Allegato 76788
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Terzobuonista?
Ho subito due furti in casa a opera di zingari e un tentativo di furto d'auto, la quale porta ancora i segni del tentativo di scasso.
Mi stanno sul ca22o quelli che mi sono entrati in casa e soprattutto mi stanno sul ca22o quelli che hanno osato danneggiare la serratura della mia auto (non potevano esere che zingari visto il modello della stessa e la vicinanza del parcheggio a un loro campo), questo non toglie che mi disgusta il generalizzare, ripeto anche quando la statistica dice 999999/1000000 e mi disgusta il taglio e le finalità di certi articoli di giornali.
Dimmi tu a che serve un articolo come quello in oggetto su un giornale...
Come ho già scritto a zeilgest, capisco il fastidio che possano dare delle persone che non rispettano le regole che ci siamo dati come società e che noi invece rispettiamo stando ai patti.
Io comprendo tutto quello che dici, ma se generalizzi, diventi razzista.
Se non vuoi farti dare della razzista, devi dire le stesse cose rivolgendoti alle persone che hai visto compiere le azioni che disapprovi in quanto tali e non per appartenenza a una razza.
Poi ci stanno le considerazioni statistiche, anche io se vedo avvicinarsi un nugulo di zingari tolgo il portafoglio dalla tasca sulla chiappa e me lo metto in quella davanti dove è maggiormente sotto il mio controllo. Però non posso escludere che ci sia uno zingaro onesto, non posso pensare che un bambino che nasce dalla pancia di una zingara non abbia le stesse potenzialità che aveva mio figlio il giorno della sua nascita.
Ma infatti, io sono il primo che si allerta quando vede degli zingari, chi lo nega... da qui al razzismo c'è però un altro passo da compiere.
D'altra parte, come dicevo nel mio intervento di apertura che nessuno ha saputo leggere tra le righe, noi stato italiano abbiamo le nostre responsabilità se gli zingari sono considerati quel che sono.
Ci sono delle leggi e delle regole che andrebbero rispettate e invece vengono disattese quando si parla di zingari (sarà anche per il particolare legame storico tra rom e chiesa?).
Perché se mio figlio decido di non mandarlo più a scuola, tempo un mese mi ritrovo i carabinieri a casa e se un bambino rom non va a scuola (dove è regolarmente iscritto) non gliene frega niente a nessuno? Idem, se vediamo uno zingarello chiedere soldi al semaforo, perché non vengono a prenderlo e lo portano in una casa famiglia per poi assegnarlo a una famiglia che sappia dargli un'infanzia di quelle a cui tutti i bambini hanno diritto? Quando ho trovato un bambino dentro casa mia a rubare, dove l'hanno portato invece i carabinieri, dove è oggi?
L'integrazione non è una cosa che si ottiene con la bacchetta magica, è un lavoro che presuppone un progetto concreto, dedizione e tempo.
Per quanto riguarda invece quei rom che non sono cittadini italiani, che si facciano delle considerazioni che riguardano tutti gli immigrati clandestini e non solo loro. Se anche fossero delle considerazioni contrarie alle mie, le accetterei se non fossero legate all'appartenenza a una razza.
Ovviamente non serve a nulla. Ma l'odio verso una generalizzazione non può renderti cieco dinanzi la realtà.
I fatti sono chiari, per tutelare un individuo su un milione non possiamo far finta di non considerare i fatti, anzi metterli in secondo piano. Io sono molto più pratico nel giudicare il mondo. Questi idealismi filosofeggianti di tutela astratta secondo me sono una fesseria. Anche perché loro non si fanno i tuoi stessi problemi.
Guarda che a ben vedere stai filosofeggiando più tu che io.
Io sono pratico. So quello che farei per risolvere il problema. Te lo spiego in due parole per dimostrarti che non c'è nessuna filosofia.
1) Distinguerei fra rom con cittadinanza italiana e rom immigrati clandestinamente. Per i primi lavorerei per integrarli alla società, i secondi li rispedirei oltre frontiera, ma assieme a Indiani, Arabi, etc. nelle stesse condizioni legali.
