Sedia elettrica.
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Nuvola ma quale riduzione dei crimini!
In America ci sono meno crimini?!Un mafioso, un criminale, uno stupratore non ha paura della pena.
Ergastolo o morte cambierebbe qualcosa per un pluriomicida?
Secondo me, anzi, si diffonderebbe l'idea che fare giustizia privata è cosa comprensibile.
Che il nostro sistema sia troppo permissivo ci puo stare, ma mettere la pena di morte non vuole dire "toh lo Stato è piu forte".
Anzi, se uno Stato debole come è ora il nostro applicasse la pena di morte, si dimostrerebbe ancora piu debole perchè non saprebbe gestirla.
E non si puo gestire in nessun caso, perchè non c'è nessuno che può sapere quale sia la linea che separa vita e morte. Quanti sono stati puniti ingiustamente?
Un cittadino che esalta la giustizia privata dovrebbe andare a mettere bombe in Parlamento se un suo caro viene ucciso ingiustamente!
Nei nostri carceri i mafiosi si fanno arrivare oggetti dall'esterno, nei nostri carceri i detenuti sono messi lì senza fare un cazzo a prendere mazzate.
E il problema è la pena di morte?!
Facciamoli lavorare, diamine.
Cambiamo le modalità dei processi, facciamoli giudicare da gente veramente competente.
Uno stato forte non è uno stato che ammazza, magari pure sbagliando.
E' uno Stato che assicura pene, uno Stato PRESENTE.
La Mafia ha radici proprio dove lo Stato non c'è, dove la gente non ha nulla a cui appigliarsi.
Mettiamolo là lo Stato forte di cui si parla!
E forte vuole dire PROTEGGERE.
Se tu il colpevole lo ammazzi o lo metti in carcere non c'è differenza.
La gente si sente protetta quando, se dunucia, accade qualcosa.
La pena di morte non è una soluzione vera.
Però stavo pensando che in effetti, 'sta cosa della vendetta privata, in un momento di crisi come questo... Se fosse legalizzata ci sarebbe un mercato vergine per i pistoleri, e questo offrirebbe una nuova possibilità di carriera con ottima remunerazione, profili di grande professionalità e ottime prospettive di sviluppo! Vedasi il video illustrativo annesso...
http://www.youtube.com/watch?v=JjHjKYOUip8
La mafia ha detto che non centra, le BR pure..E intanto i giorni passano e non hanno preso nessuno!
ilmessaggero.itQuote:
Attentato Brindisi, sentito un sospetto
Manganelli: «Né anarchici, né mafia»
Gli inquirenti starebbero valutando il fermo dell'uomo interrogato, un benzinaio leccese. Forse una vendetta privata. Il pm di Lecce: quando ci saranno novità, le saprete
ROMA - Inquirenti e investigatori starebbero valutando l'ipotesi di fermare la persona sospettata di aver avuto un ruolo nell'attentato alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi avvenuto il 19 maggio scorso, nel quale è morta la sedicenne Melissa e sono rimaste ferite altre cinque studentesse.Il caso sembra essere a un punto di svolta, che potrebbe arrivare nelle prossime ore: è quanto afferma l'Ansa dopo aver contattato fonti qualificate. In particolare ci sarebbero accertamenti in corso su una persona sospettata di aver avuto un ruolo nell'attentato alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi. Si tratterebbe di un uomo residente nella provincia di Lecce. Nel frattempo gli investigatori hanno ascoltato un sospetto in caserma.
L'uomo interrogato sarebbe, secondo alcune indiscrezioni, un benzinaio 68enne di Copertino. Sull'uomo, interrogato senza difensori, ci sarebbero sospetti definiti «significativi». Finora infatti - a quanto si è potuto sapere - nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati. Per il momento, l'interrogatorio viene fatto senza difensori. Sarebbe stato inoltre sequestrato materiale ritenuto rilevante per le indagini. L'uomo avrebbe agito per vendetta privata, anche se al momento non c'è una conferma ufficiale. I motivi che avrebbero spinto l'uomo ad agire, sempre secondo quanto si apprende, potrebbero essere legati al preside Angelo Rampino, quando insegnava a Trepuzzi, un altro paese del leccese. «Non ho titolari di pompe di benzina come nemici» ha detto lui.
