrata».
Dopo il trionfale allunaggio e il ritorno a terra, che coronarono il programma spaziale Usa lanciato da John F. Kennedy, Armstrong sparì di fatto dalla vita pubblica. Lasciò la Nasa e andò ad insegnare ingegneria all'Università di Cincinnati; più tardi avrebbe fatto parte di consigli di amministrazione di varie aziende aerospaziali. Armstrong ricomparve in pubblico per il 30mo anniversario dell'impresa dell'Apollo 11, quindi per il quarantennale, in occasione del quale lui, Aldrin e Collins furono ricevuti dal presidente Barack Obama. Lo scorso novembre era stato insignito, insieme ai compagni, della Medaglia d'oro del Congresso, la più alta onorificenza civile statunitense. All'inizio del mese si era sottoposto a un intervento di angio plastica per liberare una coronaria occlusa, e il decorso era apparso buono. Della conquista della Luna disse: «La cosa più importante della missione Apollo fu di mostrare che l'umanità non è incatenata per sempre a un solo pianeta, e che le nostre visioni possono superare quel confine, e che le nostre opportunità solo illimitate».
Fonte: La Stampa