2) Lavorerei all'integrazione dei rom italiani puntando sui loro figli. Alla prima minima mancanza (bambini colti a chiedere elemosina, a rubare, a non andare a scuola oltre il limite consentito di assenze), gliene sospenderei la patria potestà e li darei in adozione a una famiglia. Questo dopo avergli messo a disposizione tutti gli srumenti sociali per poter vivere al pari degli altri, evitando i ghetti come quello di castel.romano.
Se agisci sui bambini, tempo una generazione, massimo due e i rom sono spariti.
Adesso dimmi invece tu, che non fai filosofie, cosa pensi di aver risolto con l'ausilio degli articoli di giornale come quello in discussione su questo post, o meglio che cosa faresti una volta che hai stabilito che i rom sono tutti ladri, sozzoni, rompigog1ioni.
Non hai spiegato proprio nulla!
Come distingui tra rom con cittadinanza italiana e quelli senza?
Come obblighi un'etnia non abituata a vivere in abitazioni ed a pagare le tasse a farlo?
Come obblighi i bambini a frequentare le scuole dal momento che le famiglie non te lo permetterebbero?
Finiresti per utilizzare la coazione per spedirli tutti fuori. Ma fuori dove? Adesso con l'Europa allargata gran parte di loro non sono più clandestini.
Ah giusto, tu agisci sui bambini rom...
T'invito nell'Hinterland napoletano. Vieni a vedere i microcosmi in cui vivono...
Io sgombrerei tutti i campi rom, segnerei tutte le loro generalità e li manderei a vivere in case popolari con fitto, ovviamente.
Li terrei sotto controllo stretto. Se non producono reddito, se non mandano figli a scuola, se non pagano tasse, li spedisco ai lavori forzati (raccolta pomodori a Scafati, lavori socialmente utili). Non essendo il lavoro previsto dalla loro cultura, o cambiano mentalità e forse riescono ad integrarsi oppure nel giro di un anno sono emigrati tutti in Moldavia. Scommettiamo?
"Non ce l'ho con loro come popolo o come razza, ma ce l'ho con quelli che vedo tutti i giorni "
Questo è generalizzare? Non mi pare. Generalizzare è dire che gli zingari come popolo mi stanno sulle palle. Non è generalizzare dire che quelli che vedo tutti i giorni sono delinquenti.
Vabbè praticamente hai detto quello che ho detto io. Quando parlo di mettergli a disposizione tutti gli strumenti sociali, intendo dir edargli una casa popolare, offrirgli un lavoro con reddito (cosa fondamentale che tu hai omesso, ma sicuramente perdimenticanza), etc. ho evitato di fare un elenco di cose, che ho date per scontate. La cosa fondamentale è però l'educazione delle nuove generazioni. Anche l'integrazione di altre etnie che vivono qua passano per i loro figli. Se una famiglia araba si integra è perché i figli si adeguano per primi a vestirsi come noi, sentire la nostra musica, etc.
Mi parli dell'hinterland napoletano... una volta che gli hai assegnato una casa, dato un lavoro, categoricamente non in un ghetto ma sparpagliati per la città, i figli sono sotto controllo. I microcosmi sparirebbero.
Invece vediamo lo scopo dell'articolo di giornale. Secondo me è fare ulteriormente breccia nella testa dei lettori più faziosi per rendere ancora più netta la divisione fra rom e "gente normale", evitare che un rom possa integrarsi perché quando il comune gli assegnerà un posto per viverci, uscirà un altro articolo scandalistico che a lettere cubitali dice che gli hanno dato la casa ed è uno scandalo e se sono in una baracca che non pagano la corrente... Questo secondo me è il sistema per non finire mai e rendere sempre presente il problema della convivenza coi rom.
Nel mega campo nomadi di castel romano, un vero scandalo, vivono migliaia di rom, spostati là da tutti i campi sparsi per roma che adesso non esistono più. Una vera città di baracche, dove nessuno può entrare, peggio del bronx. Dimmi i bambini di quel posto che adulti saranno domani? Saranno diversi dagli zingari di cui la gente si lamenta oggi? ovviamente no. E che s'è risolto quindi? Sono una spesa come lo sarebbero con dei tentativi d'integrazione, solo che così resteranno un problema per i prossimi 50 anni almeno.