Procuratore di Lecce: ancora nessuna novità. «Quando ci saranno novità, le saprete. Per il momento non ce ne sono» ha detto il procuratore della Dda di Lecce, Cataldo Motta, riferendosi alle voci rimbalzate da Roma circa possibili imminenti novità imminenti.
Manganelli: né mafia né Fai. L'attentato di Brindisi non è opera né della mafia né degli anarcoinsurrezionalisti: lo ha detto il capo della Polizia, Antonio Manganelli, rivelando che il giorno della tragedia «i detenuti della Sacra Corona Unita hanno fatto un telegramma di solidarietà alla famiglia di Melissa: un segnale specifico per dire noi non ci entriamo. E anche per quanto riguarda la Fai faccio fatica a immaginare che sia opera loro un attentato così vigliacco».
«Prenderemo il colpevole». «Ho sentito molte sciocchezze - ha proseguito Manganelli - La mafia non è oggi in condizione di porsi in contrasto con lo Stato, né tanto meno si può parlare di Br risorte. Ci troviamo a fare i conti con un'indagine che deve dare risposte, e quando sapremo chi è stato sapremo anche la matrice. E a chi è stato ci arriveremo. Noi lavoreremo ancora di più per scoprire i fatti e fermare gli autori».
Sarà veramente una svolta o la solita storia gonfiata dei giornalisti?:roll:
Sembra abbia confessato!
Il killer: "Ho fabbricato io quella bomba ditemi quanto dovr
non ho parole... questo tizio si è veramente alzato una mattina e ha deciso di far fuori un po' di gente...
Mio Dio, un pazzo...ma come si puo?
Mah, un po' troppo semplice, secondo me...certo, se è la verità sarebbe un piccolo sollievo. Speriamo, va...
Ho tipo il dubbio che quel tizio li abbia fatto da solo il meccanismo per accendere l'ordigno...Mi riferisco al telecomando/telefono o quello che era stato...
Ma a questo punto penso proprio che si fermeranno a cercare il colpevole, alla fine basta avere qualcuno dietro le sbarre e "giustizia" e' fatta...
VANTAGGIATO IN CARCERE: "QUANTO STARO' QUI?" - "Quanto tempo dovrò stare qui?", è l'unica domanda che Vantaggiato ha fatto nel carcere di Lecce. L'uomo mantiene "un atteggiamento remissivo, passivo". E' arrivato nel penitenziario poco dopo l'una ed è stato assegnato, in regime di isolamento, a una cella della sezione femminile: una precauzione dettata da motivi di sicurezza, per tenerlo lontano dagli altri detenuti. Alla polizia penitenziaria, l'uomo ha chiesto uno sgabello. Non ha la televisione, né può avere i quotidiani, ma l'uomo non li ha neppure chiesti. Ha avuto la colazione ed il pranzo, ed ha trascorso la giornata per gran parte disteso o seduto sul letto.
Cioè questo in pratica è stato messo tutto comodo e al sicuro e trascorrerà gli ultimi anni della sua vita (68 anni...) a non fare un cazzo dietro a delle sbarre
Sono sicuro che non ha agito da solo....e se fosse un caso tipo Misseri??Cioè che hanno usato quest'uomo solo per distogliere le indagini?
Anche io ho l'impressione che non sia solo lui ad avere agito. Secondo me vuole coprire qualcuno. Perchè tutto ad un tratto dovrebbe confessare? Mah..
La polizia ha detto che il caso non è chiuso....ci sarà un motivo no?!
Se c'erano prove schiaccianti sarebbe finita qui
Mah, non so se sia una cosa da complottisti, pero' non mi convine mica tanto la storia dell'omino solitario che vuole vendicarsi. Sara' che sono affamata di drammi...
Non mi stupirebbe che fosse l'opera di un vecchio annoiato e con manie di protagonismo, o di uno che abbia covato per anni un rancore nei confronti di qualche operatore scolastico.
La banalità del male (H. Arendt docet).