''Abbiamo la certezza di aver trovato il relitto della Corazzata Roma. E' a largo dell'Asinara, nel canyon di Castelsardo, a 1.200 metri di profondità''. Lo dice Francesco Scavelli, ricercatore e regista della Bluimage Productions. Dopo cinque anni di ricerca il team guidato dallo stesso Scavelli, insieme alla Comex di Marsiglia, società leader nelle ricerce oceanografiche, ha individuato il relitto più importante della Seconda Guerra Mondiale.
''La conferma -spiega Scavelli- ci è giunta dall'elaborazione magnetometrica dei dati, effettuata dai tecnici specializzati della Comex. La prossima settimana, con attrezzature scientifiche all'avanguardia, scenderemo negli abissi per filmare il relitto e d analizzarlo da vicino''. Per la missione verranno utilizzate telecamere filoguidate, in Hd, e ''stiamo aspettando un mini-sommergibile per arrivare fino a quelle profondità''.
Il team conta 4 persone: oltre a Scavelli, ci sono altri tre ricercatori. ''A finanziare la missione è la Bluimage -aggiunge il documentarista- ma abbiamo ottenuto dal ministero dei Beni culturali un finanziamento per l'opera prima di 200.000 euro, per realizzare il film-documentario dal titolo 'Trovate: la Roma'. Racconterà come è stato ritrovato il relitto, dopo 5 anni di indagini''. La nave introvabile della Regia Marina fu affondata il 9 settembre 1943 alle 16,11, colpita da due bombe radioguidate lanciate da 6.500 metri di quota da bombardieri tedeschi Dornier Do 271K, mentre era in navigazione all'altezza del faro dell'Asinara.
Da oltre 60 anni ricercatori, storici, compagnie di recupero l'hanno cercata senza mai individuare dove si trova la tomba di oltre 1.393 marinai italiani deceduti in quell'atto di guerra. Il team di ricerca guidato da Scavelli della Bluimage Productions insieme alla Comex di Marsiglia, durante la quinta campagna di ricerca sui fondali dell'Asinara ha rilevato a una profondità di circa 1.200 metri una forte anomalia magnetica non naturale che si riferisce al relitto della corazzata Roma. Oggi l'anomalia viene confermata.
''L'identificazione del punto di affondamento e l'area di ricerca -spiega Scavelli- è stato ottenuto sulla base di uno studio di documenti militari dell'epoca conservati negli archivi della Marina Militare e in modo cospicuo su documenti provenienti da archivi anglo-americani. E' stata individuata una ulteriore importante documentazione storica sulla situazione in corso il 9 settembre 43, alla base della Maddalena, oramai in mano tedesca, e sull'Ammiraglio Bergamini, comandante navale delle forze da battaglia''. Oltre alla documentazione storica, con l'ausilio delle attuali tecnologie il team di ricerca della Bluimage ha anche potuto ricostruire il punto dello sversamento del carburante quando la Roma esplodendo si spezzo' in due parti.
Come pure ricostruire dalle fotografie storiche la posizione in mare della Corazzata rispetto alle montagne della Corsica. Elemento fondamentale per l'individuazione del relitto è stato realizzare in 3D l'intero scenario grazie anche a fotografie della ricognizione inglese che volava a 50 metri di quota sulle navi della Regia Marina. Senza dimenticare il racconto di una testimone che non solo ha descritto nei dettagli quando accadde ma ha indicato anche il punto preciso dove avvenne la sciagura. ''Tutto questo materiale -conclude Scavelli- è parte integrante di un progetto che include la realizzazione di un film documentario di livello internazionale, una mostra e una serie di altri eventi istituzionali in occasione del 70° anniversario dell'affondamento, che cade il 9 settembre del 2013''.