Il fatto è che siamo una società che non sa garantire una casa a tutti, un lavoro a tutti, che non dà alcuna certezza a noi, figuriamoci se può offrire qualcosa di concreto a un rom.
E allora qual è il vero ostacolo alla risoluzione del problema dei rom, la loro resistenza all'integrazione o la nostra incapacità e impossibilità a offrirgliela?
La scuola è pubblica e fino a quella secondaria superiore è anche quasi gratuita (per i libri ci si può arrangiare con qualche fotocopia o con appunti, insomma la maniera c'è)---> Un punto a sfavore loro
Potrebbero essere tutti in regola con normali documenti, ma non lo fanno ---> Un punto a sfavore loro
Potrebbero sforzarsi di più per cercarsi un qualche lavoretto, dico per dire anche come cameriere, pulizie, call center (e sarebbe anche un ulteriore incentivo a parlare meglio la nostra lingua...che sono 485705 anni che stanno qua e ancora non si decidono a impararla bene...) ---> Un punto a loro sfavore.
Da una parte condivido per ciò che riguarda le evidenti imperfezioni del nostro Paese, che non offre sicurezza a nessuno...non offre certezze ma offre per lo meno POSSIBILITA', possibilità che noi italiani cerchiamo di cogliere per quanto possibile mentre loro NO. È inutile girarci a torno, sono un caso a parte rispetto al resto dei flussi migratori, nonchè un popolo praticamente indifendibile...è come fare l'avvocato del diavolo, Abel :lol:
Sulla strada di casa mia tutte le settimane passano due donne rom con un buon numero di bambini al seguito. Setacciano tutti i cassonetti e davanti casa mia ce ne sono. Le ho viste più volte frugare, alla ricerca di qualche abito usato. La scorsa estate ho beccato i loro bambini che cercavano di arrampicarsi alla ringhiera del recinto di casa mia, per raccogliere le susine dal ramo dell'albero che sporge su strada. Quelle susine si sprecano, a mio figlio non piacciono, preferisce un kinder king kong o come si chiama...
Io sono convinto che se a quelle due donne le si facesse una proposta seria di integrazione, ne sarebbero felici.
Mi viene in mente il primo verso della famosa poesia di levi: Voi che vivete felici nelle vostre tiepide case... E' facile criticare al caldo e con la pancia piena.
Gli uomini di quelle due donne chissà dove erano nel frattempo, magari qualche furtarello l'avranno fatto, forse più di qualcuno... ma siamo così sicuri che siano soddisfatti della loro condizione, che non accetterebbero una proposta di cambiare stile di vita?
Gli annunci di lavoro ci sono, e per lavoretti così così il "ricambio" c'è spesso, tant'è che gli annunci ad esempio per donne delle pulizie, addetti ai call center, camerieri e animatori si sprecano...non è che i datori di lavoro vengono porta a porta a chiedere a Tizio e Caio se vogliono lavorare, loro mettono gli annunci e chi risponde risponde.
Iniziassero a rispondere pure loro come facciamo noi
Forse non mi sono spiegato.
Certo che la scuola c'è, mica ho detto che non vanno a scuola perché a loro non è permesso. Anche senza libri affatto, se solo la frequentassero, sarebbe utilissimo per l'integrazione.
Quando critico l'assenza della nostra società, intendo anche questo. Se una maestra constata che un rom iscritto non frequenta deve segnalarlo ai servizi sociali e questi devono andarlo a prendere quel bambino e levarlo a quella famiglia che non è in grado di accudirlo secondo norma di legge. Quando un poliziotto municipale becca un bambino rom che chiede soldi al semaforo, deve prenderlo e portarlo ai servizi sociali etc.
la minaccia REALE di togliergli i figli è l'unico strumento forte che abbiamo per indurli a seguire certi comportamenti.
Il problema è che i mezzi per integrarsi gleli devi dare.
