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Originariamente inviata da
Sedna
Qui però non si sta parlando di politicanti ma di professionisti che lavorerebbero in centri di ricerca e aziende dove il confronto internazionale è routine. Non possiamo lamentare un'Italia umanistica che non cresce se non siamo pronti ad affrontare un'innovazione linguistica in campi tecnici che potrebbero rappresentare un'importante fonte di crescita economica per il nostro Paese. Non me ne intendo di economia, ma sono certa che se un'università avverte l'esigenza di sperimentare dei corsi tecnici in lingua inglese è perchè ragiona in un'ottica di lungimiranza dei propri allievi. Tralaltro come è stato scritto sarebbe un programma curriculare da sperimentare, non credo che già dal primo anno tutti gli insegnamenti di tutti i corsi di laurea saranno in lingua inglese.
Se non vado errato, il corso di architettura è disponibile anche interamente in lingua inglese.
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Originariamente inviata da
Gordon_Gekko
Se non vado errato, il corso di architettura è disponibile anche interamente in lingua inglese.
Non lo so però mi sembra una buona cosa.
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C'è e ne sono quasi sicuro. Quando ero interessato al POLIMI per ingegneria informatica, ho visto un po' di quei video di presentazione sul tubo ed è presente anche l'intervista di una studentessa italiana iscritta al CdL di Architettura insegnato interamente in lingua inglese.
Io continuo a pensare che è un'ottima mossa.
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Originariamente inviata da
Gordon_Gekko
Io continuo a pensare che è un'ottima mossa.
un'ottima mossa per diventare sempre più servi del potere angloamericano.
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e se io l'inglese non lo volessi ne imparare ne parlare?
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Originariamente inviata da
Lucien
Critica fine a sé stessa potrebbe anche essere il tuo intervento, se è per questo. Per quanto mi riguarda, qui non si tratta di dimenticare l'italiano ma i termini tecnici in italiano. Che sì, le parole giuste servono più che altro a fare i fighi, così come fa figo parlare inglese, ma a volte è anche necessario capirsi, specie in un campo dove l'esattezza delle nozioni comunicate è fondamentale. Oltre a questo ovvio motivo di buonsenso, non trascurerei il fatto che l'Italia ha una grande tradizione scientifica e non vedo nessun motivo per insegnare soltanto in inglese, come se l'italiano fosse una lingua indegna od inadeguata per la disciplina.
In Francia, dove non sono così pronti a rinnegare la loro lingua e la politica si fa coi fatti e non col beauty case, alla facoltà di scienze si fanno tutti i corsi in francese e per chi ha smanie di globalizzazione ci sono dei corsi di inglese mirati ed efficaci. Un esempio a caso di come si farebbero le cose in un paese normale.
Parlare inglese non serve a fare i fighi serve per essere competitivi in un mercato che ha scelto la lingua inglese, a breve forse affianca dal cinese, per comunicare e scambiarsi le informazioni. I termini tecnici con il passare del tempo stanno diventando tutti in inglese e in ogni caso si presuppone che durante la triennale riesca ad impararli.
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Originariamente inviata da
Echoes
ma nessuno dice che debbano dimenticare l'italiano :/
un ragazzo a ventanni l'italiano lo ha imparato bene.
E -comunque- se un italiano sta studiando in inglese è perchè conosce bene l'italiano.
Nel momento in cui impari o stai usando una seconda lingua, la rapporti comunque ad un vocabolario italiano xD
Nessuno sta dicendo che l'italiano è una lingua di secondo livello.
Gli ingegneri che saranno a capo di operai italiani devono padroneggiarlo bene, come mi aspetto lo padroneggi uno che fino a ventanni ha fatto scuole italiane e che comunque vive in italia.
Ma la figura dell'ingegnere, come molti altri professionisti scientifici, dovrà confrontarsi con pubblicazioni in inglese, centri di ricerca in inglese etc.
L'inglese è la lingua della comunicazione e tra ingegneri di diversi paesi si parla quello.
Perchè non associare l'impronta dell'università fatta all'italiana - a mio parere una delle migliori nel mondo- con la conoscienza di una lingua ugualmente importante e che non è accessibile a tutti?
Hai detto la stessa cosa che ho detto io. :b11:
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Originariamente inviata da
kunoichi
un'ottima mossa per diventare sempre più servi del potere angloamericano.
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Originariamente inviata da
kunoichi
e se io l'inglese non lo volessi ne imparare ne parlare?
Ti confesso che anche a me sta molto antipatica l'idea che ci si debba piegare alla lingua inglese e non a un'altra della nostra comunità (che cosa hanno le lingue neolatine di meno dell'inglese, almeno in una scelta di idioma nell'ambito europeo?).
Sta di fatto che un linguaggio comune va necessariamente adottato se vogliamo far parte di una realtà più ampia dei nostri confini nazionali (l'Europa) e c'è da ammettere che la lingua più diffusa sia proprio l'inglese.
Dobbiamo vedere l'inglese non come la lingua degli angloamericani, ma come un protocollo di comunicazione internazionale.
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Originariamente inviata da
kunoichi
e se io l'inglese non lo volessi ne imparare ne parlare?
NEssuno ti obbliga a farlo..
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Originariamente inviata da
kunoichi
e se io l'inglese non lo volessi ne imparare ne parlare?
Hai una vasta scelta tra le altre università. Credo che tu avresti l'imbarazzo della scelta.