Genova - L’ex ”regina delle televendite”, 69 anni, è stata condannata a 11 anni e mezzo di carcere per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e bancarotta fraudolenta. Pena confermata in Cassazione. Ieri ha iniziato a lavorare nel locale “La malmaison”, di proprietà del compagno della figlia Stefania Nobile.
La Marchi era accompagnata dal suo avvocato, Liborio Cataliotti, e si è subito messa all’opera. «Mi dispiace ma non posso parlare, sia gentile, non mi metta in difficoltà», ha detto Wanna Marchi a un cronista. Abito bianco, capelli corti e rossi: è apparsa elegante senza essere appariscente.
«E’ un lavoro che le piace molto - spiega l’avvocato - Wanna fa un po’ di tutto: sta dietro il banco, gestisce la sala e prepara i dolci che, vi assicuro, le vengono benissimo. Ed è lei, inoltre, che sta alla cassa...». Il difensore ricorda che l’ex imbonitrice ha già scontato metà della pena: «Due anni e mezzo di carcere, uno di arresti domiciliari, poi ci sono tre anni di indulto e 270 giorni di anticipata liberazione per la buona condotta in carcere. Tra il carcere di Bologna e Milano ha svolto tutti i programmi di rieducazione. Addirittura ha imparato a dipingere, vincendo pure un premio. I suoi quadri sono belli, piacciono. Tanto che nel bar dove lavora ne sono esposti diversi».
Wanna Marchi - aggiunge Cataliotti - è «molto serena, equilibrata, con tanta voglia di lavorare. Ora vuole solo dimenticare la sua brutta avventura e ricominciare una nuova vita. Senza un euro in tasca: non ha più un soldo, perché ha risarcito tutte le parti offese. Se è pentita di ciò che ha fatto? Il pentimento è una delle condizioni necessarie per ottenere il lavoro esterno...».
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