Fa ridere quando dici che potrebbero farei i camerieri o le pulizie. Nessuno farebbe entrare una ragazza rom per fare le pulizie in casa propria, nessuno si fiderebbe. Idem per qualsiasi altro lavoro.
Nella scuola di mio figlio (non nella stessa classe) c'è un bambino rom. Una mamma ha chiesto alla maestra di poter dare gli inviti ai compagni di classe del figlio per la festa del suo compleanno, ma non ha voluto che l'invito fosse dato al bambino rom. (se vedono dove abito poi vengono a rubarmi).
Non dico che sono delle vittime, ho scritto che per 999999/1000000 è vero. Dico che se si continua a far razzismo fine a se stesso non si va da nessuna parte.
Ma per alcuni di loro ci sarà pure la voglia di integrarsi, non dico di no, ma la maggioranza se ne frega. E questo sempre tenendo conto dei rom che ho davanti agli occhi. Ma si sente che è così dovunque, non solo qui. Sono ingrati, io la vedo così. Ingrati anche di quel pò che gli viene offerto. Mia zia è una persona buonissima, vuole andare incontro anche a loro. "Senti non mi serve nulla, ma ti dò un offerta a piacere", ma no, lui volevo o la 5€ per i calzini o nulla. Una volta in un negozio la stessa cosa, 'sta donna voleva per forza quanto diceva lei, e quel pò che mia zia aveva da darle glielo ha pure ributtato dietro, chiamandola in modo poco gentile. Una volta a me uno di loro mi ha presa pure con forza, davanti al supermercato. Se non c'era mio padre che me lo toglieva di dosso probabilmente non si sarebbe più scollato.
E quindi no, non c'è voglia di integrarsi per nulla. E' vero, non hanno casa e non hanno lavoro, ma non gli frega. Neanche i cd o gli ombrelli all'angolo delle strade si mettono a vendere - e qui al sud ce ne sono. Ma basterebbe anche essere più educati, cavolo. Ripeto, io non ho problemi ad aiutare i poveri, a una famiglia che sta fuori la nostra parrocchia abbiamo dato di tutto, culla, vestiti, una lavatrice vecchia perchè il padre aveva detto che sapeva aggiustarla, un pò si arrangiava facendo questi lavoretti a chi glielo permetteva. La chiesa li aiuta a vivere giorno per giorno. Non è una vera vita, okay, ma è una vita onesta almeno. Prendono quello che gli viene dato e ti ringraziano anche. Gli zingari no. Gli zingari vogliono vivere secondo le loro idee. E non si può.
Si, ma tu devi riferirti di volta in volta, alla specifica persona protagonista delle cose che racconti. Se uno zingaro rifiuta una moneta perché vuole 5 euro, è quel particolare zingaro l'attore dell'azione e non l'intera sua etnia.
Per il resto son d'accordo con te, 999999 di loro ogni 1000000 sono in difetto, però quel milionesimo che non lo è va tutelato.
Riguardo all'integrazione, è ben altra cosa che non un offerta di cibo o denaro. La Chiesa può offrire cibo e denaro e questo è uno dei motivi per cui è stata istituita; lo stato però deve essere presente in modo diverso, invece è quasi completamente assente.
Lo sbaglio più grande che si possa fare è un po' quello che tutti sono portati a fare:
Vedere un popolo come se non fosse formato da singole persone, ma come se fosse formato da un cervello unico che li faccia agire allo stesso modo.
Dico solo questo.
C'è una ragazza, una zingara, in corso con me.
Studia Medicina, viene a lezione con i capelli lunghi e le gonne larghe.
Non conosco la sua famiglia, dove vive. Ma lei è una tipa davvero apposto.
Ed io sinceramente penso che tutti questi discorsi intolleranti cadono davanti anche ad un solo caso.
Forse sono troppo, forse non mi rendo conto.
Ma sinceramente tutto questo odio non farà migliorare la situazione.
Purtroppo è anche vero che la maggioranza dei nostri commercianti non fa scontrini, la maggioranza dei nostri deputati non fa una beata minchia, la maggioranza dei nostri operai si fa mettere in malattia per stare acasa a pancia all'aria.
Ma questo non vuole dire che il nostro popolo non ha persone valide!
Mi sono sempre chiesta una cosa:
Avete davanti un rom che non ha casa e un barbone italiano. Entrambi campano sulle spalle della società.
Chi vedete meno "parassita" dei due?
Io la risposta la conosco già.
E' davvero strano, dato che, avendo un campo rom sotto casa, chi viene e chi va non sono solo rom ma anche persone romane povere che vanno a rifugiarsi nel capanno. Io chiamerei anche loro rom, lo sono a tutti gli effetti, con l'unica differenza che sono italiani.
Ci sono poi i barboni per scelta, scelgono di emarginarsi dalla società, di non avere una casa e di vivere così.
Ci sono poi, rom che cercano di migliorare la propria posizione, rom che lavorano e che mandano i figli a scuola. Forse non hanno una casa, ma questo non toglie che si sforzino di migliorare la propria posizione.
Ma ripeto, non mi sto rivolgendo all'intera etnia. Mi rivolgo agli zingari che sono qui e vedo tutti i giorni.
Lo stato non fa nulla, su questo non ci piove. Ma anche se ci provasse cambierebbe qualcosa secondo te? Mandano gli assistenti sociali al campo? Sono nomadi, si spostano.
sì? quanti ce ne sono?
quando vedo che la maggior parte sono tutti così e in minima percentuale cercano di cambiare non riesco a cambiare idea mi spiace.
quelli che lo fanno hanno il mio rispetto, ma sono sempre diffidente.
e non faccio il mio un razzismo di tipo etnico eh, ma proprio per uno stile di vita completamente sbagliato, illegale e irrispettoso nei confronti della società.
Anni fa vidi un servizio su Matrix (allora c'era ancora Mentana, quindi è proprio vecchio) che mi colpì, fecero vedere quello che i giornali e i tg non ci raccontano dei Rom. Cioè che un gran numero di loro hanno case popolari, lavorano, fanno lavori umili, alcuni hanno aperto attività proprio come noi italiano facciamo. Che lo stile di vita, per noi, sia sbagliato concordo. Ma per loro, è cultura, com'è cultura per un donna egiziana andare col velo in testa ma con i jeans (contraddizione? No, usanze!). Concordo col fatto che se vogliono vivere qui devono adattarsi anche a noi, alcuni lo fanno. Per come vedo io le cose, non direi mai ad un Rom convinto del suo stile di vita, di cambiarlo, come non direi mai ad una donna egiziana di togliersi il velo dalla testa, come non accetto che qualcuno mi dica di togliermi la minigonna perchè in quel luogo non si può usarla. Ad ognuno la sua cultura, se c'è rispetto va bene. Se non c'è rispetto da ambo le parti iniziano i problemi. Se i Rom rubano devono essere trattati e visti come un italiano che ruba, non come il rom di merda che ha usanze di merda. Capisci?
e io ho visto un sacco di servizi di accampamenti rom con famiglie intere ricoperte di oro dalla testa ai piedi.
con genitori che mandavano figli a elemosinare soldi o peggio a rubare.
rom che a momenti linciavano italiani se provavano anche solo ad avvicinarsi ai campi.
comunque sono due cose diverse quelle che stiamo dicendo.
ci sono rom e rom zingari.
quelli che dici tu sono persone che si sono integrate e sono venute meno alla propria cultura.
quelli che intendo io sono proprio gli zingari che vivono in giro e fanno dell'illegalità uno "stile di vita".
a me fa schifo andare sulla metro e vedere bambini vestiti di stracci che chiedono soldi con dietro la madre megaobesa ricoperta di oro.
cioè ma scherziamo?
il problema è che non puoi far loro neanche molto,perchè useranno la scusa della cultura per non pagare le tasse e non integrarsi.
se un rom ruba per me rimarrà una cosa quasi scontata.
per me, per la maggior parte della gente, un rom che ruba è praticamente normale. pensa un po' il perchè :lol:
poi sono la prima ad ammettere di essere razzista. ma li odio proprio.